La Fials Bologna ha appena proclamato lo stato di agitazione sindacale di tutto il personale del comparto e della dirigenza medica delle aziende sanitarie bolognesi per la carenza di parcheggi e l’eliminazione di posti auto gratuiti per il personale dipendente. Il Sindacato, quindi, si incontrerà in Prefettura con i vertici delle aziende sanitarie bolognesi e l’Assessore alla Mobilità del Comune di Bologna.
Le motivazioni poste alla base della protesta sindacale sono da ricercarsi nella continua soppressione, nel corso degli anni, delle zone di sosta riservate ai lavoratori. Tutto ciò, unito all’assenza di idonee politiche di mobilità e welfare aziendali, rende ad oggi impossibile per i professionisti della sanità bolognese riuscire a parcheggiare nei pressi degli ospedali.
Nello specifico, il Policlinico S.Orsola-Malpighi ha già visto la soppressione negli anni di circa 150 posti auto. A breve saranno eliminati altri 50 posti auto riservati ai dipendenti in zona Piazza Trieste e Trento. A fronte di posti riservati, esclusivamente, a chi lavora in Direzione Generale.
In zona Ospedale Maggiore la chiusura del parcheggio ex Avis e la nuova zona cantieri tram hanno indotto la Ausl di Bologna a stipulare addirittura una convenzione. Quest’ultima prevede, però, solo 50 posti auto all’interno del parcheggio Esselunga a fronte di 5442 dipendenti.
Nel caos totale l’Istituto Ortopedico Rizzoli, dove tra cantieri e frana post-alluvione, sono stati eliminati oltre 70 posti destinati ad auto e moto. Ad oggi, dopo l’ennesimo incontro sindacale, non sono state ancora individuate soluzioni concrete.
FIALS VERSO LO SCIOPERO
“Se non ci saranno soluzioni concrete al tavolo del Prefetto – spiega Alfredo Sepe, Segretario Regionale della Fials – proclameremo uno sciopero generale di 24 rivolto a tutti i professionisti del comparto e della dirigenza medica delle aziende sanitarie bolognesi”.
