Il comunicato di Confagricoltura:
Chiuse venti aree, per gli operatori perdite da 500mila euro. L’ordinanza regionale prevede la possibilità di non sospendere l’attività dei mercati in presenza di un apposito piano, l’associazione degli agricoltori: “Abbiamo già condiviso con l’amministrazione comunale di Bologna rigidi protocolli che finora ci hanno consentito di lavorare in sicurezza, il regolamento può essere approvato con una delibera urgente”.
Bologna, 13 novembre 2020 – “La chiusura dei mercati contadini a Bologna, oltre al danno per gli agricoltori che commercializzano i loro prodotti attraverso questo canale, è una beffa: il piano anti-Covid c’è, eppure il Comune impone ugualmente lo stop”. A segnalarlo è Confagricoltura Bologna dopo che lo stesso Comune, ieri, ha fatto sapere di applicare l’ordinanza regionale e di prevedere la sospensione delle attività di commercio al dettaglio dei mercati all’aperto, compresi quelli contadini.
“L’ordinanza firmata dal presidente regionale Stefano Bonaccini – precisa l’associazione degli agricoltori dell’area metropolitana bolognese – stabilisce il divieto in assenza di appositi piani, adottati dai sindaci, in cui si prevedono condizioni minime come la perimetrazione, la presenza di varchi separati per entrata e uscita e una serie di ulteriori misure di sicurezza. A Bologna abbiamo condiviso con l’amministrazione comunale, d’intesa con gli assessorati competenti, protocolli e regolamenti che ci hanno consentito finora di lavorare garantendo la sicurezza di operatori e clienti. Ma il Comune non tiene conto del suo stesso piano e sancisce una chiusura che creerà danni enormi al settore”.
Sono una ventina i mercati contadini in città: per i soli agricoltori che partecipano al Mercato Ritrovato si stimano perdite di circa 150mila euro causate dalla chiusura fino al 3 dicembre, che salgono a 500mila euro considerando l’intero comparto. Diversi coltivatori realizzano grazie alla presenza in questo canale la maggior parte o addirittura la totalità del proprio fatturato.
“Chiediamo al sindaco Merola – spiega Guglielmo Garagnani, presidente di Confagricoltura Bologna – di uscire da questa contraddizione. Siamo perfettamente consapevoli che lo scenario attuale richieda il massimo della precauzione, ma nei mercati contadini si sono già stabilite regole che consentono di portare avanti l’attività in sicurezza, non c’è da creare un piano ex-novo: basterebbe una delibera urgente per approvare il regolamento già in essere in modo da scongiurare la sospensione”.