Il Sindaco ha scoperto la targa che ricorda l’allenatore del Bologna calcio deportato e ucciso nel campo di concentramento di Auschwitz
Da oggi la curva sud dello Stadio Renato Dall’Ara di Bologna è ufficialmente intitolata ad Arpad Weisz, allenatore del Bologna calcio dal 1935 al 1938, deportato e ucciso nel campo di concentramento di Auschwitz nel 1944. La denominazione della curva diventa così “Curva Madonna di San Luca – Arpad Weisz”, come riporta il cartiglio che è stato scoperto questa mattina dal Sindaco Virginio Merola. All’intitolazione hanno partecipato numerose classi delle scuole del territorio.
“Ringrazio gli studenti che hanno seguito questo percorso e ci hanno portato a questo risultato. Avete fatto una ricerca storica importante, ci avete aiutato a parlare di Arpad Weisz ed oggi siamo qui anche grazie a voi – ha detto il Sindaco Merola rivolgendosi agli studenti – Dobbiamo a tutte le persone che si sono sacrificate anni fa, se oggi viviamo in una Repubblica democratica, libera, dove tutti i diritti sono garantiti. Dobbiamo al sacrificio di sei milioni di ebrei, di detenuti politici e militari, di omosessuali il fatto che questa Repubblica guarda al futuro e guarda all’Europa credendo nella democrazia. Avete una possibilità, ragazze e ragazzi, a differenza di quello che è successo settanta anni fa, potete costruire un mondo senza violenza e un’Europa unita senza violenza e senza guerre. Avete questa possibilità, dovreste avere migliori esempi da noi adulti, ma so che state studiando, che sapete di avere un’eredità da raccogliere per fare meglio. Intanto avete già cominciato a farlo con questa vostra iniziativa che onora la nostra città, che ribadisce lo stretto legame che la città di Bologna vuole continuare ad avere con la Comunità ebraica di Bologna per quello che riguarda le radici della nostra storia”.
Nel corso del suo intervento il presidente della Comunità ebraica di Bologna, Daniele De Paz, ha ricordato che 80 anni fa furono promulgate le leggi razziali.
“Voi l’avete studiato, sapete che cosa questo ha significato – ha proseguito il Sindaco – che improvvisamente a un ragazzo della vostra età non fu più permesso di frequentare la scuola, solo perché ebreo. Così come molti insegnanti sono stati allontanati dal loro insegnamento solo perché ebrei, in nome di un’ideologia totalitaria che si è inventata il concetto di razza, che nella scienza non esiste perché noi siamo tutti della stessa specie. E’ un monito che ci dobbiamo ricordare, perché dobbiamo stare molto attenti sui dettagli della vita quotidiana: chi aggredisce, chi offende, chi insulta, chi dice ‘buttiamo fuori quello e tutti i nostri problemi sono risolti’, voi sapete, perché l’avete studiato, che è l’inizio di una brutta storia. Ma non comincerà, perché ci siete voi”.
Alla cerimonia, che si è inserita nel programma del Giorno della Memoria 2018, sono intervenuti, oltre al Sindaco Merola, anche Matteo Lepore, assessore allo Sport, Marco Piazza, vicepresidente del Consiglio comunale, Lorenzo Cipriani, Presidente del Quartiere Porto-Saragozza, Giampiero Veronesi, Consigliere delegato della Città metropolitana, Daniele De Paz, presidente della Comunità ebraica di Bologna, Rav Alberto Sermoneta, Rabbino Capo della Comunità ebraica di Bologna, Claudio Fenucci, amministratore delegato, Bologna FC 1909 e Marco Di Vaio, Club Manager, Bologna FC 1909.