Bologna F.C. 1963/64

 

 

Anche le festività pasquali sono alle spalle. Per la prima volta, le persone oneste, hanno dovute trascorrerle senza il tradizionale incontro con figli parenti ed amici con i quali dividere il pranzo pasquale o la classica gita fuori porta. Il virus ci ha costretti a rimanere chiusi nelle proprie abitazioni. Una stranissima Pasqua.

A molti tifosi rossoblu, di una certa età, saranno ritornata in mente le domeniche di Pasqua trascorse allo stadio. Infatti sino ad una quarantina di anni fa detta giornata vedeva le squadre di calcio in campo.

Mi sono divertito a catalogare quante gare il Bologna a disputato in detta giornata, facendo riferimento al fatto che il giorno di Pasqua, dal 1900 ad oggi, è caduto nel lasso di tempo che va dal 22 marzo al 25 aprile.

Il dato che ne è scaturito è stato il seguente: Il Bologna ha disputato 42 gare, 29 tra le mura amiche e 13 in trasferta, con la prima gara giocata il 1 aprile 1923 e l’ultima il 26 marzo 1978. Ma la cosa più curiosa è che, in occasione delle vittorie del titolo italiano, i felsinei hanno sempre giocato il giorno di Pasqua, venendo sconfitti solo in due occasioni.

A fine articolo troverete tutte le gare disputate con relativa data e risultato finale, adesso vorrei farvi eseguire un viaggio nel tempo e raccontarvi, in pillole, le partite giocate a Pasqua e che a fine stagione hanno visto il tricolore svettare sulle maglie rossoblu.

 

12 aprile 1925 – 20° giornata

ALESSANDRIA-BOLOGNA 1-0

Il Bologna sale ad Alessandria, come capolista del girone B della Prima Divisone, per incontrare i grigi di casa che occupano il sesto posto della classifica. Ma il Bologna odierno apparve subito inferiore alle aspettative, per contro i grigi alessandrini giocando una gara sopra le righe e riuscirono a raccogliere una vittoria inaspettata. Vittoria maturata al 35° del primo tempo grazie al nazionale Baloncieri. Avuto palla ad una trentina di metri dalla porta bolognese scartava il terzino Modoni per poi avanzare di una decina di metri e calciare di sinistro. Il pallone calciato con violenza e precisione entrava, a mezza altezza, nella rete difesa da Gianni lanciatosi in un tuffo disperato. A seguito di questa sconfitta il Bologna veniva raggiunto in vetta alla classifica dalla Pro Vercelli, quest’ultima con una gara in più dei felsinei. Questo campionato passerà alla storia non solo per il primo scudetto del Bologna ma per le famose cinque finali, contro il Genoa, per aggiudicarsi il titolo di Campione della Lega Nord e poter quindi scontrarsi con la formazione Campione della Lega Sud, l’Alba Roma sconfitta in ambedue le finali (4-0 a Bologna, 2-0 a Roma).

Bologna F.C. 1924/25

 

31 marzo 1929 – 21° giornata

BOLOGNA-AMBROSIANA 3-1

Le trentadue formazioni che partecipavano al campionato 1928-29 furono divise in due gironi di sedici formazioni ciascuno e solo la squadra vincitrice del proprio girone poteva disputare la finale per il titolo tricolore.

Il Bologna affrontava l’Ambrosiana con sei punti di vantaggio sui milanesi, terzi in classifica. Quindi una partita che, in casa di vittoria dei padroni di casa, poteva chiudere quasi definitivamente la lotta tra le due equipe. Per la stampa specializzata i supporters bolognesi avrebbero dovuto trascorrere una giornata di passione ma che i loro portacolori, grazie ad una gara combattuta dal principio alla fine, trasformarono in una giornata trionfale. Chiuso il primo tempo sul punteggio all’inglese di 2-0, con reti di Busini I (19°) e Schiavio (45°), i rossoblu subirono una rete ad opera di Rivolta ad inizio della ripresa (49°). I nerazzurri si riversarono all’attacco nel tentativo di raggiungere il pareggio ma il Bologna, ben schierato da Felsner, riprendeva in mano la contesa e con Angelo Schiavio, al 65°, chiudeva definitivamente la partita.

Bologna e Torino si classificheranno primi nei loro gironi e daranno vita a tre interminabili partite di finale, che solo lo spareggio effettuato a Roma assegnerà lo scudetto tricolore al Bologna.

