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ASCOM CONFCOMMERCIO: Pier Luigi Sforza nel Consiglio Nazionale Federpreziosi

L’Assemblea Ordinaria dei Soci Federpreziosi Confcommercio Imprese per l’Italia, riunitasi ieri a Roma per il rinnovo delle cariche sociali per il quinquennio 2018-2023, ha riconfermato all’unanimità alla presidenza Giuseppe Aquilino.

I lavori si sono aperti con il saluto di Renato Borghi, Vicepresidente di Confcommercio Imprese per l’Italia e l’intervento del Direttore Generale Francesco Rivolta, il quale ha innanzi tutto espresso un particolare ringraziamento e apprezzamento a Federpreziosi per “l’’attivismo e le molte iniziative proattive portate avanti in un settore tanto delicato come quello orafo”.

L’obiettivo chiaro e ripetutamente manifestato della Confederazione, ha sottolineato il direttore Rivolta, è quello di seguire con particolare attenzione le varie proposte che in questi giorni vengono formulate dalle parti politiche:

Siamo esterni ma non estranei e i soggetti regolatori – Parlamento e Governo – sono per noi interlocutori importanti e privilegiati”. Problemi come quelli della sicurezza possono essere affrontati con gli strumenti esistenti per i quali si richiede un maggiore coordinamento, mentre una politica fiscale meno aggressiva è indispensabile per consentire alle aziende investimenti e, quindi, sviluppo”.

Per Federpreziosi Bologna la conferma di un ruolo importante anche e livello nazionale, con la rielezione nel Consiglio Direttivo nazionale del presidente Pier Luigi Sforza:

“Per me e per Federpreziosi Bologna è motivo di orgoglio, ma anche di grande responsabilità la riconferma nel Consiglio Direttivo nazionale” dichiara SforzaIl futuro che intravediamo si basa su un forte impegno a tutela della nostra categoria, per cui non possiamo perdere troppo tempo a goderci la nomina ma dobbiamo metterci subito al lavoro per tutti quei colleghi che, ogni giorno, toccano con mano problemi come la sicurezza, la contraffazione, la vendita di articoli preziosi su canali che non rispettano le norme, la mole gigantesca di adempimenti burocratici e molto altro ancora”.

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