“Condividiamo le scelte fatte dal presidente Michele de Pascale per quanto riguarda la manovra di bilancio varata in questi giorni, in quanto lo scopo è quello di evitare tagli ai servizi e offrire una sanità di qualità, ma chiaramente vogliamo vederne i risultati. Perché altrimenti, se si annunciano degli aumenti e poi questi non portano agli obiettivi annunciati, una misura di questo genere non sarebbe giustificabile. Se il fine è invece salvaguardare la sanità, che rappresenta un bene prezioso sia per i cittadini che per chi ci lavora, non possiamo che appoggiare questa scelta”. Antonella Rodigliano, segretaria regionale del Nursind, il sindacato degli infermieri e delle ostetriche, interviene così nel dibattito degli ultimi giorni attorno alle scelte presentate dal governatore de Pascale nel bilancio di previsione 2025. L’occasione per farlo è rappresentata dall’incontro che la stessa Rodigliano, insieme ad altri rappresentanti del Nursind, ha tenuto nella giornata di venerdì in Regione, col presidente e con l’assessore alla sanità, Massimo Fabi. “Abbiamo ribadito e condiviso con loro la nostra posizione -prosegue la segretaria – chiedendo inoltre un segnale forte di cambiamento all’interno delle nostre aziende sanitarie”.
Nel corso del colloquio si è parlato della valorizzazione della professione infermieristica sia a livello nazionale, in sede di Commissione Salute delle Regioni coordinata dall’Emilia-Romagna, sia regionale. Tra i temi principali da affrontare, si va dal benessere organizzativo di chi già lavora nelle strutture sanitarie della regione, agli investimenti per la formazione e il collocamento dei nuovi professionisti, fino alla sicurezza degli operatori contro le aggressioni e a corsi specifici per tutto il personale. “La nostra è una professione in profonda crisi, serve un impegno economico rilevante per valorizzare gli infermieri e renderla sempre di più una figura attrattiva per i giovani -continua Rodigliano -. Altri temi portati all’attenzione del presidente sono quelli della mancanza di case, visto che molti rinunciano al ruolo proprio nella nostra regione per questo motivo, della necessità di migliorare i tempi di vita e di lavoro dei professionisti e dell’importanza di creare dei tavoli per monitorare la situazione e fornire delle linee di indirizzo nelle nostre aziende, che oramai da troppo tempo hanno bisogno di essere riorganizzate”.
Durante l’incontro, definito positivo dai rappresentati del Nursind, “il presidente de Pascale ci ha ascoltato e si è dimostrato concorde con le nostre necessità, ribadendo quanto per lui sia importante mantenere alto il livello di sanità in Emilia-Romagna. Ci ha assicurato quindi di voler dare un segnale importante -conclude Rodigliano – e di questo siamo soddisfatti, ma è fondamentale iniziare subito a vederne i risultati”.