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Recensioni Letterarie: “L’inspiegabile” di Luca Parrella

 

Viviamo in un mondo pericoloso, frenetico e a tratti superficiale e questo è un dato di fatto.

Un mondo che spesso non attende chi non è abbastanza veloce o chi non ha tutte le carte in regola e l’ambizione giusta per emergere.

Ma il mondo di oggi è anche misterioso, a tratti oscuro e incomprensibile, popolato da leggende che hanno un fondo di verità e le cosiddette Creepy Pasta inventate dal popolo del web, che dominano la rete ed hanno ispirato registi e scrittori di tutto il mondo.

Ma esistono anche numerosissimi Youtubers, cosi detti per la loro padronanza dell’ormai celeberrima piattaforma video sulla quale si possono caricare i contenuti multimediali più disparati, rispettando le precise ma non troppo severe regole del canale.

Quasi per caso, un paio di anni fa mi sono imbattuto in un canale che si occupava di misteri a tutto tondo, che fossero fantastici, leggendari o fatti di cronaca non ancora risolti, spaziando anche dagli avvistamenti alieni alle case infestate o ipotetici messaggi subliminali da cogliere nella vita di tutti i giorni.

Immediatamente, mi resi conto che questo canale, tutto italiano (anche se il suo creatore vive all’estero già da tempo) spiccava tra tanti altri dello stesso genere per due motivazioni principali: l’accurata operazione di documentazione delle storie trattate e la simpatia, la semplicità e l’umiltà del suo creatore, del quale all’epoca ignoravo il nome e che conoscevo soltanto con l’intrigante nickname del titolo: L’Inspiegabile.

Con il passare del tempo, i contenuti di questo canale divennero sempre più affascinanti e curati nel dettaglio, raccogliendo i consensi di utenti di ogni età e tagliando recentemente il ragguardevole risultato di oltre 600.000 iscritti.

Uscito allo scoperto, grazie anche ad un video in cui rispondeva alle curiosità che gli venivano rivolte, Luca Parrella ringraziava i suoi sostenitori e rivelò il progetto di stesura di un primo libro cartaceo che contenesse storie dal contenuto ovviamente “Inspiegabile”, parola che ovviamente ha dato anche il titolo a questa opera letteraria d’esordio.

Raccolta di racconti che inquietano, stupiscono e sono in grado di lasciare profondi interrogativi, ma anche stimolanti riflessioni, L’Inspiegabile (edito da De Agostini) è stato presentato anche a Bologna e, ovviamente, non ho potuto fare a meno di essere presente e andare a conoscere l’autore di persona, che mi ha confermato una grande disponibilità e passione per l’avventura nella quale si è imbarcato, senza mai però apparire cattedratico o saccente e rilasciando volentieri l’intervista che vi accingete a leggere.

Luca Parrella, autore del libro L’inspiegabile, si può ormai considerare un personaggio pubblico e un investigatore dell’occulto, con gli oltre 600.000 iscritti al suo canale Youtube “L’inspiegabile”, appunto. Quando hai sentito che i tempi erano maturi per la stesura di questa prima opera letteraria?

 

Prima di poter intraprendere un’avventura, come quella di scrivere e pubblicare un’opera letteraria, è necessario che “i pianeti si allineino” e che ci siano tutte le condizioni per farlo. Nel mio caso è stato l’incontro con Leonardo Patrignani, scrittore di fama internazionale nonché editor del mio libro, a permettermi di iniziare il progetto e di portarlo avanti. Grazie al suo aiuto, non solo ho avuto l’opportunità di destare l’interesse di una casa editrice importantissima, come De Agostini, ma anche di imparare un nuovo linguaggio – quello letterario –  che nulla ha a che fare con quello che uso nei miei video. 

Il salto tra l’essere Youtuber a scrittore è stato arduo o hai avuto meno difficoltà di quanto avessi temuto?

 All’inizio è stato particolarmente arduo: dover riscrivere 3-4 volte la stessa pagina potrebbe scoraggiare chiunque. Fortunatamente, ho avuto alle spalle dei grandi professionisti, che mi hanno accompagnato passo a passo nella stesura dell’opera e insegnato moltissimo. L’idea e le storie c’erano: dovevo solo imparare a plasmarle sulla carta. 

 

Una curiosità sul tuo nickname: L’inspiegabile. Nato per caso o hai scartato altre opzioni, prima di arrivare a farti conoscere con questo nome, dal popolo della rete?

 Sarò sincero: è il primo nome a cui ho pensato quando ho deciso di aprire il canale e così è rimasto.

 

Come tu stesso hai affermato, ti definisci uno scettico. Come spieghi allora che, quasi sempre, siano proprio le persone più scettiche e diffidenti ad occuparsi dello sconfinato mondo del mistero, ricevendo quasi sempre grossi consensi da parte delle persone?

 Beh, credo proprio che lo scettico sia la persona più motivata ad investigare in profondità, nel momento in cui si trova “faccia a faccia” con un mistero. Quanto più si investiga un caso, più interessanti sono le conclusioni che se ne possono trarre. Se non fossi scettico, probabilmente finirei per credere a tutto quello che mi viene detto, o che leggo in rete: le mie analisi sarebbero estremamente superficiali.

 

In un mondo così tecnologico e incredibilmente frenetico, dove l’attenzione media dell’utente è purtroppo diminuita visibilmente, perché scrivere ancora? Siamo inguaribili nostalgici o pensi che ci sia ancora e sempre ci saranno persone legate alla lettura ed al tempo e l’attenzione necessari da dedicare ad essa?

 Non c’è dubbio che l’interesse per la lettura sia scemato negli ultimi anni, ma sono anche convinto che la “parola scritta” apporti una gran ricchezza, a tutti coloro che le danno un’opportunità. Conosco persone che non prendevano mai in mano un libro e che, improvvisamente, hanno scoperto il piacere di leggere e non ne hanno più potuto fare a meno. Speriamo che di queste persone ce ne siano sempre di più in futuro.

 

Se mai un domani dovessi chiudere il tuo canale, pensi che potrebbe esserci un erede de L’inspiegabile?

 Esistono già numerosi canali su YouTube che parlano di mistero e lo fanno con uno stile proprio. Non credo che si debba cercare di diventare “l’erede” di qualcun altro; men che meno su YouTube he he he

 

Al prossimo video allora! O magari anche al prossimo libro?

 In cantiere ci sono già delle idee ma è troppo presto per parlarne. Spero davvero che “L’Inspiegabile” sia solo il primo dei miei libri…il tempo ce lo dirà.

 

Il tempo sta inoltre dando positivo riscontro alla prima opera de L’inspiegabile, sia in termine di critica che di lettori. I racconti risultano davvero ben scritti, utilizzando un linguaggio comprensibile, al servizio di trame intriganti, senza perdersi in inutili giri di parole o descrizioni troppo prolisse da risultare confuse. Un libro che, personalmente, non credo sia possibile incasellare in un preciso genere letterario, aumentandone il fascino nel suo complesso. Pur trattandosi di un’opera d’esordio, Luca ha dimostrato accortezza e costanza, tralasciando le pur perdonabili ingenuità tipiche di un primo libro.

Potrò sicuramente appassionare gli estimatori del mistero, ma anche i curiosi che vorranno avvicinarsi a un tipo di narrazione che coniuga classico e linguaggio moderno in modo saggio.

 

Immagini da internet

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