BASKET: Virtus cede anche a Cantù

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Virtus Segafredo – Alessandro Gentile

RED OCTOBER CANTÙ – SEGAFREDO BOLOGNA 94-87

(25-22; 50-38; 71-63)

RED OCTOBER CANTU

2. SMITH Jaime –  13pt. (6/7, 0/4, 1/1)

3. CULPEPPER Randy –  28pt. (3/5, 4/5, 10/10)

4. PAPPALARDO Luca –  NE

5. COURNOOH David –  2pt. (1/2, 0/2, 0/0)

8. PARRILLO Salvatore –  2pt. (1/2, 0/0, 0/0)

10. TASSONE Maurizio –  NE

15. CROSARIOL Andrea –  4pt. (2/4, 0/0, 0/0)

19. MASPERO Giacomo –  NE

20. RAUCCI Davide –  NE

21. CHAPPELL Jeremy –  15pt. (6/10, 0/3, 3/4)

23. BURNS Christian –  17pt. (5/9, 1/4, 4/4)

25. THOMAS Charles –  13pt. (2/4, 2/2, 3/4)

All. SODINI Marco

T2: 26/43 (60%). T3: 7/20 (35%). TL: 21/23 (91%)

Rimbalzi: 36 (28d.-8off.). Ast: 18  PP: 11 PR:  5  Valutazione: 114

SEGAFREDO BOLOGNA

0. GENTILE Alessandro –  21pt. (9/16, 1/4, 0/0)

3. UMEH Micheal –  11pt. (1/3, 3/7, 0/0)

6. PAJOLA Alessandro –   NE

8. BALDI ROSSI Filippo –  10pt. (2/5, 2/3, 0/1)

13. NDOJA Klaudio –  7pt. (2/2, 1/2, 0/0)

20. LAFAYETTE Oliver –  11pt. (3/5, 1/6, 2/2)

21. ARADORI Pietro –  13pt. (6/12, 0/5, 1/2)

22. GENTILE Stefano –  5pt. (0/1, 1/2, 2/2)

25. LAWSON Kenny –  7pt. (3/6, 0/2, 1/1)

44. SLAUGHTER Marcus –  2pt. (0/5, 0/0, 2/4)

Coach – RAMAGLI Alessandro

Arbitri: Biggi, Sardella, Quarta

T2:  26/55 (47%). T3: 9/31 (29%). TL: 8/12 (67%)

Rimbalzi: 44 (21d.-23off.). Ast: 16 PP: 9  PR: 6  Valutazione: 83

di Massimiliano De Panfilis

DESIO – Nuovo stop per la Virtus Segafredo Bologna, che lascia per strada
due punti importanti a Cantú, sia per la classifica in sé che in proiezione
Coppa Italia. I ragazzi di Ramagli hanno subito un parziale che li ha
tramortiti negli ultimi due minuti del primo tempo, sprofondati a -12 non
si sono più rimessi in carreggiata, anche se i tentativi ci sono stati,
fino al -5 a pochi minuti dal termine. La causa di questa sconfitta va
cercata nella mancanza di continuità offensiva ma soprattutto in una difesa
che ha lasciato molto a desiderare, incapace di contenere le sfuriate dei
ragazzi di Sodini, in particolare modo di Culpepper e Chappell, oltre ad un
Burns prezioso collante e arma affilata che ha fatto malissimo. Il
rimpianto piú grande può essere cercato nella sagra degli errori che hanno
commesso i bianconeri da sotto, un sequel che ha condannato Bologna. Ale
Gentile ci ha provato e ha tenuto a galla i suoi per quanto possibile, ma
non c’é mai il lieto fine, fino ad ora, nelle sue scorribande, per il resto
buone notizie da Baldi Rossi (coinvolto bene sui 28metri), mentre tutti gli
altri sono andati a corrente alternata. Giornata da dimenticare per
Slaughter, così come per tutto il mondo bianconero che ora, in qualche
modo, deve trovare il modo di far scuotere la situazione: l’atteggiamento é
da migliorare, gli aspetti tecnici e tattici anche. Una settimana di tempo
per trovare qualche risposta, Torino sarà un’avversaria insidiosa e un bel
test che dovrà essere superato.

