Cinquant’anni sono trascorsi da quel giorno. Cinquant’anni (quaranta per l’edizione italiana) di musica a tutto tondo, ma anche politica, costume e società, trattati in tutti i loro aspetti ed in ogni sfaccettatura, abbracciando un pubblico vastissimo e di ogni età.
Rolling Stone, periodico americano, nato dall’estro e dalla professionalità di Jann Simon Wenner, tuttora editore, e Ralph J. Gleason, raggiunge un importantissimo compleanno.
Importante per quello che la rivista ha rappresentato e rappresenta ancora, ma anche per il cambiamento che ha attraversato in queste decadi e per gli importanti nomi che si sono succeduti nella creazione dei suoi articoli, decretandone il successo planetario.
Tra i tanti, va ricordato certamente quello dell’eccentrico e controverso Hunter S. Thompson, che dedicò al giornale pungenti articoli sulla politica, che divennero ben presto uno dei marchi di fabbrica della stessa.
Per festeggiare appunto questo ragguardevole traguardo, giovedì 18 febbraio, approderà sulla piattaforma streaming Amazon Prime Video il documentario dal titolo “Rolling Stone: stories from the edge”, docuserie composta da quattro episodi, nel quale lo spettatore potrà ripercorrere le tappe della creazione di questo importante punto di riferimento dell’editoria oltreoceano, dalla nascita ai pezzi più articolati e polemici, spaziando ovviamente nell’universo musicale di cui si è occupato, tra rock, pop e underground, il tutto con stile fondamentalmente il più possibile obiettivo e tradizionale.
Considerata anche una delle riviste maggiormente influenti nel campo delle recensioni cinematografiche, The Rolling Stones ha contribuito a far conoscere e dare spazio a un’infinità di nomi della musica, ma anche della cultura di tutto il mondo, a volte creando polemiche, ma spesso e volentieri suscitando interesse e spunti di riflessione interessanti.
Diretto da Alex Gibney & Blair Foster, il documentario è uno spaccato degli anni Sessanta fino ad oggi e racconta la storia dell’iconica rivista, tra filmati di repertorio e rare interviste ai giornalisti che collaborarono ed ai nomi più importanti della musica mondiale, quali Tina Turner, Kurt Cobain, David Bowie, The Clash, Sex Pistols e tanti altri, il tutto intervallato dalla voce narrante dell’attore Jeff Daniels.
Mantenendo un’identità solida importante in questo mezzo secolo di vita, Rolling Stone è sicuramente un pilastro importante della parola scritta ed è stata la rivista che, prima tra tutte, ha compreso quanto l’importanza del rock andasse ben oltre la musica stessa, contribuendo ai tanti mutamenti della cultura americana e raccontando gli stessi attraverso le strofe dei pezzi immortali che ancora oggi non perdono il loro smalto e l’intensità delle emozioni che suscitano nelle vecchie e nuove generazioni, unendo menti e passioni, forse più di quanto politici e uomini influenti di tutto il mondo non siano mai riusciti a fare.