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LE NOSTRE RECENSIONI: “Effetto Gunther” di Bob Ferrari

 

E’ panico a Bologna: in uno dei più prestigiosi musei del capoluogo emiliano romagnolo, un misterioso ladro si è impadronito di due smeraldi dal valore inestimabile, conservati all’interno di una teca super protetta. Mentre la polizia brancola nel buio e le indagini sono ormai a un punto morto, il facoltoso proprietario delle gemme trafugate decide di rivolgersi al famoso investigatore austriaco Gunther Von Shlack che, con in suoi improbabili metodi investigativi e sempre seguito dal fedele cameraman Hans, riuscirà a sbrogliare la matassa e risolvere il caso, tra gag a ripetizione e situazioni surreali.

Questa è la trama di EFFETTO GUNTHER, pellicola d’esordio alla regia di Bob Ferrari, comico e stand up comedian bolognese, da sempre fan sfegatato di idoli del cinema umoristico quali Jerry Lewis, Peter Sellers e il nostro Paolo Villaggio. Creando un personaggio che ricalca appunto la comicità di tali leggende, Ferrari interpreta Von Shlack, investigatore che somiglia e omaggia un Closeau ancora più male in arnese, armato principalmente di tanta simpatia.

La pellicola, parodia dei polizieschi di genere, si snoda attraverso ottanta minuti di durata, mettendo in scena un tipo di umorismo intelligente e mai volgare, che potrebbe tenere un po’ alla larga lo spettatore medio, ormai obnubilato da cinepanettoni sempre più anonimi e imbarazzanti, ma che potrebbe invece fare la gioia di un pubblico più attento ed esigente, legato alla comicità del passato, mai tramontata, che Bob Ferrari cerca di riportare in auge, attualizzandola al contempo e  mettendoci tutto il cuore possibile, ma anche grande professionalità e una mimica facciale davvero notevole, seppur celata dai baffoni fittizi, che sono il biglietto da visita di Gunther, assieme agli occhiali rossi psichedelici e la giacca dello stesso colore, che fa a pugni con i pantaloni a scacchi.

Tra gli altri protagonisti del film, spiccano Saverio Mazzoni (attore teatrale bolognese di ragguardevole esperienza), che interpreta il vice questore aggiunto, la speaker Irene Lay nei panni di Lulù, la conduttrice Silvia Sax nei panni del commissario Barambani, che si prenderà una cotta proprio per Gunther e il bravo Alessandro Fiorenza nel ruolo di Castiglioni.

Il basso budget e i tempi di ripresa evidentemente risicati, fanno sì che il film presenti delle limitazioni e qualche errore di continuità non sfugge all’occhio dei più attenti. ciononostante, EFFETTO GUNTHER è un titolo gradevole e simpatico nel suo risultato finale, dove tutto il cast artistico si mette in gioco, divertendosi e nel quale l’aspetto tecnico, fra riprese ben settate e una fotografia luminosa e nitida, che valorizza Bologna in tutti i suoi aspetti, danno un senso di dinamicità convincente nel suo complesso.

Un titolo che strizza l’occhio al passato, ma tenendo conto anche degli standard di comicità attuale, nel quale Bob Ferrari gigioneggia, senza mai essere però troppo invasivo e dove anche una frizzante colonna sonora si sposa bene con i vari contesti nei quali è inserita, aumentando il ritmo della narrazione.

Prosotto dalla bolognesissima Genoma Films, di Paolo Rossi Pisu, EFFETTO GUNTHER ha avuto un buon riscontro di pubblico, nella sua proiezione inaugurale al cinema Chaplin di Bologna e si è fatto notare dalla critica locale per essere un esperimento coraggioso e di sicuro intrattenimento.

Ad un modico prezzo di noleggio, il film è visionabile sul sito ufficiale www.effettogunther.it, nel quale sono inseriti vari trailer promozionali e interviste, con collegamenti ai più famosi portali social della rete.

E come dicono i titoli di coda…Gunther tornerà. E saremo qui ad attenderlo per altre risate.

 

foto da internet

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