EMILBANCA: Da sabato il numero dell’inverno di “Nelle Valli Bolognesi”

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Da sabato il numero dell’inverno di Nelle Valli Bolognesi 
Con una copertina tutta dedicata alla neve, sabato prossimo, 11 gennaio 2025, esce in edicola, in abbinamento gratuito con il Resto del Carlino Bologna, il numero dell’inverno di Nelle valli Bolognesi, il trimestrale su natura, cultura e tradizioni edito da Emil Banca che da 15 anni racconta la storia e le eccellenze del territorio.
Oltre che nelle edicole di Bologna e provincia, dove resterà fino ad esaurimento delle copie, la rivista è in distribuzione gratuita in centinaia di luoghi (gestiti da AppenninoSlow, li trovate sul sito della rivista) e, dalla prossima settimana, in tutte le filiali Emil Banca del territorio.
Nel numero 65 del trimestrale, oltre ai consigli per vivere al meglio la stagione fredda (tra sci, ciaspole e passeggiate) e alle storiche rubriche sulla cucina, sulle erbe e sul dialetto, c’è un lungo speciale sull’alluvione che l’autunno scorso ha colpito Bologna e la sua provincia.
A scriverne sono Fausto Carpani (che ripercorre le “arrabbiature” del Navile), la guida ambientale Francesco Nigro (che analizza i canali della città), Andrea Morisi di Sustenia (che cerca di capire gli effetti di tanta acqua sulla pianura e sugli ecosistemi), Marco Tarozzi (per un focus sullo sport e sulle tante polisportive alluvionate) e infine AppenninoSlow (per una ricognizione dei danni sui sentieri).
Continua anche il viaggio alla scoperta dei prodotti DE.CO della provincia con Valentina Fioresi che ci porta a Ozzano per gli Imbutini, sui Colli per l’Olio bolognese e in Appennino per le patate di Castel d’Aiano.
Poi spazio alla storia e alle curiosità, con Serena Bersani che ci accompagna alla scoperta delle case stregate di città e provincia, Gian Luigi Zucchini che analizza il rapporto tra Bologna, Pascoli e Matteotti e Marco Tarozzi che fa un tuffo nella Portonovo di Giacomo Bulgarelli.
Poi altri racconti, itinerari, consigli, appuntamenti e tante fotografie con i fotonaturalisti William Vivarelli e Paolo Taranto.
Si può già sfogliare on line ma sulla carta è tutta un’altra cosa
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