Sarà una grande festa quella che si svolgerà questo fine settimana al castello di Medelana, nel Comune di Marzabotto. Siamo tornati finalmente ad ammirare l’esterno di questo suggestivo edificio storico il mese scorso, grazie all’intervento dei volontari dell’omonima Associazione che hanno pulito la parte esterna liberandola dai rovi per creare uno spazio per feste ed eventi. Ora, che lo spettacolo abbia inizio! Sabato 23 settembre sarà il corteo storico ad aprire la festa alle ore 17.00.
Le contrade delle frazioni vicine saranno accolte dai signori di Medelana e dalla sindaca e porteranno sui loro gonfaloni le effigi raffiguranti le bellezze del territorio. Seguiranno il mercato degli antichi mestieri, la cena medievale e gli spettacoli con gli Sbandieratori Petroniani, la Compagnia d’arme delle Spade e Incantastorie. Domenica 24 dopo la S. Messa, campane a festa con il Gruppo Campanari Padre Stanislao Mattei, spettacoli, pranzo medievale e poi chiuderà l’evento il corteo delle 16:30.
“I volontari hanno fatto un lavoro straordinario perché si sono fatti carico della pulizia del sito, nonostante si tratti di proprietà privata – spiega la Sindaca di Marzabotto Valentina Cuppi -. L’area era stata abbandonata da tempo: c’erano rovi, era tutto occupato da piante e non si riusciva più a vedere il castello, se non la sua sommità. Sono riusciti a liberare molto spazio attorno e ora si è concretizzata l’opportunità di realizzare degli eventi, facendo conoscere – anche se solo dall’esterno – questa meraviglia del nostro territorio. Come Comune abbiamo siglato un accordo con la Cooperativa Murri, proprietaria dell’immobile, per usufruire di questi spazi insieme all’Associazione Medelana. L’esterno del castello è stato naturalmente messo in sicurezza: all’interno non si entra poiché non è utilizzabile, vanno fatti dei lavori importanti”.
Il complesso del castello di Medelana è composto da una villa padronale e da alcuni edifici presenti nella corte interna. La villa risale agli anni Venti del Novecento ed è stata costruita sulle rovine di un’antica abitazione, probabilmente risalente al Quattrocento e già presente nei documenti del Catasto Gregoriano e quello Pontificio. E’ un sito dal grande fascino e nel 2018 è stato inserito nella lista dei luoghi del cuore del FAI.