Si è chiusa lo scorso 15 agosto la mostra organizzata in Alto Reno Terme dalla BCC dal titolo “Covili – Visionario Resistente”, dedicata quindi al noto pittore nato un secolo fa a Pavullo.
L’inaugurazione era stata effettuata lo scorso 19 maggio all’Hotel Helvetia di Porretta Terme alla presenza di figlio e nipote dell’artista, Vladimiro e Matteo, di Giuseppe Nanni, sindaco di Alto Reno Terme, di Luciano Biolchini, primo cittadino di Pavullo nel Frignano, di Bruno Bartolomei e Roberto Margelli, rispettivamente Presidente e Direttore Generale della BCC Alto Reno, e della prof.ssa Simonetta Zuccari, che aveva curato il rapporto col mondo della scuola.
Le opere sono state esposte in varie sedi dell’Appennino dove visse l’artista in anni difficili, ricordiamo Ca’ Berna, Biagioni, Ronchidoso ed anche Castello Manservisi di Castelluccio. Nella cittadina termale presso lo Studio Foto Marchi ed il salone della Filiale della BCC Alto Reno.
E’ calato dunque il sipario dopo tre mesi ricchi di visite e di partecipazioni ed è dunque tempo di fare un bilancio col Dott. Roberto Margelli, presidente della BCC ARTE, l’associazione di volontariato che ha affiancato l’Istituto di Credito locale.
Siamo stati orgogliosi di aver avuto una mostra di così alto livello, i quadri di Gino Covili, ex partigiano, che il figlio ha voluto portare nei luoghi che li hanno ispirati; era il 1944 quando Gino Covili, allora partigiano della brigata Armando, passò l’ inverno lungo la linea Gotica a Castelluccio, nell’ Alto Reno. E’ così che a Castelluccio il pittore di Pavullo è tornato quest’ estate, a tredici anni dalla scomparsa, coi quadri e le opere che hanno tradotto la sua Resistenza in immagini indelebili esposte nella mostra “Covili Visionario Resistente”, allestita tra il Castello Manservisi e il centro di Porretta. Nel frattempo il Covili artista ha conosciuto le lodi della critica ed esposizioni prestigiose, come alla pinacoteca del Parlamento. La nostra idea è comunque quella di fare ai primi di settembre una conferenza stampa per raccontare come è andata, perché ritengo che siano importanti le conferenze stampe quando si annunciano i progetti, ma anche quelle che raccontano come questi progetti sono stati portati avanti, la partecipazione, gli eventi effettivamente effettuati.
Gino Covili – La cena
Quali sono i risultati raggiunti ?
La mostra dopo tre mesi di apertura continuativa ha raggiunto i 4.500 biglietti staccati , più i visitatori delle esposizioni a ingresso libero nello Studio Fotografico Marchi e alla Banca di Credito Cooperativo Alto Reno di Porretta ed Hotel Elvetia. Ritengo che sicuramente in città i visitatori magari sarebbero stati di più, però l’ obiettivo non erano i numeri, ma portare quelle opere nei luoghi in cui sono idealmente e moralmente nate e fare conoscere, e vivere, quelle terre da chi si sposta lungo le sedi della mostra sia stato fondamentale e abbia fatto crescere e conoscere il territorio.
Che tipo di visitatori hanno riempito le sale espositive ?
Fra maggio e giugno abbiamo avuto le scuole che hanno visitato la mostra. Si tratta del risultato di un percorso didattico che la moglie di Guccini, Raffaella Zuccari, ha coordinato coi ragazzi delle scuole di Pavullo e Alto Reno. Immagini di resistenti di ieri e di oggi, di esclusi dal mondo che fu di Covili e di esclusi odierni. Al percorso ed al concorso organizzato dalla BCC hanno partecipato 1.400 ragazzi, un risultato, ritengo, di una valenza straordinaria. Su 4.500 biglietti staccati, ritengo che 4.000 siano di persone che venivano al di fuori dell’Alto Reno, molte di queste non conoscevano Porretta Terme, Castelluccio ed in generale il nostro territorio. Tutte queste persone sono rimaste affascinate dalla bellezza dei nostri luoghi e sicuramente torneranno portando altre persone. Io ho presenziato personalmente tutti i sabati e le domeniche in filiale BCC a Porretta ed oltre a spiegare la mostra, la sua collocazione, raccontavo del territorio e delle diverse bellezze che abbiamo e che meritano una visita (Museo Laborantes al castello, Tresana, Madonna del Faggio, Gaggio). Molti sono tornati a ringraziarmi per avergli fatto scoprire un bellissimo territorio al centro dell’Appennino.
Ci sono state anche molte visite guidate o di personalità?
Sì, durante la mostra moltissime sono state le visite guidate e per questo ringrazio la Famiglia Covili che con Vladimiro ed i suoi figli Matteo e Francesca, spesso presenti in mostra hanno dato un carattere veramente speciale e famigliare alla visita della mostra. Inoltre molte personalità, moltissimi fruitori ed artefici del Soul Festival hanno visitato la mostra. E’ importante ricordare che anche il Presidente della Regione Stefano Bonaccini, accompagnato da tutti i Sindaci del territorio ha visitato la mostra e per la prima volta è stato a Castelluccio ed ha veramente attraversato il nostro territorio.
A livello economico come si è chiusa l’iniziativa?
Era importante riuscire a dimostrare che in Alto Reno, grazie all’impegno ed al coinvolgimento delle istituzioni, delle associazioni, dei privati si potesse organizzare un evento importante. Ciò è stato possibile senza interventi e contributi esterni. Grazie alla vendita dei biglietti e del libro della mostra, una vera e propria opera da collezione che è stato prodotto in 1.500 esemplari numerati (ad oggi venduti più di 1.200) e che solo durante la mostra è stato venduto a 50 euro ed ora si può trovare on line o nel negozio foto ottica Marchi al prezzo di 80 euro.
Ci saranno in futuro altri eventi del genere?
La domanda, anzi la richiesta, mi è già stata fatta da molti, al momento godiamoci questo evento, l’eco che ancora per molto ne deriverà e poi in futuro vedremo.