Bologna F.C. 1928/29

 

12 aprile 1936 – 26° giornata

BOLOGNA-TORINO 2-0

Al Littoriale di Bologna si incontravano i granata torinesi, capoclassifica, contro i veltri bolognesi. le due formazioni erano divise da un solo punto e quindi l’incontro era molto sentito da ambo le formazioni.

L’arbitro Rinaldo Barlassina di Novara si trovava a dover controllare una gara dura, priva di cattiverie, ma piena di ammonizioni, specialmente rivolte verso i colori granata sino a sfociare al rigore che sbloccava la gara. Era il 61°, il Torino era costretto in angolo. Dalla bandierina era Sansone che batteva. Parabola perfetta e palla che spioveva su un groviglio di uomini appostati in area. Trillo dell’arbitro e giocatori che si guardavano per capire il motivo del fischio. Il granata Allasio avrebbe cinturato il bolognese Montesanto. Calcio di rigore. Sul dischetto si presentava Reguzzoni che, con un tiro non forte e neppure angolato, mandava la palla ad insaccarsi appena sotto la traversa della porta difesa da Bosia, mentre l’estremo granata si era tuffato per parare un eventuale tiro rasoterra. Passavano solo tre minuti e il Bologna metteva in cassaforte il risultato. Tiro cross di Sansone a fil di palo, Bosia riusciva a deviare con la punta delle dita. Maini, appostato tra i difensori granata, intercettava di testa e metteva in rete. Con questa vittoria il Bologna, a sole quattro giornate dal termine, si portava in vetta alla classifica riuscendo a mantenerla sino al termine del campionato, dopo un finale testa con la Roma e lo stesso Torino che termineranno con uno e due punti di ritardo dai rossoblu. Il Bologna si aggiudicava il suo terzo scudetto, primo dall’istituzione del girone unico,1929-30.

Bologna F.C. 1935/36

 

28 marzo 1937 – 25° giornata

JUVENTUS-BOLOGNA 0-0

Il Bologna si presentava allo stadio Mussolini di Torino come capoclassifica, con un vantaggio di due lunghezze sul Milan e sei sui padroni di casa relegati al quinto posto della classifica.

Su di un campo viscido, ma privo di pozzanghere, a seguito di una pioggerella minuta i veltri, mettendo in campo un gioco basato sulla resistenza e non sullo spettacolo, riusciva a mettere nel salvadanaio un altro prezioso punto, importantissimo, per la corsa scudetto. La gara giocata nel perfetto equilibrio ha visto le due formazioni equivalersi e, a dir del vero, i rossoblu avevano realizzato una rete con Bruno Maini, al 6° del primo tempo, ma che prontamente l’arbitro Rinaldo Barlassina annullava per fuorigioco. Questo ennesimo risultato positivo permetteva ai ragazzi di Arpad Weisz di mettere una grande ipoteca al quarto titolo italiano. A due giornate dal termine, a seguito delle grandi pressioni eseguite dal presidente Renato Dall’Ara, ritornava a calcare i campi di calcio Angelo Schiavio. Angiolino riuscirà in questo breve lasso di tempo ad andare in gol, mettendo a segno una doppietta al Milan, ed aggiungendo l’ennesimo alloro alla sua trionfale carriera.

 Bologna F.C. 1936/37

 

9 aprile 1939 – 25° giornata

BOLOGNA-TRIESTINA 2-0

La stagione 1938-39 inizia per i nostri portacolori in maniera molto burrascosa. A seguito delle leggi razziali l’allenatore Arpad Weisz era costretto, al termine della quinta giornata di campionato, a lasciare la guida tecnica della squadra. Il presidente Dall’Ara prontamente chiamava al suo posto il mitico Ermann Felsner, primo allenatore della storia rossoblu e uomo che aveva portato i veltri al suo primo scudetto. Il Bologna che affrontava la Triestina vantava la vetta della classifica con tre punti di vantaggio sull’Ambrosiana-Inter e quattro sul Torino. La partita vedeva una superiorità tecnica dei rossoblu che prontamente si portavano in vantaggio grazie ad una rete di Fedullo al 11°. Da questo momento in poi era la mediana bolognese a spadroneggiare: Andreoli, Maini, Corsi che, oltre a bloccare qualsiasi velleità degli avversari, proponevano passaggi perfetti agli attaccanti mettendoli nelle migliori condizioni per andare a rete. Era Amedeo Biavati, all’89°, ad arrotondare il punteggio e chiudendo definitivamente la partita, mai in discussione.

