Focus Appennino, strategia e programmazione metropolitana unitaria per i fondi europei e nazionali

Maurizio Fabbri: “il Comune capoluogo conferma la rinuncia di fondi a favore dei Comuni montani. La solidarietà e l’attenzione ai territori più fragili guideranno questo mandato”

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Il Focus Appennino, l’organismo di concertazione delle politiche di sviluppo dei territori montani, assume un ruolo centrale nella definizione di una programmazione metropolitana unitaria e del percorso della Strategia Territoriale Integrata per le Aree Montane e Interne (STAMI). Le STAMI rappresentano l’elemento centrale dell’azione di sistema della Regione Emilia-Romagna che delinea la programmazione unitaria dei fondi europei e nazionali 2021 2027 con l’obiettivo di combattere gli squilibri territoriali intraregionali per accrescere la coesione territoriale, economica e sociale.

Il percorso è stato presentato ieri ai componenti del Focus dal neo consigliere delegato alle Politiche per l’Appennino Maurizio Fabbri e vede come primo step l’invio alla Regione entro il 10 febbraio delle strategie che porteranno all’identificazione dei progetti.

Nel corso dell’incontro è stata confermata la volontà del Comune capoluogo, già espressa dal sindaco Matteo Lepore in Conferenza metropolitana, di rinunciare al finanziamento relativo all’Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile a favore dei Comuni montani, nell’ottica di spostare il baricentro dal Capoluogo all’intera Città metropolitana e concentrare risorse sui territori della montagna.

I Sindaci hanno stabilito all’unanimità i criteri da applicare nella classificazione degli interventi e la perimetrazione della STAMI, che includerà tutti i Comuni classificati montani (legge regionale 2/2004), ad esclusione di quelli che fanno parte e vengono finanziati nell’ambito dell’Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile del Nuovo Circondario Imolese.

Obiettivo principale della strategia sarà ridurre il divario territoriale con la città e la pianura, investendo su lavoro, servizi e infrastrutture.

In questa prima fase, ossia dei finanziamenti gestiti direttamente dai Comuni, i primi ambiti di intervento riguarderanno la rigenerazione urbana e la rigenerazione delle attrezzature sportive con l’obiettivo di incrementare l’attrattività turistica del territorio.

“Le STAMI – ha sottolineato il consigliere metropolitano delegato alle Politiche per l’Appennino bolognese, Maurizio Fabbri – sono una delle possibilità individuate dal Documento di programmazione strategica regionale, ma non è l’unica, per questo motivo va definita una strategia generale che metta insieme sia i temi sia i potenziali finanziamenti in un quadro organico, che consenta di partecipare ai bandi e di operare massimizzando i risultati. Sottolineo due aspetti importanti: la rinuncia da parte del sindaco Lepore dei fondi destinati al Comune capoluogo e in favore dell‘appennino, e la scelta unanime dei comuni montani di differenziare gli importi degli investimenti diretti in base a criteri di fragilità. Chi più ha bisogno più riceverà. Queste scelte segnano il corso che vogliamo dare a questo mandato metropolitano, ossia una attenzione particolare ai territori più fragili.”

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