1° QUARTO – Si parte col PalaDesio largamente incompleto per la neve e in
silenzio, per commemorare la scomparsa di PierFrancesco Betti, coach
Ramagli parte con Lawson nei 5 ma primo centro della gara é di Culpepper,
da 3. L’americano di Cantù raddoppia dopo aver rubato palla ad Ale Gentile,
Aradori sigla i primi due punti tinti di bianconero in entrata ma Chappell
punisce nuovamente la difesa Segafredo. Dopo qualche giro a vuoto, sono un
paio di tiri  di Gentile da centro area a dare un po’ di ossigeno ai suoi,
ma i problemi in difesa permangono. L’avvio della Red October é veemente e
la tripla di Burns ricaccia indietro le VuNere e la schiacciata con gli
effetti speciali di Culpepper costringe lo staff bolognese ad un frettoloso
quanto necessario timeout (15-6 al 5’).  Lafayette si mette in proprio: non
la passa a nessuna ma il risultato sono due punti che danno sollievo alla
Segafredo, prima, e tre punti subito dopo che Baldi Rossi prenda il posto
di un Kenny Lawson in difficoltà. Gli uomini di Sodini insistono ma la
Virtus é tenace e su un buon giro di palla  Pietro Aradori serve l’assist
per il primo bersaglio di Baldi Rossi in bianconero, che replica poco dopo
con una tripla e consegue urlo di battaglia (17-16 al 8’). Aradori prende
le redini dell’attacco e sigla il primo sorpasso esterno del match che
Culpepper annulla dalla lunetta, Slaughter viene sanzionato col secondo
fallo in un banale blocco in movimento ed é costretto a sedere. Smith segna
da sotto prima che gli animi si scaldino per qualche colpo di troppo non
gradito da ambo le parti, la Virtus controlla i rimbalzi ma le perse e le
medie non buone da 3 la mandano al primo riposo sotto.

2° QUARTO – I primi due giri in attacco sono a vuoto per entrambe le
compagini, poi sono Burns e Ale Gentile (non con poche difficoltà) a
muovere il tabellone, Ndoja trova la tripla che tiene a contatto le VuNere
dopo un altro centro di Smith. La difesa di Ramagli ha qualche falla che
viene sfruttata da i padroni di casa, addirittura Crosariol parte in
contropiede e serve Christian Burns per l’affondata violenta, si iscrive
alla gara anche Umeh e la partita sale di livello (31-29 al 14’). Gentile
attira in post basso due uomini e serve il capitano per una tripla che
vuole dire sorpasso, ma dura lo spazio di 10” perché Cantù reagisce e mette
il canestro del controsorpasso. Il match si fa spigoloso, Sodini mostra
anche la zona che la Segafredo attacca male, mentre Culpepper continua la
sua dominanza offensiva prendendo punti anche a gioco fermo. Lawson
recupera un pallone in difesa e mette il suo primo cesto ma la difesa
continua a fare acqua e regala un canestro a Chappell, indisturbato al volo
a centro area. Stefano Gentile riporta a -1 i ragazzi in maglia nera, ma
Chappell continua ad essere dimenticato a piú riprese dalla Virtus e lo
stesso arriva in doppia cifra facilmente , per la stizza di coach Ramagli
(42-37 al 17’).  Slaughter, rientrato per dare sostanza dietro mette un
libero su due, ma Thomas punisce da sotto e in contropiede la Red October
scherza i bianconeri, che sotto i colpi di Smith tornano in doppia cifra di
disavanzo prima della pausa lunga.

