Pianura bolognese, terziario e turismo sostengono l’economia

Al Tavolo di Ripresa della Città metropolitana presentati a sindaci e stakeholder i dati Unioncamere sull'andamento dell'economia in 32 comuni della pianura

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L’economia bolognese nel 2024 è cresciuta moderatamente, ma più di quella regionale e italiana. La performance è trainata principalmente dai 32 comuni della Pianura (tra cui c’è Bologna). Questo in sintesi l’andamento dell’economia nell’area metropolitana bolognese presentato martedì 11 marzo da Guido Caselli, direttore del Centro studi e vice-segretario generale di Unioncamere Emilia-Romagna, Coordinatore del gruppo di lavoro dati e statistiche del Tavolo di Ripresa della Città metropolitana di Bologna, che riunisce i Comuni e gli stakeholder locali per restituire analisi e raccolte dati dedicate ad approfondire le dinamiche economiche e sociali del territorio.

All’economia dei comuni della Pianura bolognese contribuisce per il 74% il settore dei servizi e per il 22% quello dell’industria. Residuale il contributo delle costruzioni (4%) e dell’agricoltura (1%).

Guardando più nel dettaglio i settori, i dati Unioncamere evidenziano come il contributo dell’industria Chimica nel biennio 2023-2024 sia calato del 6,2%. In calo anche l’agricoltura (-4,5%) e la moda (-4%). Molto bene i settori afferenti all’ospitalità e alla ristorazione (+6,2%), e anche l’alimentare (+2,6%). Positivo inoltre il contributo del settore ICT (+3,8%) e dei servizi avanzati (+3,6%). Stabili le costruzioni, che vedranno una forte contrazione nel 2025 per la fine degli incentivi statali.

La presentazione delle analisi economiche da parte di Unioncamere è un appuntamento annuale che il Tavolo di Ripresa economica della Città metropolitana mette a disposizione per supportare i decisori e gli stakeholder. Il Tavolo di Ripresa è il “luogo” di dialogo in cui la Città metropolitana e gli altri Enti territoriali, la Camera di Commercio, le Associazioni di categoria, i sindacati e altri stakeholder si confrontano per agire in una logica preventiva e strategica, per definire linee di supporto e per elaborare, in prospettiva territoriale metropolitana, possibili proposte di rafforzamento del tessuto produttivo e sociale.

“Da queste analisi si vede chiaramente qual è stata la crescita economica dei Comuni della Pianura. Tramite questi dati dobbiamo capire cosa possono fare Città metropolitana e Comuni in termini di pianificazione dei servizi che devono essere il più possibile uniformi su tutto il territorio, per dare pari opportunità ai cittadini e alle cittadine. – commenta Emanuele Bassi, consigliere metropolitano delegato alle Politiche per la pianura – Ringrazio tutte le persone che hanno lavorato per organizzare questo incontro e i Sindaci che hanno partecipato”.

Imprese 

Nel 2024 il numero delle imprese sul territorio bolognese era di 106.478, in flessione dell’1% rispetto al 2023, ma cresce il numero degli addetti: sono 437.686 (+1,5%). Di queste l’85% sono in Pianura (quasi la metà a Bologna città), mentre solo il 15% sono nei comuni del sistema Appennino. Analizzando alcune caratteristiche del tessuto imprenditoriale bolognese appare omogenea sul territorio metropolitano la distribuzione delle imprese ogni 100 abitanti: in pianura, così come in montagna e a Bologna città ci sono 10 imprese ogni 100 abitanti. Le imprese artigiane sono maggiormente presenti in Appennino (36,6%) rispetto agli altri territori (pianura 34%, Bologna città 24,1%), così come quelle guidate da donne (22,7% Appennino; 20,7% pianura; 22,1% Bologna città). Simile sui vari territori il peso delle imprese quelle guidate da giovani (7,6% circa), mentre in Appennino quelle straniere sono solo il 10,9% (12,6% in pianura e 18,1% a Bologna città).

Tra le nuove attività nate negli ultimi 5 anni in pianura spiccano la consulenza imprenditoriale e aziendale di varia natura, non classificabile nei tradizionali codici ATECO, il commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet e gli affittacamere per brevi soggiorni, case e appartamenti per vacanze, b&b. Tra quelle che hanno chiuso troviamo invece il trasporto di merci su strada, i bar e altri esercizi simili senza cucina, il commercio al dettaglio ambulante di prodotti tessili, abbigliamento, calzature e il commercio al dettaglio di confezioni per adulti.

Turismo

Nel 2024 le presenze turistiche nell’area metropolitana hanno superato i 5,8 milioni (+10% sul 2023). Il 93% sono concentrate in pianura, che è cresciuta complessivamente del 10,7%. In particolare il Comune di Bologna ha registrato oltre 4 milioni di presenze (+13,3% sul 2023), tutti gli altri comuni della pianura oltre 1,3 milioni (+3,3% sul 2023).

I turisti stranieri rappresentano il 51,4% delle presenze, ma se consideriamo solo Bologna i visitatori di provenienza straniera sono il 57,5% del totale.

Il settore del turismo rappresenta l’11% della ricchezza totale della pianura bolognese (15% se si considera solo Bologna).

Di seguito l’elenco dei 32 comuni considerati da Unioncamere come Pianura bolognese.

Anzola dell’Emilia, Argelato, Baricella, Bentivoglio, Bologna, Budrio, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castel Guelfo, Castel San Pietro Terme, Castello d’Argile, Castenaso, Crevalcore, Dozza, Galliera, Granarolo dell’Emilia, Imola, Malalbergo, Medicina, Minerbio, Molinella, Mordano, Ozzano dell’Emilia, Pieve di Cento, Sala Bolognese, San Giorgio di Piano, San Giovanni in Persiceto, San Pietro in Casale, San Lazzaro di Savena, Sant’Agata Bolognese, Zola Predosa.