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Due vittorie consecutive per il Bologna e altrettante per il Torino di Ivan Juric, prossimo avversario dei rossoblù al “Dall’Ara”, domenica all’ora di pranzo. In casa Bologna si capta la voglia di proseguire la serie positiva e si comprende anche dalle parole di Thiago Motta pronunciate in conferenza stampa. I primi e confortevoli risultati colti dalla truppa rossoblù fanno calare la tensione nella città pallonara ed ora il popolo felsineo torna a sorridere e auspica di continuare a vedere una squadra esprimersi a buoni livelli, come non lo si vedeva dall’aprile dello scorso campionato, quando i rossoblù lottavano testa a testa con Juventus e Milan, prima di cedere al finale di campionato colabrodo con Venezia e Sassuolo, per poi chiudere con la vittorietta contro la remissiva e retrocessa Genoa.
Voglia (e rabbia) che si rispecchia nella performance di Orsolini, protagonista oltre al gol di un’esultanza piena di significato contro il Monza. L’urlo scaccia fantasmi e senza alcun soggetto nel mirino, ma solo la voglia di gettarsi alle spalle un periodo a dir poco nero e inconcludente. “Orso” esce dal tunnel con la consapevolezza di essere ancora un giocatore con gli attributi e con una quotazione degna dei migliori giorni. Accostato più volte al Torino, sottocosto, Riccardo Orsolini si appresta ad affrontare proprio il Toro con una consapevolezza maggiore: di essere ancora in grado di fare la differenza. Basta volerlo e pare che il ragazzo ascolano si stia impegnando per fare felice il nuovo allenatore, che l’ha pungolato fin dal primo giorno e baciato prima di catapultarlo in campo contro il Monza.
E il buon Riccardo ha ricambiato la fiducia con parole al miele verso il mister italo brasiliano e verso i tifosi: “Sta uscendo fuori il nostro carattere anche grazie al mister. E se continuiamo così sarà soddisfatto e lo saranno anche i nostri tifosi “. Orsolini parla al plurale perché consapevole che è il gruppo al centro del progetto mottiano: we are one, ovvero “siamo una cosa sola”.
Tre vittorie consecutive per i rossoblù dicono molto del nuovo corso, due in campionato ed una in Coppa Italia, anzi raccontano la bontà di proseguire il lavoro a testa bassa nonostante le prime e timide contestazioni girate in città.
Dove i senatori non sono arrivati con Mihajlovic, ci sono arrivati le nuove leve: contro il Monza abbiamo visto come (per la prima volta) le assenze non hanno pesato (out Arnautovic, Schouten, Kasius e Bonifazi: tutti recuperati eccetto l’ex granata che ha tempi di recupero più lunghi), e alla lunga è stata premiata la rotazione tradotta in sana concorrenza, in partite ufficiali e in allenamento. Sana concorrenza, poiché Motta – che impariamo a conoscere giorno dopo giorno – tiene alla compattezza e meno alla disgregazione, come sovente accadeva in passato. Gerarchie saltate e tutti pronti a dare il massimo, come il buon capitano Soriano rilegato in panchina, ma pronto a dare anima e corpo per amore del gruppo: quello che serve per proseguire e andare lontani.
Affrontare il Torino sarà una bella gara da pelare: la squadra granata ha le stigmate del proprio allenatore, Ivan Juric, croato di Spalato, terra più volte colonizzata fino ad arrivare ai tempi della dissoluzione (della Croazia) dalla Jugoslavia. Juric, aggressivo e combattente fin dai tempi in cui giocava, a centrocampo, riesce sempre ad uscire dalle tempeste. Successe l’anno scorso quando arrivò a Torino e si mise a contestare apertamente la società e si è ripetuto in questo primo scorcio di campionato. La minicrisi (tre sconfitte consecutive con Inter, Sassuolo e Napoli) non l’hanno scalfito e dopo il derby perso di misura, il Torino è tornato a correre grazie al trittico di vittorie, proprio come il Bologna, partendo dal successo in Coppa Italia con il Cittadella con un sonoro 4 a 0. Poi due vittorie in campionato: a Udine 2-1 e in casa contro il Milan con analogo risultato.
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Così Thiago Motta in conferenza stampa prepartita: “L’avversario di domenica – spiega il tecnico – è molto aggressivo e difficile da affrontare, in poche parole non ti fa giocare ed è sempre proiettato a giocare in avanti. Dovremmo essere aggressivi nei duelli e anche sulle seconde palle”. Motta torna poi a battere sul tasto sul bene comune e della stima verso i propri giocatori, non a caso torna a parlare di Soriano e aggiunge – alla lista – anche De Silvestri. “Chi non gioca non può essere contento – sottolinea – ma tutti si allenano al massimo per farsi trovare pronti per essere impiegati”. Orsolini è la dimostrazione che con i 5 cambi tutti possono entrare nelle rotazioni. Spazio alle sorprese e qui l’allenatore si sbilancia su Aebischer e Ferguson: “il primo è introverso fuori ma dentro è diverso, è sveglio e pronto a recepire quanto gli viene chiesto. E sa comunicare con i compagni. Ferguson lo vede sempre molto concentrato e fa le cose nel modo giusto, sicuramente ha caratteristiche diverse da Schouten”.
I numeri del Torino: nono in classifica con 17 punti, frutto di 5 vittorie (a Monza 2-1; a Cremona 2-1; in casa con il Lecce 1-0; a Udine 2-1; a Milano 2-1) e altrettante sconfitte (a Bergamo 3-1; a Milano contro l’Inter 1-0; a Sassuolo 1-0; a Napoli 3-1; il derby in casa con Juventus 1-0) , 2 i pareggi (in casa con Lazio a reti inviale e con Empoli 1-1), 12 reti realizzate (Vlašić 3, Mirančuk e Sanabria 2; Aina, Djidji, Pellegri, Lukić e Radonjić 1 rete a testa), 14 subite. La quinta forza del campionato per media di possesso palla a partita pari a 28′ 29”.
I precedenti: 129° confronto in serie A tra le due avversarie e bilancio leggermente favorevole ai granata con 45 successi a 43, 40 i pareggi. Il Torino è rimasto imbattuto in nove delle ultime dieci sfide nella massima serie contro il Bologna (3V, 6N), unica eccezione il 2-3 del 16 marzo 2019 all’Olimpico Grande Torino. Allo Stadio “Renato Dall’Ara” di Bologna, sono 64 i confronti in A tra rossoblù e granata: 33 successi per i padroni di casa contro i 12 granata, 19 i pareggi. Bologna e Torino hanno pareggiato tutte le ultime cinque sfide in serie A al Dall’Ara; più in generale l’ultimo successo esterno per i granata contro gli emiliani risale all’aprile 2016, 1-0 firmato da Andrea Belotti al 93° minuto.
Pausa campionato in vista del Mondiale in Qatar
Come sappiamo, il campionato di serie A osserverà un periodo di riposo in occasione del Mondiale 2022, che si disputa in Qatar dal 20 novembre al 18 dicembre 2022. Il Bologna osserverà 15 giorni di riposo, dopodiché i lavori riprenderanno una preparazione specifica. A dicembre previste una serie di amichevoli.
I prossimi appuntamenti dei rossoblù
9/11 Inter-BFC mercoledì h. 20:45.
12/11 BFC-Sassuolo sabato h 20:45.
Pausa per il Campionato del Mondo: 20 novembre – 18 dicembre 2022.
Ripresa del campionato 4/01/2023, Roma-BFC h 16:30.