Gino Bartali e Fausto Coppi
Sogni svaniti all’ultimo secondo, a volte decimo di secondo, cullati nel cuore per anni e diventati all’improvviso l’incubo peggiore vissuto realmente.
Ma i sogni non muoiono mai e Andrea Bartoli (nella foto) è riuscito a riportarli in vita, sognando ancora, distruggendo gli incubi diventati realtà e riscrivendo la storia.
Sei delusioni colossali, sei sogni infranti di sei passioni che l’autore porta nel cuore da sempre.
Andrea Bartoli, ex ciclista dilettante dalla discreta carriera e con un cognome pesante. Non Bartali come il grande Ginettaccio, rivale storico di Coppi, Bartoli come Michele, il grande Guerriero che a fine anni ’90, fece man bassa di classiche in giro per l’Europa.
Niente di meglio di un libro poteva riscrivere la storia delle sue sei passioni, delle sue sei grandi delusioni sportive.
Sei delusioni in sei sport, sei reali incubi ritornati sogni.
È così che doveva andare, o forse è andata realmente così?
Chi vinse la finale di Coppa del Mondo del 1974? L’Olanda di Johan Cruijff, uno dei più grandi calciatori della storia, riuscì a battere i padroni di casa della potente e organizzatissima Germania Ovest di Frank Beckenbauer?
Nel Tour de France del 1989 il Professore Laurent Fignon riuscì a riportare la maglia gialla in Francia dopo l’ultima vittoria di Bernard Hinault del 1985, o Greg Lemond riuscì a strappargliela all’ultimo momento?
Sasha Danilovic – Foto megabasket.it
Entrò veramente quel tiro da 4 di Danilovic nel derby in gara 5 di finale scudetto del 1998? E Rivers spedì realmente la palla in curva nell’ultima azione dei tempi regolamentari?
Chi recensisce ha ancora una pizza da digerire mangiata di fretta e furia per andare a festeggiare il primo storico scudetto della Fortitudo.
Il Bologna di Mazzone, di Beppe Signori e delle torri svedesi Kennet Anderson e Klass Ingeson, riuscì a volare in finale di Coppa Uefa a Mosca, o fu eliminato dal Marsiglia di Fabrizio Ravanelli e Laurent Blanc.
Nella serata in cui ci fu anche il derby in Semifinale di Final Four di Eurolega, chi recensisce è ancora seduto sui gradoni del Dall’Ara a chiedersi perché, perché, perché?
Marco Pantani fu veramente cacciato da Campiglio nel Giro d’Italia del 1999, Giro che stava dominando?
Questa è una storia veramente difficile da riscrivere. Era così che doveva andare e così tutto sarebbe andato diversamente.
Paul Tergat riuscì ad avere la meglio, nella finale dei diecimila metri della finale olimpica 2000 a Sidney, sull’eterno rivale Haile Gebrselassie? Una finale che li vide protagonisti di una volata “ciclistica” incredibile.
Un libro che trasforma sei incubi in sei favole, che purtroppo, per l’autore e per chi sportivamente parlando la pensa come lui, favole rimarranno.
Un libro all’apparenza semplice ma che semplice non è, anche solo pensare di rielaborare queste grosse delusioni deve essere stato tutto tranne che semplice.
Un libro che si legge tutto di un fiato e che riscrivendo la storia fa anche cultura.
Un libro che in tempi di #iorestoacasa si può leggere con meno di 3 euro su ebook.
Un esercizio che chi recensisce ha trovato molto utile, e anche divertente, è stato andare su internet, dopo averlo letto, andando a vedere come realmente erano andate le cose.