Immagine del percorso
La Via Flaminia Minor, strada romana costruita verosimilmente intorno al 187 a. C., metteva in collegamento Bononia, Claterna e Arretium.
Il percorso odierno, frutto di un compromesso tra la veridicità storica e l’effettiva percorribilità dell’itinerario a piedi o in bicicletta, corrisponde per buona parte al sentiero n. 801 del C.A.I. che, partendo da Ozzano dell’Emilia, si sviluppa lungo un crinale calanchivo per giungere al Passo della Raticosa in Toscana.

Il GAL Appennino Bolognese ha finanziato un progetto per la sua valorizzazione, realizzato dall’Unione dei Comuni Savena-Idice, che ha visto lo sviluppo di alcuni strumenti a servizio del territorio e dei camminatori e pedalatori che lo frequentano.
Questi strumenti saranno inseriti nelle attività previste dalla programmazione del GAL Appennino Bolognese per la promo-valorizzazione delle offerte turistiche del territorio, come ad esempio il nuovo portale turistico extrabo.com/it/ e la promozione nei mercati nazionali e internazionali.

Tra gli interventi più rilevanti previsti dal progetto di valorizzazione:
– la tracciatura puntuale e la posa della segnaletica bidirezionale sul tracciato della Via Flaminia Minor tra Ozzano e il Monte delle Carpenine
– l’installazione di bacheche informative, in italiano e in inglese, dedicate ai principali punti d’interesse presenti sul tracciato e nelle vicinanze
– l’individuazione e la tracciatura di itinerari pedonali e ciclabili sul territorio dei cinque comuni dell’Unione (Loiano, Monghidoro, Monterenzio, Ozzano dell’Emilia, Pianoro)
– la realizzazione di una carta escursionistica che verrà distribuita gratuitamente presso i principali punti informativi sul territorio
– la realizzazione del sito web www.percorsisavenaidice.it e di una miniapp inserita nell’app Easyways che raccoglie i principali itinerari a lunga percorrenza sia italiani che stranieri.

Il progetto di valorizzazione della Via Flaminia Minor con la realizzazione di itinerari pedonali e ciclabili va così a implementare l’offerta di itinerari outdoor in una parte consistente dell’appennino bolognese. Il progetto si inserisce infatti in una più ampia strategia di valorizzazione del territorio bolognese attraverso il turismo lento, nel solco del successo di itinerari già esistenti e sempre più frequentati dal turismo italiano e internazionale come la Via degli Dei e la Via della Lana e della Seta.

Sabato 15 e domenica 16 ottobre sono state organizzate dall’Unione dei Comuni Savena-Idice (UVSI) e Itineraria (società a cui l’Unione ha affidato la realizzazione del progetto) due giornate di cammino nei territori di Ozzano (percorso Anello dei Calanchi) e Monghidoro (Anello dell’Alpe di Monghidoro) per promuovere due percorsi escursionistici, il primo in corrispondenza dei primi rilievi appenninici, l’altro al confine con la Toscana.

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