OPENJOBMETIS VARESE – SEGAFREDO BOLOGNA 85-90 d1ts
(14-17; 38-36; 55-51; 74-74)
OPENJOBMETIS VARESE
AVRAMOVIC Aleksa 8pt. (3/7, 0/2, 2/2), PELLE Norvel 6pt. (2/4, 0/0, 2/5), BERGAMASCHI Marco NE, NATALI Nicola 0pt. (0/3 da 3), SECK Omar NE, OKOYE Stanley 18pt. (4/9, 3/10, 1/3), TAMBONE Matteo 9pt. (1/2, 1/3, 4/5), CAIN Tyler 14pt. (5/6, 0/0, 4/5), FERRERO Giancarlo 17pt. (4/5, 3/4, 0/0), WELLS Cameron 13pt. (5/11, 1/3, 0/1)
Coach – CAJA Attilio
T2: 24/44 (55%). T3: 8/25 (32%). TL: 13/21 (62%). Rimbalzi: 43 (29d.-14off.). Ast: 11 PP: 16 PR: 7 Valutazione: 82
SEGAFREDO BOLOGNA
GENTILE Alessandro 32pt. (12/17, 2/6, 2/4), UMEH Micheal 12pt. (3/5, 2/4, 0/0), PAJOLA Alessandro 0pt. (0/1 da 3), BALDI ROSSI Filippo 10pt. (2/2, 2/6, 0/1), NDOJA Klaudio 0pt. (0/1, 0/2, 0/0), LAFAYETTE Oliver NE, ARADORI Pietro 17pt. (3/4, 2/5, 5/6), GENTILE Stefano 7pt. (0/4, 1/6, 4/6), BERTI Matteo NE, LAWSON Kenny 7pt. (1/2, 1/2, 2/2), SLAUGHTER Marcus 5pt. (1/1, 0/0, 3/4)
Coach – RAMAGLI Alessandro
T2: 22/36 (61%). T3: 10/32 (31%). TL: 16/23 (70%). Rimbalzi: 39 (27d.-12 off.). Ast: 15 PP: 12 PR: 8 Valutazione: 100
di Massimiliano De Panfilis
VARESE – La Segafredo Bologna vince una battaglia epica, al termine di un supplementare, nel pomeriggio di festa a Varese. Una gara che diventa fondamentale nell’ottica di classifica e per le Final8 di coppa Italia, un successo contro un team rognoso che ha lottato fino all’ultimo secondo con tutte le armi a disposizione. Mattatore del match è stato uno strepitoso Alessandro Gentile, autore di 32 punti e dei canestri decisivi nell’overtime, dopo che il ferro aveva rigettato l’ultimo tentativo al termine dei 40’ regolamentari. I canestri decisivi sono stati anche quelli di Aradori che ha tenuto a galla la barca bianconera dai colpi di una OpenJobMetis mai doma, essenziale é stato il contributo anche di Umeh e le stilettate di Baldi Rossi, ma tutti hanno portato il loro mattone per la costruzione di questa vittoria. Da segnalare gli 8 assist di un Stefano Gentile con le polveri bagnate e l’apporto di solidità dei lunghi e di Ndoja, così come i minuti di Pajola che ha surrogato all’assenza di Lafayette. La partita é andata a strappi, con una serie di controsorpassi infinita che l’ha resa incerta e bellissima. L’ultimo incontro dell’anno é stato un degno finale di un 2017 da consegnare alla storia bianconera nei capitoli da ricordare: prossimo turno il 2 gennaio, in casa contro Pistoia.
1’ QUARTO – La partita di Santo Stefano vede partire in quintetto 4 italiani in bianconero, Stefano Gentile al posto di Lafayette in panca per onore di firma, dopo un paio di attacchi a vuoto é Baldi Rossi ad aprire le danze con una tripla, seguito da un canestro di Slaughter, convalidato dopo stoppata irregolare di Pelle. Per i padroni di casa toglie il coperchio dal canestro Cameron Wells, con un gioco da 3 punti non concretizzato del tutto, la Segafredo va forte a rimbalzo e controlla i ritmi di gara, AleGent va in lunetta e li insacca entrambi, prima di infilare un tiro dei suoi per il primo break bolognese (2-9 al 5’). Ferrero trova due punti che vengono annullati dal primo centro di Aradori, lo stesso varesino realizza un tiro in corsa allo scadere dei 24” molto complicato. La Virtus gioca decisa e i risultati arrivano: Baldi Rossi stoppa, Slaughter recupera e Gentile ne mette altri due, Pelle si vendica con un gioco da 3 punti (per la seconda volta sbagliato) e Wells mette a segno la tripla che rimette in gioco anche il Pala2A, dopo che Ferrero aveva recuperato un rimbalzo tra tre maglie nere. L’ala con il 21 di Varese é “in the zone”: é una piovra in difesa e segna la tripla del primo vantaggio interno, mentre le VuNere faticano a trovare la via del canestro (14-13 al 8’) e coach Ramagli si affida alla panchina. Lawson é il piú attivo e si guadagna due giri in un lunetta, dal post basso, entrambi messi a bersaglio, la difesa stringe un giro di vite, Aradori si inventa un tiro dal coefficiente di difficoltà enorme mandando la Virtus al primo riposo sul +3.
