Marco Gualandi
“Certamente la riapertura del Ponte da Vinci rappresenta una ottima notizia per i cittadini e le imprese che ogni giorno devono andare dall’Appennino a Bologna e viceversa. Ma non risolve i problemi della mobilità che affliggono chi transita sulla Porrettana. Dopo il convegno Cna e gli appelli delle imprese e delle associazioni economiche al Governo e alla Regione, nulla è stato ancora deciso per quanto riguarda il collegamento tra la Valle del Reno e del Setta. Della famosa ‘bretella’ non ne sentiamo più parlare”.
È il commento di Marco Gualandi, Vicepresidente Cna Bologna e imprenditore dell’Appennino.
“Quando venne chiuso il Ponte da Vinci a Sasso Marconi, Cna chiese ripetutamente e con forza che i tempi dei lavori fossero rapidi – prosegue Marco Gualandi -. In una situazione di fragilità come quella dell’Appennino, la chiusura del ponte ha creato ulteriori problemi a quelli ordinari. Siamo quindi soddisfatti che sull’opera vi sia stata un’accelerazione e di questo ringraziamo Governo, istituzioni locali, Anas e tutti i lavoratori che sono intervenuti sull’opera”.
“Allo stesso tempo però – conclude Marco Gualandi – non dimentichiamo che qualche mese fa sia al convegno Cna che in molte altre uscite pubbliche erano state date rassicurazioni che il collegamento tra Reno e Setta sarebbe stato all’attenzione con un’alta probabilità di realizzazione. Associazioni e banche lo scorso luglio lanciarono un appello a Governo e Regione ‘affinché si proseguisse nella progettazione e realizzazione del collegamento fra le vallate del Reno e del Setta, che permettesse il superamento delle strozzature e dei disagi attuali, garantendo un veloce collegamento fra la infrastruttura della Autostrada A1 e l’Alta Valle del Reno’. Cna, dunque, rilancia con forza questa richiesta, sapendo che così facendo rappresenta la voce delle imprese dell’Appennino”.