Una panchina rossa per dire no alla violenza sulle donne: è quella che è stata inaugurata questa mattina all’interno del Parco della Resistenza a San Lazzaro di Savena grazie alla donazione dell’associazione Bimbo Tu al Comune. Lo spazio individuato per l’installazione è quello dell’area verde adiacente al chiosco e ai giochi per i bambini.
La panchina rossa, che ricorda il famoso divano a forma di bocca di Marylin Monroe di Studio 65, è opera del giovane designer bolognese Arturo Arcidiacono mentre la sua realizzazione è stata affidata al papà fabbro di una bimba che è stata ricoverata nel reparto di Neuropsichiatria all’Ospedale Sant’Orsola, dove operano i volontari di Bimbo Tu.
“Nonostante la presenza di questa panchina ci ricordi come, purtroppo, non siamo ancora riusciti a sradicare l’odioso fenomeno della violenza maschile contro le donne, siamo davvero molto felici di questa donazione e di poterla ospitare al Parco della Resistenza – ha spiegato Marilena Pillati, sindaca di San Lazzaro di Savena – Dietro questa panchina c’è tutto l’impegno della nostra comunità ed è un simbolo di come, anche i momenti di difficoltà, possono diventare delle occasioni straordinarie di rinascita”.
“Bimbo Tu ha voluto donare questo simbolo al Comune di San Lazzaro per sottolineare ancora una volta il nostro impegno contro la violenza sulle donne – ha aggiunto Cora Querzè, direttrice generale Associazione Bimbo Tu – Nei due anni precedenti abbiamo donato una panchina rossa anche ai principali ospedali bolognesi oltre a posizionarne una identica anche nel nostro polo di accoglienza e servizi solidali della sede di San Lazzaro”.
“I bambini di oggi saranno i papà e i mariti di domani – ha specificato Alessandro Arcidiacono, presidente dell’associazione Bimbo Tu – per questo crediamo fortemente che sia necessaria una forte azione di sensibilizzazione per far capire l’importanza e la centralità dell’educazione e del rispetto per le donne”.
Sulla panchina rossa è stata anche installata una targa con l’invito a chiamare il numero 1522 in caso di violenza o stalking, oltre che l’immagine del segnale che le vittime di violenza possono fare con la mano per chiedere aiuto.