2’ QUARTO – Avramovic appoggia al vetro i primi due del quarto, imitato da Cain, e la OpenJobMetis mette di nuovo la freccia del sorpasso, ci pensa Lawson a sistemare le cose con una tripla di importanza notevole. Kenny é un fattore anche in difesa, dove fa a sportellate con i lunghi avversari senza soccombere, il contributo lo da anche Pajola, molto attivo sulle palle vaganti. La gara viaggia sulle ali dell’equilibrio, Umeh prova a darle uno scossone con un siluro dall’arco e un recupero tramutato in un contropiede vincente che costringe coach Caja a fermare le operazioni per parlarci su (20-25 al 13’). Gli effetti della pausa sono immediata ed efficaci: una persa di Gentile e due iniziative vincenti di Cain riportano Varese in perfetta parità, prima che il lungo vada a riposarsi, prendendo una dose meritata di applausi, un altro paio di errori da sotto e il canestro di Ferrero convince lo staff emiliano a chiamare timeout, prima che il parziale diventi troppo ampio. Al rientro sul parquet é SteGent a firmare il nuovo contro sorpasso, con una tripla solo rete, ma Pelle sfrutta un layup corto di Okoye per inchiodare la bimane, sono ancora i fratelli Gentile a confezionare il canestro del nuovo vantaggio bianconero (29-30 al 16’). Ferrero sfrutta un paio d errori al tiro e schiaccia in solitaria, AleGent si fa spazio e concretizza un gioco da 3 punti (il libero va sul ferro) che fa proseguire un’altalena emozionante di cambi al vertice, Wells segna ancora, Okoye insacca dall’angolo tutto solo mentre i ragazzi del Presidente Bucci hanno le mani fredde e coach Ramagli chiama minuto al primo accenno di allungo biancorosso (36-32 al 18’). Baldi Rossi trova il canestro un filo dopo il suono della sirena dei 24” ma recupera palla e regala due facili al capitano della Nazionale, Cain punisce una disattenzione di Lawson ma AleGent si smarca bene e quando la Segafredo fa girare palla i risultati arrivano subito, mentre la staticità non porta buoni frutti. Baldi Rossi sbaglia il tiro dell’ultimo attacco dalla lunga (4/17 da oltre l’arco di squadra), mandando a riposo i padroni di casa avanti di 2.
3’ QUARTO – Partenza a razzo della Segafredo: come nel primo tempo é Filippo Baldi Rossi l’autore del primo canestro, anche questa volta da 3, per l’ennesimo sorpasso della partita, AleGent si fa tutto il campo e appoggia al vetro subendo il fallo, ancora l’ultimo arrivato appoggia per un parziale di 7-0 in meno di due giri di lancetta. Varese é stordita ma i rimbalzi offensivi permettono ad Avramovic di interrompere il break e la tripla di Okoye (col fallo numero 3 di AleGent) riportano il tutto in perfetto equilibrio (43-43 al 23’). Alessandro Gentile mette altri due panieri alla sua maniera, mentre la OpenJobMetis sbaglia un paio di attacchi, prima del cesto di Wells. SteGent pesca il quarto fallo di Ferrero con ancora 15’ da giocare, la Virtus si incaponisce in attacchi con poco costrutto che non fanno bene alla causa bianconera, la difesa regge ma la partita ne risente a livello dì spettacolarità. Gli uomini di Caja non fanno niente di speciale ma trovano il modo di stare a contatto sfruttando qualche amnesia nelle rotazioni di squadra, Aradori evoluisce anche da play aggiunto, ci pensa Baldi Rossi a trovare un canestro pesantissimo allo scadere dei 24” (46-49 al 27’). Okoye si prende e realizza un tiro in solitaria marcato stretto da Pietro Aradori, che si merita anche gli applausi di Ramagli, ma le VuNere non mollano e Mike Umeh rende la pariglia agli avversari. Lawson perde una palla sanguinosa che costa ad Aradori un antisportivo sul contropiede di Okoye, che la impatta a 51 a gioco fermo, Avramovic segna un carpiato per il nuovo vantaggio lombardo e Ndoja peggiora la situazione con un fallo in attacco evitabile. Il capitano si rifá, recuperando un pallone che viene sprecato in attacco, l’ultimo attacco viene ben sfruttato da Tambone e all’ultimo riposo la Segafredo entra col massimo svantaggio.
