Rafforzare le competenze e le capacità degli Enti locali nella gestione e attuazione di 23 progetti legati alla Strategia Territoriale Aree Montane e Interne (STAMI), che per l’Appennino bolognese valgono oltre 18 milioni di euro. Con questo intento martedì 14 gennaio a Vado di Monzuno, i sindaci e i tecnici di 15 Comuni hanno partecipato al primo laboratorio LaSTI per la STAMI “Appennino Bolognese: per un sistema montuoso più sostenibile, più attrattivo e più inclusivo”, strategia di sviluppo del territorio coordinata dalla Sindaca di Marzabotto referente dell’area, Valentina Cuppi, con il supporto della Città metropolitana di Bologna.
LaSTI è un laboratorio di Capacity building, finanziato dal PR FESR 2021-2027 e attuato da ART-ER, che affianca gli Enti locali afferenti alla STAMI con azioni specifiche definite attraverso un approccio partecipato e finalizzate a rafforzare le competenze e le capacità degli Enti locali nella gestione e attuazione di progettualità strategiche.
Il laboratorio è stato strutturato in due momenti: un incontro iniziale riservato alla Cabina di Regia della STAMI, composta dalla Sindaca referente e dai referenti della Città metropolitana di Bologna, e un secondo incontro, nel pomeriggio, con gli amministratori locali e i tecnici dei 15 Comuni coinvolti.
Entrambi i momenti si sono concentrati sull’identificazione dei bisogni e delle necessità dei territori, con un focus particolare sulle modalità con cui il laboratorio LaSTI potrà supportare efficacemente l’attuazione dei 23 progetti.
Il pomeriggio ha visto un momento laboratoriale di condivisione facilitato dal team di LaSTI, in cui 36 partecipanti tra amministratori e tecnici, hanno avuto l’opportunità di confrontarsi sulle principali esigenze locali. Tra i temi emersi sugli aspetti tecnici di gestione dei progetti c’è l’aggiornamento della normativa, l’interpretazione degli atti amministrativi, il rispetto delle tempistiche, la coerenza e il rispetto della normativa dei programmi europei e l’uso agile delle piattaforme digitali regionali.
I temi su cui i partecipanti hanno espresso una priorità di approfondimento riguardano l’energia e lo sviluppo sostenibile, la capacità di reperire in anticipo le risorse finanziarie e l’opportunità di accesso ai bandi, la riqualificazione di spazi anche in ambito sociale, la valorizzazione anche turistica del territorio, la comunicazione e il coinvolgimento delle comunità per rafforzare la rete delle relazioni, la sicurezza idro-geologica dei territori collinari e montani.
“I progetti delle STAMI renderanno il territorio montano bolognese più sostenibile, attrattivo ed inclusivo, un obiettivo prioritario per la Città metropolitana e per gli enti locali coinvolti. – commenta Valentina Cuppi – I tecnici della Città metropolitana hanno lavorato tantissimo negli ultimi anni per ottenere queste risorse, che per il territorio sono vitali, e il lavoro è stato ripagato. Ora tocca agli enti locali mettere a terra i progetti e la grande partecipazione al primo incontro di formazione testimonia la volontà di non lasciarsi sfuggire questa opportunità unica”.
I progetti
I progetti vanno dalla riqualificazione delle aree sportive all’aperto nei parchi fluviali Ponte della Venturina e di Porretta Terme, a quella degli impianti sportivi di Lizzano in Belvedere, Castiglione dei Pepoli, San Benedetto Val di Sambro, Monterenzio, Loiano (Santa Margherita) e Castel di Casio (Suviana Molinello). Dal nuovo polo di aggregazione inclusiva tra sport e cultura a Castel d’Aiano all’intervento di collegamento ciclabile con la Ciclovia del Sole, nell’ambito del progetto di rigenerazione della Cartiera del Comune di Marzabotto.
Progetti anche per la rigenerazione urbana del centro storico di Gaggio Montano e delle frazioni di Marano, Pietracolora, S. Maria Villiana, Volpara, così come della frazione di Madonna dei Fornelli a San Benedetto Val di Sambro.
Nel Comune di Monghidoro si riqualificheranno il Museo della Civiltà Contadina dell’Appennino e il Piccolo Museo dell’Emigrante; si installeranno inoltre impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili nel nuovo asilo nido. E ancora, riqualificazione dello spazio pubblico mediante l’efficientamento energetico dell’impianto di illuminazione pubblica a Vergato e Marzabotto.
A Camugnano è in programma la rigenerazione urbana delle frazioni di Burzanella, Ponte di Verzuno, Verzuno, Baigno e Poggio di Camugnano. A Grizzana Morandi sono previsti interventi di rigenerazione urbana nelle frazioni di Pian di Setta, Ponte e Salvaro, oltre alla riqualificazione, messa in sicurezza e adeguamento normativo del plesso scolastico di Ponte.
Infine, l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese si è visto approvato il progetto “A scuola in APPennino” per rendere il sistema scolastico più fruibile per i giovani e le famiglie.