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CASTENASO: Ospitati dodici bimbi Saharawi

Hanno un’identità e una cultura quasi millenaria, ma da decenni non hanno una terra dopo una diaspora che li ha dispersi e divisi. Sono il popolo nomade dei Saharawi, originari delle ex colonie spagnole nell’Africa sahariana, assorbite nel 1975 dal Marocco.
Il Comune di Castenaso, con l’associazione ElOuali che da tempo si batte per la libertà del Sahara Occidentale, ospiterà dal 29 luglio al 3 agosto 2023 dodici bambini Saharawi, e sarà un’autentica staffetta della solidarietà.
Con Piazza Bassi, infatti, si è attivata una rete di sostegno che va dalla Chiesa di Castenaso agli Assistenti Civici. Questi ultimi prepareranno i pasti, mentre i locali della parrocchia in capoluogo ospiteranno i ragazzi.
Questa accoglienza sembrerà loro una vacanza: «È quel che speriamo», confessa l’Assessora al Welfare Lauriana Sapienza.
«In Sahara Occidentale c’è una resistenza popolare pacifica che viene costantemente repressa con la violenza, come denunciano Amnesty International, Human Rights Watch, e ONU. A pagare il prezzo più alto sono i giovanissimi, e siamo felici di poter dare una mano anche solo per pochi giorni prendendoci cura di loro», riflette.
El Ouali Bologna-per la libertà del Sahara Occidentale è un’organizzazione di volontariato nata nel gennaio 2000 che opera con l’obiettivo di promuovere e organizzare iniziative di solidarietà, di aiuto umanitario, economico e sanitario a sostegno della popolazione Saharawi.
Gianluca Bertuzzi, volontario dell’associazione, spiega: «Per noi è molto importante diffondere la causa Saharawi nel territorio. A nome dell’Associazione El Ouali Bologna porgo i nostri più sinceri ringraziamenti alle Istituzioni del Comune di Castenaso che tanto si sono impegnate perché tutto ciò avvenisse; sperando sia questa nostra nuova conoscenza un primo passo per nuove collaborazioni future».
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