4’ QUARTO – Sulle ali dell’entusiasmo Varese accelera con Okoye, che segna recuperando il suo stesso rimbalzo da tiro da 3, per fortuna Avramovic esagera all’azione dopo é il suo passaggio dietro la schiena viene intercettato è trasformato da Umeh in due semplici. I padroni di casa sciupano qualche libero di troppo (0/2 di Pelle) ma la Segafredo non é da meno, con brutti tiri di SteGent e Ndoja, finalmente Lawson la riesce a mettere in fondo alla retina, dopo una serie di errori. Quando Varese attacca a testa bassa senza pensare é un affare per la Virtus, che soffre l’aggressivita dei biancorossi ma recupera palla e trova la nuova parità con Stefano Gentile dalla lunetta a quota 57. Stanley Okoye vola altissimo per una schiacciata da highlight e trova un canestro impossibile uscendo dal campo, per la disperazione di Ramagli, Umeh trova una tripla di grande peso specifico ma AleGent si perde Ferrero che punisce i bianconeri con una bomba che fa male (64-60 al 34’). Dopo il timeout obbligato, lo scugnizzo con il numero 0 sulla schiena si prende una tripla e la manda a bersaglio ma la difesa non riesce a ruotare adeguatamente e Cain ne segna due come fosse in riscaldamento. Lawson si prende un tiraccio alla fine di un’azione stentata ma le VuNere non pagano dazio, anche se lo staff tecnico bolognese chiama un altro minuto, per chiarire alcuni aspetti. Umeh gioca da play e Gentile ne mette due di potenza, Varese sbaglia da 3, Aradori no e sigla il sorpasso ammutolendo Masnago (66-68 al 37’). Continua l’ottovolante di emozioni: la zona schierata da Ramagli viene punita da Ferrero (poco prima che lo stesso commetta il suo quinto e ultimo fallo), con una fiondata che fa esplodere il palazzetto, Marcus Slaughter si guadagna due liberi che mette a segno, a cui seguono azioni caotiche senza risultato da ambo le parti per quasi due minuti. AleGentile stoppa da dietro Okoye con un grande sforzo difensivo e poi mette a segno il canestro che sembra indirizzare la gara, Umeh fa l’altra azione che sembra decisiva recuperando palla su Avramovic e lanciando Slaughter che fa 1/2 ai liberi (69-73 al 30” dal termine). Wells ne mette due della speranza veloci, Aradori fa 1/2 dalla lunetta per il +3 creando le condizioni per la tripla di Wells, di fatto regalata dalla dormita a rimbalzo dei ragazzi in bianconero che permettono a Tambone un rimbalzo non concepibile. Ultima azione, Ale Gentile va da solo e viene stappato, recupera ma il ferro gli sputa la conclusione. Overtime.
1’ SUPPLEMENTARE – Stefano Gentile va in lunetta dopo 1” secondo di gioco ma sbaglia entrambe le conclusioni, Pelle commette un fallo in attacco ma la Segafredo non capitalizza e Natali lotta come un leone per un rimbalzo per terra che gasa il pubblico. Non segna nessuno nel primo minuto e mezzo, fino al tap-in di Cain che smuove la bilancia in favore di Varese. Pietro Aradori stavolta é perfetto dalla lunetta e impatta nuovamente, Tambone trova una tripla sulle braccia protese di Baldi Rossi che il capitano della Nazionale annulla immediatamente con grande freddezza (79-79 al 43’). Pelle insacca due tiri dalla linea della caritá, la Virtus perde palla ma Varese commette un’infrazione di passi deleteria e al giro d giostra successivo Gentile ne mette due per la paritá a quota 81 e poi altri due difficilissimi, in faccia al lungo di casa, per il nuovo vantaggio VuNere. Slaughter e Stefano Gentile stoppano Wells in entrata, gli arbitri consultano il replay per capire chi é stato l’ultimo a toccare e capire se fossero scaduti i 24”, dopo un break di qualche minuto i fischietti danno la palla ai bianconeri. Si riparte tra i fischi di Masnago, AleGent porta su palla con meno di 1’ da giocare, e al termine di un’azione complicata, trova una tripla che finalmente sembra regalargli i panni dell’eroe anche in un finale, finora sempre stregati, la sua festa rientrando in panchina é un chiaro sintomo di che peso é sceso dalle spalle del casertano. Non é finita: Umeh manda per tre giri in lunetta Tambone con 20” da giocare e ne segna 2/3, SteGent prende un rimbalzo fondamentale e senza batter ciglio insacca entrambi i tentativi per il +5. Ancora Tambone ne sigla 2 a gioco fermo, Aradori lo imita é Avramovic che pesta la linea di fondo sancisce una vittoria sofferta ma di importanza clamorosa per il proseguo.
Foto Iguana Press
Marco Tarozzi
Media Relations
Virtus Pallacanestro Bologna