Alto Reno, ripartono le Terme di Porretta

Nasce il primo e unico centro nazionale di riabilitazione e cura per pazienti Inail

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Nasce il primo e unico centro nazionale di riabilitazione e cura per pazienti Inail.

Le Terme di Porretta (Bo) ripartono con un grande progetto di riqualificazione e ristrutturazione, grazie a un accordo tra Inail e Gruppo Monti Salute Più promosso dalla Regione Emilia-Romagna.

Lo stabilimento si appresta così a diventare a breve un vero e proprio centro di benessere e cura nel cuore dell’Appennino bolognese, con ricadute positive per il turismo e l’occupazione.

Il progetto è stato presentato questa mattina in Regione dagli assessori regionali Andrea Corsini (Turismo e Infrastrutture) e Raffaele Donini (Politiche per la Salute), il sindaco del Comune di Alto Reno Terme, Giuseppe Nanni, insieme al general manager del Gruppo Monti Salute Più, Graziano Prantoni, il direttore scientifico del Gruppo, Antonio Monti.

Già il 2 aprile saranno riaperte al pubblico le Terme basse e le 14 tipologie di acque sulfuree e salsobromoiodiche del complesso saranno impiegate per nuovi servizi all’avanguardia.

Entro l’estate verrà riqualificato anche il parco termale con la creazione di una piscina termale scoperta (una vera “spiaggia termale”), e verrà effettuato il recupero delle Naiadi. Una delle cupole diventerà una spa termale, in sinergia con la parte clinica delle terme.

È prevista anche l’inaugurazione della via termale Porretta – Villaggio della Salute Più, un percorso ciclopedonale con 15 diramazioni verso luoghi di particolare interesse naturalistico, storico e culturale attraversando Val Sillaro, Vidiciatico, Lizzano, Corno alle scale. Un punto di partenza per il turismo green, che permetterà di valorizzare il territorio coinvolgendo le numerose realtà e aziende del luogo.

“Un progetto che fa bene al nostro Appennino– affermano Corsini e Doninie non solo per il rilancio di un complesso termale storico tra i più rinomati fin dal secolo scorso per la qualità delle acque e che vanta un patrimonio architettonico liberty da troppo tempo trascurato e abbandonato. Il rilancio delle terme di Porretta significa anche rafforzare l’offerta sanitaria della montagna, oltre ad essere una importante occasione di sviluppo turistico per il territorio”.    

“La valorizzazione del progetto– proseguono gli assessori-, che avrà anche ricadute occupazionali positive, si inquadra perfettamente nell’ambito di un’azione promozionale complessiva delle stazioni termali di tutta la regione, un patrimonio tra i più consistenti nell’ambito del panorama italiano. Un’azione che sarà sviluppata anche attraverso una campagna di comunicazione, già pronta a partire, sulla quale la Regione sta investendo, e “La notte celeste”, un evento molto apprezzato da operatori e turisti giunto alla decima edizione”.

“Questa operazione è una scommessa straordinaria per il Gruppo Monti Salute Più– sottolinea il direttore scientifico Gruppo Monti Salute Più, prof. Antonio Monti-. Dopo 50 anni di storia ci cimentiamo con orgoglio nel progetto di rilancio e valorizzazione delle Terme di Porretta; terme che vantano una storia straordinaria, che intendiamo recuperare, rilanciando ed innovando le proposte sanitarie, termali e turistiche, con l’obiettivo di promuovere l’Appennino Tosco-Emiliano, in stretto rapporto con il Villaggio della Salute Più”.

L’assessore Corsini ha anche sottolineato che investimenti infrastrutturali sia su ferro che su strada  consentiranno di raggiungere in più modi e prima possibile le località del nostro Appennino, a supporto del settore turistico e  di una migliore viabilità.  Gli investimenti riguardano in particolare il nodo di Casalecchio, i lavori della variante della strada statale 64, e il raddoppio selettivo  della linea ferroviaria porrettana.

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