Il partenariato di progetto, che vede come leader partner l’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po (AdBPo), copre l’intero territorio del distretto e coinvolge tutti i livelli di governance (nazionale, regionale, locale) oltre che tre grandi istituti di Ricerca.
Il ruolo principale di Città metropolitana di Bologna sarà quello di contribuire alla mappatura e raccolta di dati, all’individuazione e coinvolgimento degli stakeholder, al monitoraggio degli impatti socio-economici, e, soprattutto, alla diffusione dei risultati e alla sensibilizzazione pubblica. Tutto il progetto è costruito con una grande attenzione alla replicabilità delle conoscenze e degli strumenti.
Il Progetto, dunque, mira a migliorare la governance distrettuale per la gestione della risorsa idrica e garantire: il finanziamento e il coordinamento tecnico; la produzione di conoscenza climatica condivisa attraverso l’implementazione di strumenti e metodologie specifici; la costruzione di capacità e consapevolezza, aumentando la partecipazione delle parti interessate; il miglioramento della sicurezza idrica e della resilienza climatica attraverso selezionate azioni pilota, replicabili sia all’interno del bacino idrografico che al di fuori; la mobilitazione di finanziamenti complementari che sosterranno l’attuazione dell’estensione delle misure incentrate sulla rinaturazione, mitigazione e prevenzione del rischio di alluvione, integrazione della pianificazione; gli strumenti e l’attivazione del coinvolgimento pubblico.
Nel merito è intervenuto il vice sindaco della Città metropolitana di Bologna Marco Panieri: ”Per affrontare il cambiamento climatico occorre lavorare in squadra e integrare energie. Per questo la Città metropolitana di Bologna aderisce con entusiasmo al progetto integrato Life CLIMAX PO. Importante è l’approccio proposto dal progetto: la prospettiva economica, sociale, e culturale si integrano perfettamente con gli obiettivi ambientali. Il rafforzamento delle reti e i percorsi di costruzione di consapevolezza e formazione degli operatori fortificheranno il nostro sistema territoriale. Il progetto rappresenta un punto di riferimento per il Piano Nazionale di Adattamento Climatico. Con i suoi quasi 18 milioni di finanziamenti europei e nazionali è uno dei più importanti progetti in Italia e in Europa sulla gestione delle acque, tema cruciale per il nostro futuro. La Città metropolitana è fiera di essere parte di questa importante iniziativa e colgo l’occasione per ringraziare il Servizio Progetti europei che ha reso possibile questa rilevante iniziativa”.
Il distretto del fiume Po (87.000 chilometri quadrati di estensione)
Quasi un terzo della popolazione italiana, circa 20 milioni, vive nel territorio del Distretto. Nello stesso territorio viene prodotto oltre il 40% del PIL nazionale, il 55% della produzione idroelettrica e sono presenti oltre 3 milioni di ettari di superficie agricola. All’interno dell’intero bacino si contano 684 siti natura 2000 e 420 aree naturali protette locali, regionali e nazionali. Il Fiume Po è quindi un ecosistema naturale ricco di specie e habitat di estremo valore conservati all’interno di 37 Zone di protezione speciale e 49 Zone speciali di conservazione identificati ai sensi della Direttiva Habitat e della Direttiva Uccelli, e da 13 aree naturali protette di interesse locale, regionale o nazionale.