Bicipolitana bolognese, inaugurata la rete delle piste ciclopedonali della pianura bolognese

L'evento al Museo Ferruccio Lamborghini di Funo di Argelato con il consigliere metropolitano Monesi, l’assessora regionale Priolo e il recente vincitore di tappa al Giro d’Italia Lorenzo Fortunato

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 Nella foto: cantiere passerella ciclopedonale

 

L’evento al Museo Ferruccio Lamborghini di Funo di Argelato con il consigliere metropolitano Monesi, l’assessora regionale Priolo e il recente vincitore di tappa al Giro d’Italia Lorenzo Fortunato

La Grande ciclabile dell’Unione Reno Galliera è pronta consentendo così l’apertura della terza linea della Bicipolitana bolognese: la linea 6 che unisce Bologna a Galliera.

Insieme alle linee trasversali (T1, T2, T3 e T4) comporrà il primo sistema di ciclabili del territorio metropolitano di collegamento tra tutti i Comuni di un’Unione: quasi 60 km di piste (36,5 km nuovi e oltre 20 già esistenti) a servizio dei suoi 75.000 abitanti e di una buona parte della pianura bolognese e non solo. Un sistema che collega il territorio metropolitano di Bologna a Ferrara e che, attraverso una bretella, si raccorda anche alla Ciclovia del Sole, Eurovelo 7.

Dopo l’apertura della Ciclovia del Sole (che corrisponde alla linea 2 della Bicipolitana) e della Ciclovia del Santerno (linea 12), entrambe inaugurate recentemente, la Bicipolitana bolognese completa così la sua terza linea intera mentre continuano i cantieri per collegare l’hinterland al capoluogo attraverso le cosiddette ciclabili di transizione (nella mappa allegata in giallo le ciclabili già aperte o che apriranno entro il 2021).

 

Il progetto delle piste ciclabili dell’Unione Reno Galliera è stato uno dei più rilevanti fra quelli presentati dalla Città metropolitana di Bologna in risposta al Bando emanato nel 2016 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per la predisposizione del Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluoghi di provincia: ha infatti ottenuto il finanziamento maggiore (9.400.000 euro cui si sono poi aggiunti gli ulteriori fondi comunali per circa 800.000 euro e privati di Interporto Bologna SPA per circa 200.000 euro).

Un progetto di Unione reso possibile dallo spirito di collaborazione di tutte le amministrazioni coinvolte: dai singoli Comuni all’Unione, alla Città metropolitana, al Governo centrale.

Il territorio dell’Unione Reno Galliera poteva già contare su un’estesa rete di percorsi – sia in ambito urbano che extraurbano -, ma la nuova rete consente il collegamento completo fra i capoluoghi, i principali ambiti produttivi, le fermate del Trasporto pubblico e le stazioni del Servizio Ferroviario Metropolitano di Bologna dell’asse Bologna-Ferrara, e consente quindi un uso esteso della bicicletta: nel tempo libero come pure per lavoro e in generale per tutti gli spostamenti quotidiani.

L’inaugurazione di oggi si colloca al termine di un processo complesso ed è stato un momento di festa per tutta la comunità perché celebra la creazione di una infrastruttura strategica che migliorerà la vita di tutti coloro che abitano e vivono questo territorio – il quale, pianeggiante nella sua interezza, è naturalmente e storicamente vocato a essere percorso in bicicletta.
È per questo che le amministrazioni hanno preferito attendere un allentamento delle restrizioni anticovid, consentendo in tal modo l’organizzazione di un evento che, pur in sicurezza e con tutte le attenzioni del caso, potesse comunque svolgersi in presenza.
La cerimonia del taglio del nastro e l’inaugurazione ufficiale sono state ospitate all’interno di uno spazio simbolo, il Museo Ferruccio Lamborghini, a Funo di Argelato (BO) – che, baricentrico rispetto agli otto comuni, si trova proprio lungo la direttrice principale del sistema ciclopedonale dell’Unione, la linea n. 6 della Bicipolitana bolognese.

Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti:

IL VICEPRESIDENTE DEL MUSEO FERRUCCIO LAMBORGHINI FERRUCCIO LAMBORGHINI
IL PRESIDENTE DELL’UNIONE RENO GALLIERA CLAUDIO PEZZOLI
IL CONSIGLIERE METROPOLITANO CON DELEGA ALLA MOBILITÀ SOSTENIBILE MARCO MONESI
L’ASSESSORA ALL’AMBIENTE, DIFESA DEL SUOLO E DELLA COSTA, PROTEZIONE CIVILE IRENE PRIOLO
I SINDACI DEGLI 8 COMUNI DELL’UNIONE.
Ha inoltre portato il suo saluto Lorenzo Fortunato, giovane promessa del ciclismo italiano e vincitore, lo scorso 22 maggio, nella 14ª tappa del Giro d’Italia 2021 (Cittadella-Monte Zoncolan).

 

Lorenzo Fortunato è nato il 6 maggio 1996 a Bologna.
Cresce a Castel de Britti dove inizia l’attività ciclistica all’età di 10 anni con la casacca della S.C. San Lazzaro. A livello Juniores vanta diverse partecipazioni a Mondiali ed Europei di categoria e nel 2013 fa suo il Giro del Friuli Venezia Giulia (sempre junior).
Diventa professionista nel 2019 accumulando esperienza in alcune competizioni come Tour de Langkawi, Tour di Albania e Tour di Almaty.
Nel 2021 partecipa per la prima volta al Giro d’Italia ottenendo il primo successo tra i pro grazie alla volata sullo Zoncolan, 14^ tappa della Corsa Rosa.
Il 25enne bolognese, attualmente in forza al team varesotto Eolo Kometa, sotto la guida degli esperti Alberto Contador e Ivan Basso, partecipa ai Campionati Italiani di Ciclismo in programma ad Imola dal 18 al 20 giugno.

IL MUSEO FERRUCCIO LAMBORGHINI DI FUNO DI ARGELATO

Il Museo Ferruccio Lamborghini è situato in uno degli ex-stabilimenti industriali di Ferruccio Lamborghini a Funo di Argelato, a pochi chilometri dal centro di Bologna, nel cuore della Motor Valley.
Inaugurato nel 2014, il Museo è stato ideato e progettato dall’imprenditore Tonino Lamborghini per celebrare la figura del genio industriale del padre Ferruccio.
Il Museo è uno spazio dedicato alla memoria di un geniale imprenditore e alle sue innovative creazioni ingegneristiche e di design: uno spazio culturale dedicato alla storia di Ferruccio Lamborghini e al mito del Toro Miura.
Il Museo Ferruccio Lamborghini racconta la leggendaria vita di Ferruccio attraverso le sue creazioni meccaniche, un vasto archivio fotografico di famiglia e aneddoti personali tramandati dalla famiglia o narrati negli scritti dell’epoca. La ricostruzione del primo ufficio di Ferruccio alla Lamborghini Trattori con i suoi oggetti personali, i documenti ufficiali e le foto dell’epoca vi tufferanno nella storia dell’Italia del boom economico degli anni ‘50-’60, per ricordare non solo le vicende di Ferruccio, ma anche quelle della famiglia Lamborghini e di migliaia di persone che hanno lavorato nelle sue aziende.
Con un’area di 5000mq e diversi spazi polifunzionali, il Museo è un luogo suggestivo ed emozionante, un innovativo spazio espositivo ideale per organizzare fiere, manifestazioni speciali, sfilate, business meeting, mostre culturali, servizi fotografici, fuori saloni, feste private ed eventi aziendali. Una location dove protagoniste sono la creatività italiana, l’innovazione e l’arte, che offre un’esperienza unica e dal fortissimo impatto emozionale.

 

MUSEO FERRUCCIO LAMBORGHINI – via Galliera 319 – 40050 Funo di Argelato (BO) – 051862628

N.B.: il Museo Ferruccio Lamborghini, per promuovere l’iniziativa, fino alla fine dell’anno accoglierà chi arriverà in bicicletta tramite la Bicipolitana offrendogli una tariffa ridotta.

 

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