Cambia il sistema di raccolta dei rifiuti a San Lazzaro di Savena. A partire della seconda metà del 2025 alcune zone della città passeranno alla raccolta domiciliare (porta a porta), mentre altre continueranno a mantenere il sistema di raccolta stradale. Verrà introdotta anche la “Carta Smeraldo” per conferire nel cassonetto con calotta ad apertura informatizzata i rifiuti indifferenziati: un sistema già utilizzato in altri Comuni dell’area metropolitana di Bologna e che potrà essere utilizzato da tutti i cittadini.
“La decisione di aggiornare il sistema di raccolta di rifiuti nel nostro Comune risponde alla precisa volontà dell’Amministrazione di aumentare la quota di differenziata e invertire così un trend che purtroppo vede San Lazzaro in fondo alle classifiche di Bologna e dell’Emilia-Romagna – spiega la sindaca Marilena Pillati – Con il 56,7% di raccolta differenziata siamo appena 42esimi sui 56 comuni dell’area metropolitana, mentre con gli 8,5 milioni di kg di indifferenziata nel 2023, siamo addirittura il terzo produttore di rifiuti indifferenziati dietro soltanto a Bologna e Imola che però hanno una popolazione di gran lunga superiore alla nostra. Secondo gli ultimi dati Ispra, la produzione annua pro capite di rifiuti indifferenziati a Bologna è di circa 140 kg per ogni residente, mentre a San Lazzaro supera i 257 kg per ogni cittadino. Dobbiamo con urgenza, quindi, modificare il nostro sistema di raccolta accompagnando i cittadini in un percorso di consapevolezza sull’importanza di ridurre la quantità di rifiuti prodotti, aumentando la raccolta differenziata e la sua qualità”.
Per farlo il Comune ha previsto il passaggio a un sistema di raccolta misto (domiciliare e stradale) a seconda della caratteristiche delle zone della città, dato che il territorio di San Lazzaro ha una urbanizzazione molto disomogenea, con un’area residenziale densamente abitata e, al contrario, zone agricole e collinari che sono caratterizzate da una bassa densità abitativa e dove lo spazio a disposizione per il conferimento dei rifiuti è molto più ampio.
Per questo il sistema del “porta a porta” verrà adottato nella maggior parte delle aree extraurbane della città, in alcune delle quali è implementato da tempo, e riguarderà quindi Ponticella, Colunga, Mirandola, Fabbreria, Campana, Farneto, Castel de’ Britti, Pizzocalvo, Caselle, Borgatella, Russo, Villaggio Martino, Martiri di Pizzocalvo, Croara, Trappolone e Nazionale Toscana (ovvero il 28,7% delle utenze TARI domestiche).
La raccolta avverrà attraverso l’utilizzo di contenitori e non di semplici sacchetti. Inoltre i condomini potranno fare richiesta di bidoni condominiali, salvo che per i rifiuti indifferenziati per i quali sarà comunque garantito il contenitore familiare. “Ci tengo a sottolineare – specifica la sindaca Marilena Pillati – che il sistema verrà migliorato rispetto a quello già attivo oggi, con un aumento della frequenza di raccolta”.
La raccolta stradale, attraverso le isole ecologiche di base che verranno completamente rinnovate, riguarderà il capoluogo, Idice, Pulce, Mura San Carlo, Pontebuco e Cicogna, ovvero il 71,3% del totale delle utenze TARI domestiche. Per tutti i cittadini (compresi quelli serviti con sistema ‘porta a porta’) è prevista la fornitura della “Carta Smeraldo” abilitata all’apertura delle calotte stradali presenti sul territorio per permettere ulteriori conferimenti di rifiuti indifferenziati rispetto a quelli previsti dal giorno di raccolta domiciliare. Anche per il conferimento di pannolini e pannoloni nell’area del ‘porta a porta’ verranno adottati dei sistemi ad hoc, aumentando i giorni di raccolta per le sole utenze che ne hanno fatto richiesta.
“Contrariamente a quanto qualcuno vuole far credere ai cittadini, questi cambiamenti avverranno solo a partire dalla seconda metà dell’anno, dopo un approfondito percorso di incontri pubblici e di informazione che partirà nelle prossime settimane con l’ausilio di Hera – aggiunge la sindaca Marilena Pillati – Ci sarà quindi tutto il tempo per conoscere e abituarsi al nuovo sistema di raccolta che crediamo possa contribuire ad avvicinarci all’obiettivo individuato dalla legge regionale di arrivare almeno al 79% di raccolta differenziata. È un traguardo ambizioso ma abbiamo il dovere di provarci, anche modificando in minima parte le nostre abitudini quotidiane. Sono sicura che i sanlazzaresi accoglieranno positivamente queste novità”.