La gara contro gli alabardati ebbe il potere di lanciare il Bologna al suo quinto scudetto, grazie anche alla sconfitta interna subita dall’Ambrosiana contro il Napoli, che tolse ogni mira di scudetto ai meneghini.

Bologna F.C. 1938/39

 

13 aprile 1941 – 27° giornata

BOLOGNA-LIVORNO 3-0

Vi era parecchia curiosità intorno a questa partita in quanto il Bologna arrivava al confronto interno contro i labronici dopo la clamorosa sconfitta esterna di Milano opposto ai rossoneri, 5-1, dopo essere passati per primi in vantaggio grazie ad un rigore realizzato da Boniforti. Ma la partita vedeva i boys di Felsner vincere senza doversi impegnare più di tanto, chiudendo la gara nei primi venticinque minuti di gioco grazie alla doppietta di Reguzzoni, 10° e 20°, e rete di Puricelli al 23°. Al triplice fischio dell’arbitro e grazie al pareggio interno contro la Triestina, i campioni d’Italia uscenti dell’Ambrosiana-Inter potevano incominciare a staccare lo scudetto dalle loro maglie e prepararlo per spedirlo a Bologna. A fine campionato la classifica vide il Bologna aggiudicarsi il titolo con quattro punti di vantaggio sull’Ambrosiana.

Bologna F.C. 1940/41

 

29 marzo 1964 – 27° giornata

BOLOGNA-INTERNAZIONALE 1-2

Eccoci alla famosa “Pasqua di sangue”. Il Bologna, penalizzato in classifica di tre punti dalla Commissione Giudicante della F.I.G.C., si trovò ad affrontare tra le mura amiche del Comunale gli eterni rivali dell’Internazionale. Pur con questo handicap, i ragazzi di Bernardini, dividevano la vetta della classifica con i milanesi. Per dovere di cronaca va spiegato che i tre punti tolti al Bologna per il caso doping erano la somma della partita vinta contro il Torino, ma data persa a tavolino e il punto di penalizzazione.

La stampa sportiva dell’epoca, scrivendo fiumi di inchiostro per il caso doping e marchiando a fuoco con l’appellativo di DOPATI i cinque giocatori rossoblu, trovati positivi al controllo antidoping, altro non fecero che aumentare l’astio tra le due fazioni di tifosi. In uno stadio stracolmo, con i tifosi delle due formazioni completamente mischiati tra loro, le due formazioni diedero vita ad una gagliarda gara. Bastò uno splendido gol di Corso (19°) per cancellare tutti i malumori, per togliere dalla testa anche dei più scalmanati le brutte intenzioni, per richiamare la folla al gusto ed alla realtà del gioco. Da quel momento il pubblico rimase conquistato dalla partita e dimenticò tutto il resto. Chiuso la prima parte della gara con gli ospiti in vantaggio per 1-0, al rientro dagli spogliatoi il Bologna cominciò ad attaccare in maniera disordinata, e venne subito punito dal raddoppio dell’Inter, grazie ad un azzeccato colpo di testa di Jair (49°). Passavano solo tre minuti ed il Bologna usufruiva di un calcio di rigore. Sul dischetto si presentava Helmut Haller, reduce da tre rigori consecutivi realizzati. Ma Giuliano Sarti, in due tempi bloccò il pallone con una presa sicura. Il Bologna riuscì a realizzare la rete della bandiera al 77° grazie ad un tiro di Carlo Furlanis, che indovinava l’angolo della rete nerazzurra.

A seguito di questa sconfitta il ritardo del Bologna dalla vetta della classifica saliva a due punti. Ma, in classifica, tra le due formazioni si inseriva il Milan che pur soffrendo contro il Vicenza riuscì ad imporsi e a portasi ad un punto dai nerazzurri.

A fine campionato Bologna ed Internazionale terminarono a pari punti e fu obbligatorio disputare una gara di spareggio.

A Roma, il 7 giugno 1964, grazie alle reti di Romano Fogli e Harald Nielsen, il settimo, e sino ad ora, ultimo scudetto fu cucito sulle maglie Bologna.

Bologna F.C. 1963/64

 

 

Lamberto Bertozzi

 

ph dalla “Collezione Luca e Lamberto Bertozzi”

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