“Convito” di Baldassarre di Nicola Bertuzzi
In una terra che affonda le radici nel Tremila avanti Cristo, dove s’incontrano tracce della civiltà villanoviana, degli etruschi e dell’Impero Romano, all’interno della storica sede della Cassa Rurale di Argelato fondata oltre un secolo fa, ha trovato un adeguato spazio il “tesoretto” artistico del Ritiro San Pellegrino.
“Giuditta e Oloferne” di Lavinia Fontana
IL RITIRO SAN PELLEGRINO
Il Ritiro e Scuola San Pellegrino è stato un importante istituto benefico, aperto l’8 maggio del 1840 dal sacerdote Don Camillo Breventani a Bologna, in via Sant’Isaia, nell’edificio che era stato per secoli la sede della Confraternita di San Pellegrino. Esso nacque con lo scopo “di educare cristianamente, di istruire e di avviare nei lavori donneschi fanciulle di condizioni popolari, formandone buone operaie e buone domestiche”. L’istituto fu destinatario di ingenti lasciti, anche di numerose opere d’arte, da parte di cittadini che contribuirono a sostenere il suo operato. Avendo incamerato donazioni e legati provenienti da fondi differenti la collezione risulta eterogenea e articolata: lo dimostrano le tipologie delle opere (soprattutto quadri “da stanza” e di piccolo formato come bozzetti e disegni, ma anche pale d’altare e dipinti chiesastici), i soggetti raffigurati (santi, episodi biblici, ritratti, nature morte, marine, paesaggi) e, ovviamente, gli autori, alcuni celebri, altri meno conosciuti, attivi dal XVI agli inizi del XIX secolo.
“San Filippo Benizzi” di Giuseppe Maria Crespi
Emil Banca, da sempre interessata a sostenere progetti di carattere culturale, si è fatta tutore di questo ricco patrimonio: dal 25 settembre 2011, grazie a un accordo tra la proprietà e la Soprintendenza di Bologna, la raccolta d’arte del Ritiro ha trovato stabile collocazione negli spazi espositivi della filiale Emil Banca di Argelato.
Come scrive Pietro Di Natale nella guida appena pubblicata: “Nelle sale espositive di Emil Banca, come accade in qualunque buon museo, il visitatore si sorprenderà di incontrare ciò che non si sarebbe aspettato, di gustare da vicino opere di alta qualità rimaste sinora piuttosto “nascoste” e, soprattutto, di apprezzare la ricca diversità della raccolta d’arte del Ritiro San Pellegrino che riflette non solo la storia secolare dell’istituto ma anche il gusto collezionistico dei benefattori che, con le loro donazioni, contribuirono a sostenere la sua nobile missione“.
“Un turista italiano o un visitatore straniero possono trovare forti emozioni anche qui da noi – scrive Graziano Campanini nella prefazione al volume – l’Assunta di Guido Reni sull’altare maggiore della Collegiata di Pieve di Cento, il Democrito di Battista Dossi di Budrio, il San Giovanni di Francesco Francia a San Giovanni in Persiceto sono capolavori che non hanno nulla da invidiare alle opere conservate nei grandi musei internazionali. A questi se ne aggiungono altri, ora, ad Argelato: la Giuditta e Oloferne di Lavinia Fontana, il San Filippo Benizzi di Giuseppe Maria Crespi, il piccolo ma prezioso Convito di Baldassarre di Nicola Bertuzzi e altri ancora”.
LA GUIDA
Emil Banca ha sponsorizzato il volume curato da Pietro Di Natale (storico dell’arte, da poco nominato Direttore di Ferrara Arte) intitolato “La raccolta d’arte del Ritiro San Pellegrino. Guida illustrata”e pubblicato da Minerva Soluzioni Editoriali (17 x 24 cm, 128 pp. + cop. in brossura con bandelle, ill. a colori). Il volume, concepito come un’agile guida che accompagnerà fisicamente il visitatore nel percorso espositivo, è dedicato alle opere di maggior qualità esecutiva e interesse storico artistico della collezione: sessantuno dipinti, otto disegni e una scultura, fotografate da Andrea Samaritani. Ogni singola opera è riprodotta a colori e accompagnata da una scheda storico critica. Nel volume, oltre alle presentazioni istituzionali (Daniele Ravaglia, Direttore Generale Emil Banca; Claudia Muzic, Sindaco di Comune di Argelato; Don Gabriele Porcarelli, Presidente Ritiro San Pellegrino) e alla prefazione di Graziano Campanini, coordinatore del progetto, è compreso un saggio di Pietro Di Natale che ripercorre la storia dell’istituto. Grazie a progetto di MIX – Museum Interaction Experience, è possibile inquadrare con il proprio telefono alcune opere riprodotte nella guida e ottenere contenuti multimediali aggiuntivi (video, approfondimenti, audio…).
Daniele Ravaglia – Direttore generale Emil Banca
Roberto Mugavero – Minerva edizioni