CNA BOLOGNA: “Non chiudete gli sportelli bancari in montagna”

Anche CNA insieme a Sindaci e cittadini dei Comuni dove Intesa San Paolo vorrebbe chiudere le proprie filiali

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“Sentiamo molte voci istituzionali che giustamente sollecitano un impegno per ‘ripopolare’ di abitanti il nostro Appennino. Per cui ci sembra andare in controtendenza la decisione di un importante gruppo bancario quale è Intesa San Paolo di voler chiudere proprie filiali in alcuni Comuni della nostra montagna. I servizi bancari sono fondamentali per cittadini e imprese che abitano così distanti da Bologna, è vero che adesso è cresciuto l’utilizzo della banca on line, ma un contatto diretto con chi lavora nella filiale resta fondamentale”.

Così Marco Gualandi, Vicepresidente CNA Bologna e imprenditore della montagna, spiega la partecipazione di CNA all’iniziativa di oggi dedicata a questo tema, organizzata da Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) e Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) proposta dai Comuni di Monghidoro e San Benedetto Val di Sambro nel cui Comune si stanno raccogliendo le firme per evitare la chiusura dello sportello bancario.

“Come CNA dice da tempo – prosegue Marco Gualandi – chi fa impresa ma in generale chi vive in Appennino, ha molti svantaggi in più rispetto a chi vice in città e in pianura: la rete internet più debole per non parlare del tema della mobilità. Nonostante questo molti resistono a vivere e lavorare in montagna, anzi nuove famiglie e nuove imprese stanno mostrando interesse a spostarsi dalla città alla montagna. Ma se i servizi diminuiscono, tutto questo entusiasmo rischia di essere frustrato. Ci auguriamo che il gruppo Intesa San Paolo, pur nel rispetto dei suoi piani industriali, capisca che queste chiusure rischiano di mettere in ginocchio una intera comunità”.

 

Nella foto Marco Gualandi