La Strage di Ustica, uno di quei drammi italiani a cui forse non si darà mai risposta, e che si ricorda anche quest’anno nel suo XXXVIII anniversario.
Nel ricordare il terribile evento, nella Città Bologna, è intervenuto il Sindaco Virginio Merola che ha incontrato l’Associazione dei Parenti delle Vittime nella Sala del Consiglio del Comune. A seguire al Parco della Zucca è stato dato il via ufficiale, nell’ambito di Bologna Estate 2018, alle iniziative culturali “Attorno al Museo”, la rassegna che l’Associazione Parenti delle Vittime presenta nel medesimo Parco che si trova davanti al Museo per la Memoria di Ustica.
È molto importante mantenere viva la memoria attraverso il medium dell’arte, se così si può definire, perché l’arte è simbolo ed è con intento simbolico che ogni anno l’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica porta la sua voce per chiedere che venga fatta giustizia e si risolva un caso così intricato.
Vogliamo ricordare la vicenda: nel 1980 un velivolo “DC9 Itavia” precipitò proprio il 27 giugno, morirono ottantuno persone che erano a bordo, nessun superstite, e ancora non è stata chiarita la dinamica dell’incidente.
È quindi con la promozione di eventi culturali che l’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica desidera tenere vivo questo tragico avvenimento nella comunità italiana ma soprattutto bolognese, dato che l’areo partì da Borgo Panigale, il ricordo di queste persone a loro care.
Si tratta di un percorso che ha portato negli anni addietro, e si spera porterà negli anni a venire, un desiderio di ricordo e di verità sulle cause di quelle morti improvvise che nei parenti avranno lasciato ferite senza possibilità di sutura. Durante questo già lungo percorso sono stati sperimentati linguaggi artistici molto diversi, i cui autori hanno dato il loro contributo in maniera personale e ingegnosa.
Quest’anno è forse l’anno dei giovani per Bologna e per l’arte. Ci riferiamo a That’s IT, l’evento in corso al MAMbo (Museo d’Arte Moderna di Bologna) che sta promuovendo le opere dei Millennials. Anche in questo caso sono stati coinvolti alcuni studenti degli istituti scolastici superiori in attività formative che hanno come scopo il passaggio della conoscenza della trasmissione della memoria.
Verranno presentati spettacoli/performance e il fil rouge dei sette progetti originali è la dedica specifica che ogni artista ha voluto rivolgere alla tragedia di Ustica attraverso un’intensa ricerca che parte dal “DC9 Itavia”, dai racconti dei Parenti delle Vittime e dagli oggetti trovati abbandonati quella notte senza risposte del 27 giugno 1980, il tutto inteso a coinvolgere in modo estremamente emotivo il pubblico.
Si parte da oggi, giorno dell’anniversario, in cui Virgilio Sieni, coreografo, ha presentato un progetto site specific, “Davanti agli occhi degli altri” che nasce da un’esperienza precedente del 2012 e si tratta di improvvisazione.
“Dimenticare (la Bolognina)” realizzato dalla Compagnia la Baracca – Teatro Testoni Ragazzi – insieme all’Associazione Cantieri Meticci per la realizzazione della scenografia e il Dipartimento educativo MAMbo per la comunicazione.
Tutti i laboratori hanno avuto come guida il racconto di Paolo Nori, scritto per l’occasione e che narra storie di quartiere.
A luglio vi saranno altri tre appuntamenti che debutteranno sempre nel medesimo luogo, davanti al Museo per la Memoria di Ustica, prima la compagnia Kepler-452 che presenterà “È assurdo che gli aerei volino”, che tenta di ricostruire l’identità di alcune vittime della strage, e che sarà presentato mercoledì 4.
Poi seguirà l’11 luglio il secondo movimento “Segnosonico – in memoria della Strage di Ustica”, basato su improvvisazioni grafiche e musicali.
Il 18 luglio il Duo Pastis presenta “Un occhio vede, l’altro sente”, una video-opera creata per l’occasione e soprattutto per il Museo della Memoria di Ustica.
Il 25 luglio il collettivo di artisti Antonello Ghezzi, il collaborazione con il MAMbo propone l’istallazione sonora dal titolo “Lo stesso cielo”, che unisce la memoria delle stelle del cielo di Ustica a le stelle del cielo del nostro presente e le stelle future che sono speranza e desideri del pubblicò che parteciperà
Ultimo appuntamento, che cade in una data significativa, è quello del 10 agosto, “La Notte di San Lorenzo”, consueta serata di poesia a cura di Niva Lorenzini, affidata alla regia di Roberto Lantini e alla sua compagnia Fortebraccio Teatro.
Inoltre da ricordare le iniziative dell’Università di Bologna, ed in particolare del Dipartimento Storia Culture e Civiltà, dal titolo “Culture e Depistaggi”.
Il Museo rimarrà aperto, straordinariamente, dalle ore 20 alle 24, con visite guidate alle ore 20 a cura del Dipartimento Educativo del MAMbo.
Eugenia Neri