Numeri da record anche per il raduno dei camper che hanno già superato quota 15mila iscrizioni. Sempre più varia l’offerta per scegliere i mezzi ricreativi. Da vere e proprie case viaggianti il cui costo può superare i 200 mila euro, ai van furgoni camperizzati che possono svolgere la doppia funzione di mezzo di trasporto e per le vacanze.
Bologna 22 febbraio 2025. Bologna trasformata nella capitale italiana del camper grazie a Liberamente, Salone del Tempo Libero e della Vita all’Aria Aperta in corso ai padiglioni fieristici sino a domani, domenica 23 febbraio. In un’area che supera i 14mila metri quadrati sono esposti oltre 160 modelli, prodotti dai marchi più noti e blasonati, italiani e stranieri, in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza. Si va dagli agili van, oggi sempre più di moda, grazie anche a prezzi più abbordabili e alla possibilità di trasformare con poche modifiche un furgone in un mezzo adatto a brevi vacanze, sino a mezzi che si possono paragonare a vere e proprie ville viaggianti su ruote. In questo caso è assicurato ogni tipo di comfort e anche i materiali sono curatissimi, con legni pregiati, poltrone in pelle oltre a un ampio utilizzo dell’elettronica. Il prezzo però in questo caso può superare i duecento mila euro. Non certo per tutti. Quel che è certo che anche da Bologna arriva la conferma che il mercato del camper sembra non conoscere crisi, con crescita in doppia cifra anche per il 2024. Uno stile di vacanza che prende sempre più forza con i nuovi adepti che non tornano più indietro. Un settore del turismo sempre più fiorente ed attrezzato che contribuisce ad attrarre in Italia villeggianti stranieri anche in periodi di bassa stagione.
Ma chi sono i camperisti in Italia? È una questione di risparmio o è una scelta di vacanza, se non di vita? Domande per nulla banali che vengono sempre più spesso rivolte agli addetti ai lavori che – come in occasione del Salone del Camper di Parma, pietra miliare del settore – hanno identificato sei profili: Boomer e Millennial; Green, orientato alla sostenibilità; Nerd, appassionato di tecnologia; Sportivo (cicloturista, amante di trekking, mare e montagna); Buongustaio (creativo sempre alla scoperta dei prodotti tipici). “La cosa più importante è che tutti prendano consapevolezza che è un turista che porta soldi nei territori che visita, ed è una forma di turismo che non tutte le famiglie si possono permettere – avverte Giancarlo Valenti, vice-presidente di Camper Club Italia e dell’Associazione Campeggiatori Turistici d’Italia (A.C.T. ITALIA) – Si è sempre pensato che il camperista arrivasse nei posti con il frigo pieno, che non spendesse nulla negli esercizi territoriali, che restasse chiuso a guardare il panorama dall’oblò. Non è proprio così, anzi: si privilegia pranzare e cenare nei punti di ristoro, si gira molto il territorio e nella stragrande maggioranza dei casi si torna a casa con il frigo più carico della partenza”.
Insomma, il camperista in loco spende. E questo si collega anche alla sostenibilità economica di una scelta di turismo non certo alla portata di tutti: “Ad oggi un camper nuovo non si trova a meno di 70 mila euro e si può arrivare anche a 150 mila euro per uno super accessoriato” ammette Valenti, confermando sia quanto già rivelato dagli ultimi dati di mercato (aumento dei listini dal 20 al 30 per cento in più negli ultimi due anni), sia la tipologia di un turismo non adatto a tutti i portafogli e di certo non votato al risparmio, “perché se si pensa di prendere un camper per risparmiare rispetto alla vacanza “tradizionale” in albergo o residence si è fatta una valutazione completamente sbagliata”.
Eppure le vendite crescono e con esse le esportazioni e il turismo open air: +19,32% di immatricolazioni nello scorso anno, l’Italia è il terzo produttore europeo di camper (dopo Germania e Francia) con un fatturato annuo superiore a un miliardo di euro, l’export segna quota 80% a fronte di una produzione arrivata a 25 mila mezzi che vede, in Europa, un camper su cinque costruito nelle nostre aziende. Gli addetti diretti e indiretti del comparto industriale sono infatti oltre ottomila unità a cui si aggiungono le numerose concessionarie che si occupano della distribuzione. C’è tanta richiesta, le vendite crescono e di pari passo anche gli indici del turismo open air sorridono. Secondo l’Osservatorio del Turismo Outdoor sono state circa 56,5 milioni le presenze nell’estate 2024, di cui 30 milioni – più della metà – straniere. “Sono da poco rientrato da Gallipoli, i campeggi erano pienissimi di camperisti tedeschi – conferma Valenti – Non mi sorprende, ormai è sempre più diffusa la tendenza tra i pensionati a trascorrere l’intero inverno in Italia, cosa che in passato si faceva in Marocco o Spagna”.
Anche quest’anno Liberamente, oltre ad ospitare un ampio spazio dedicato ai mezzi ricreativi, offre ai visitatori la possibilità di scoprire, pagando un solo biglietto, altri cinque saloni: lo Sport Village, che si sposa perfettamente con il divertimento, il tempo libero e la vita all’aria aperta, Mantra, il Festival del Benessere e del Mondo Olistico, Figurine Expo, mostra mercato della figurina da collezione, Fiera dell’Elettronica di Consumo e Verdi Passioni dedicato a chi ama il verde. Infine, un’ulteriore opportunità per gli appassionati di sport subacquei: chi comprerà il ticket per Liberamente potrà anche accedere a EUDI SHOW, il più importante di settore in Italia e uno dei principali al mondo.