Virtus Segafredo

3° QUARTO – Dopo il pessimo finale di quarto la Segafredo almeno da
segnali in difesa, Lafayette interrompe il parziale del secondo quarto
rubando palla e segnando facilmente da sotto, Ale Gentile fa commettere
infrazione di campo agli avversari e Slaughter recupera sotto le plance.
Gli attacchi non vanno a buon fine fino ad un’incursione del numero 0, ma
Cantú in qualche modo trova sempre la via del bersaglio e le distanze
restano pressoché invariate. Filippo Baldi Rossi realizza un gioco da 3
punti (sbagliato il libero)  dopo un paio di tiri sputati dal ferro ad
AleGent, per dare un pò di grinta ed energia ai suoi, ci mette anche il
carico di briscola con una tripla dall’arco, sfruttando la mancata
marcatura di Burns e la Red October ferma immediatamente il break
parlandoci su (55-47 al 23’). Culpepper si  inventa un canestro in 1vs1 in
faccia a Gentile che fa esplodere gli Eagles, gli arbitri annullano un
canestro valido a Lawson su rimessa con 1” che fa disperare tifosi e
Ramagli sulla linea laterale. Aradori ci prova, va forte a rimbalzo e sigla
un libero e un canestro dalla media ma non c’é continuità, la Virtus
sbaglia un contropiede, i brianzoli no e la sensazione é che, nonostante il
gap sia rimediabile, il pallino sia completamente in mano ai padroni di
casa (62-52 al 26’). Slaughter ha 4 falli e non può aiutare la causa, Umeh
toglie le castagne dal fuoco da rimessa con 3” per tirare, 3 punti di
platino che vengono replicati in transizione poco dopo (tiro da 3, ma la
punta del piede pestava l’arco) che purtroppo Cantú annulla del tutto con
un assist al bacio di Chappell no look per Burns ed un gioco da 3 punti di
Smith. Lawson combatte come un leone per un canestro sudato e voluto, ci
aggiunge una stoppata che é il viatico per due liberi realizzati da
SteGent, Cournooh si inventa un layup rovesciato da applausi e la terza
frazione si conclude sul -8.

4° QUARTO – Burns e Culpepper danno il via alla volata finale con due
giri in lunetta a segno, mentre l’attacco della Segafredo batte in testa, é
troppo confusionario e non porta a casa punti nei primi due possessi. Umeh
é una sentenza quando spara mettendo a posto i piedi, ma i suoi effetti
vengono vanificati dall’incapacità di mettere la museruola a Culpepper che
fa danni come un tornado. Lawson prende posizione profonda nel pitturato
avversario e mette a segno un gioco da 3 essenziale per le speranze
bolognesi, la Virtus si mette a zona ma Culpepper, dopo un primo errore
marchiano, segna un jumper da quasi 8 metri che spezza le gambe. Ale
Gentile trova un canestro da sotto,  ma le VuNere soffrono a rimbalzo,
arrivano spessi secondi sulle palle vaganti e la tripla di Thomas,
liberissimo, é una pugnalata che il tecnico a Stefano Gentile rende ancora
piú dolorosa (84-71 al 34’). Marcus Slaughter si divora un rigore a porta
vuota e la Segafredo non riesce quasi mai a concludere vicino a canestro,
una tripla di AleGent riavvicina Bologna e, dopo il minuto di pausa, un suo
canestro con coefficiente di difficoltà estremo, riporta ancora una volta a
-8 i suoi. Il compagno di nazionale col 21 mette un long2 che vuol dire
minimo svantaggio da tempo immemore, Thomas splitta due liberi e Gentile
rimedia una situazione scabrosa a fil di sirena per il -5 (85-80 al 37’).
La Segafredo crede nella rimonta, che viene interrotta da altri due liberi
di Thomas e da un tiraccio di Aradori, prima dell’entrata di Burns nel
cuore della difesa bianconera come una lama nel burro. Lafayette trova
nella spazzatura un rimbalzo non suo e lo converte in un facile appoggio ma
Cantú continua a metter punti a gioco fermo, Gentile segna il canestro
della speranza ma, nell’azione seguente, Slaughter continua nella sua
serataccia e manca un altro rigore, prima che lo stesso Ale Gentile lo
imiti negativamente in contropiede. Gli ultimi secondi sono pura
amministrazione per Cantù che porta a casa i due punti, meritatamente.

Marco Tarozzi

Media RelationsVirtus Pallacanestro Bologna

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