CNA BOLOGNA: “Bombe d’acqua, alluvioni e frane in Appennino. Occorrono interventi straordinari”

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Marco Gualandi

 

Cna: “Delicatissima la situazione sulla Porrettana, sempre in crisi nella zona di Pioppe”

“Occorre una manutenzione straordinaria e la progettazione di nuove infrastrutture come condotte fognarie e canalizzazioni adeguate a questi eventi meteo sempre più impattanti”

 

“Anche questa volta una bomba d’acqua ha messo in ginocchio il nostro Appennino. Ai Sindaci, molti dei quali appena eletti, e alle altre Istituzioni chiediamo che si intervenga in fretta, per evitare che alle prossime pioggie intense la situazione diventi ulteriormente grave e vada fuori controllo”.

E’ un appello allarmato quello dei dirigenti Cna dell’Appennino, che affrontano il tema “alluvioni” sotto diversi aspetti ma sempre con un unico tema: fare prevenzione e intervenire prima che sia troppo tardi.

Silvia Bernabei

 

“La zona Alto Reno ha avuto bombe d’acqua nei giorni scorsi – commenta Silvia Bernabei, Presidente Cna Area Appennino Bolognese – solo per citare alcune criticità: allagamenti verificati sulla strada che collega Gaggio Montano a località Abetaia, la strada provinciale all’altezza della Berzantina nel comune di Castel di Casio e molti altri siti in cui i canali a lato della trada sono esondati. Per non parlare della SS64 Porrettana che ha avuto uno smottamento all’altezza di Pioppe di Salvaro che ha interdetto il traffico lunedì pomeriggio. Quello è un punto delicatissimo, ogni volta che piove in modo intenso il costone non tiene, non vorremmo che alla prossima bomba d’acqua la strada sia costretta a chiudere del tutto e per molto tempo”.

“E’ evidente come la manutenzione delle strade e dei corsi d’acqua sia fondamentale ma non basta, se non vengono progettate infrastrutture nuove e a misura di bombe d’acqua – aggiunge Marco Gualandi, Vicepresidente Cna Bologna -. A causa dei cambiamenti climatici, i fenomeni meteo sono sempre più fuori dalla norma, quando piove ormai sono sempre bombe d’acqua. La priorità è certamente la manutenzione, però occorre progettare e realizzare in fretta nuove condotte fognarie, nuove condutture per l’acqua, nuove canalizzazioni. E certamente investire il più possibile sulla manutenzione, che sia preventiva e non solo a danni avvenuti”.

 

“Nella campagna elettorale – concludono Silvia Bernabei e Marco Gualandi – una delle priorità delle imprese che Cna ha portato ai candidati a sindaco era proprio una riqualificazione di servizi e infrastrutture per prevenire le frequenti alluvioni. Ora occorre che questo necessario salto di qualità avvenga in concreto. Da parte dei Comuni e naturalmente anche della Città Metropolitana, della Regione e di tutti gli enti coinvolti nella tutela del territorio”.

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