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UNIONCAMERE: Prosegue la crescita delle imprese straniere in Emilia Romagna

Crescita meno rapida, ma sempre costante

Positiva la dinamica trimestrale delle imprese straniere, che sono
diventate 47.236, con un aumento del 2,6 per cento in un anno (+1.199
unità), allineato a quello nazionale. Riprendono a salire le ditte
individuali (+640 unità), mentre la normativa favorevole alle società a
responsabilità limitata semplificata continua a fare volare le società di
capitale (+13,9 per cento). La crescita si concentra nei servizi (+849
imprese, +3,6 per cento), in particolare, alloggio e ristorazione (+212),
commercio (+201), ma procede anche nella manifattura (+3,4 per cento).

Decelera rispetto ai dodici mesi precedenti, ma prosegue la crescita della
base imprenditoriale estera in regione, che procede ora con un ritmo
analogo a quello nazionale. Alla data del 31 marzo le imprese attive
straniere salgono a quota 47.236 (l’11,7 per cento del totale) con un
aumento in un anno di 1.199 unità, pari al +2,6 per cento.

A livello nazionale, con lo stesso ritmo di crescita (+2,5 per cento) le
imprese straniere si portano quasi a quota 529 mila, pari al 10,3 per
cento del totale. Questi sono i dati del Registro delle imprese delle
Camere di commercio elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna.

Le imprese straniere diminuiscono solo in quattro regioni italiane, con le
flessioni più rilevanti in Sicilia e Sardegna. La crescita è più rapida si
ha in Campania (+5,5 per cento), Lazio e Liguria. L’Emilia-Romagna è la
settima regione per crescita. Nelle altre regioni leader per sviluppo
economico l’incremento è più rapido in Lombardia (+2,9 per cento) e
lievemente più contenuto in Veneto (2,5 per cento).

Attività economica. La tendenza alla crescita delle imprese straniere è
dominante in tutti i macro settori. L’espansione nei servizi (+849
imprese, +3,6 per cento) traina quella complessiva. Deriva dal rapido e
ampio incremento nell’aggregato degli altri servizi (+648 imprese, +5,4
per cento) e in minore misura dall’aumento nel settore del commercio (+201
imprese, +1,7 per cento). La crescita della base imprenditoriale estera
resta elevata nell’industria (+3,4 per cento, +166 unità) e continua anche
nelle costruzioni (+0,9 per cento, +156 unità). Bene pure in agricoltura
(+4,0 per cento), seppur il settore resti ancora marginale per le imprese
estere.

La forma giuridica. La spinta alla crescita deriva ancora innanzitutto
dalle ditte individuali (+640 unità, +1,7 per cento), pari l’81,9 per
cento delle imprese straniere, ma l’aumento deriva sempre più anche dalle
società di capitali che crescono più rapidamente (+558 unità, +13,9 per
cento), sostenute dall’attrattività della normativa delle società a
responsabilità limitata semplificata. Questa ha contribuito però a
contenere la dinamica delle società di persone (+0,2 per cento).
Diminuiscono invece le cooperative e i consorzi (-1,0 per cento).

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