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BOLOGNA: Dagli OGM nessuna minaccia per la salute, per l’ambiente o la biodiversità

 

 Una vasta letteratura scientifica consente affermare ormai che le piante geneticamente modificate e i prodotti sviluppati e commercializzati fino ad oggi, secondo le usuali procedure di valutazione del rischio, non hanno presentato alcuna minaccia per la salute umana, per l’ambiente o la biodiversità. Anzi, l’uso di una tecnologia più precisa e le più accurate valutazioni in fase di regolamentazione rendono probabilmente queste piante e questi prodotti ancora più sicuri di quelli convenzionali. Ulteriori studi hanno dimostrato, inoltre, che è possibile coltivare piante geneticamente modificate vicino a quelle convenzionali e biologiche ricorrendo alle normali pratiche agricole, senza minacciare la biodiversità.

Così Società Italiana di Tossicologia (SITOX) e Accademia Nazionale di Agricoltura (ANA) commentano il dibattito che in questi in giorni è seguito alla pubblicazione della ricerca sul mais geneticamente modificato a cura di Scuola Superiore Sant’Anna e dell’Università di Pisa.

La mole di dati raccolti ed esaminati dalla letteratura scientifica ad oggi in tema di organismi geneticamente modificati (OGM) consente ormai ampiamente di rassicurare sui rischi per la salute, per l’ambiente e la biodiversità. Quanto riportato recentemente dallo studio di Scuola Superiore Sant’Anna e Università di Pisa rafforza le evidenze di una lunga tradizione bibliografica che va in questo senso. Già la Società Italiana di Tossicologia (SITOX) e l’Accademia Nazionale di Agricoltura (ANA), con 21 Società scientifiche, ha studiato i temi della sicurezza delle biotecnologie per l’uomo e per l’ambiente, nonché della coesistenza tra colture tradizionali, biologiche e geneticamente modificate, risultando sottoscrivente assieme alle stesse Società di due documenti[1] che rappresentano il parere di oltre 10.000 ricercatori italiani[2]. Le considerazioni degli esperti affermano collegialmente che:

Queste conclusioni consentono di affermare che le ricerche dimostrano come le piante geneticamente modificate e i prodotti sviluppati e commercializzati fino ad oggi, secondo le usuali procedure di valutazione del rischio, non hanno presentato alcun rischio per la salute umana, per l’ambiente o la biodiversità. Anzi, l’uso di una tecnologia più precisa e le più accurate valutazioni in fase di regolamentazione rendono probabilmente queste piante e questi prodotti ancora più sicuri di quelli convenzionali.

 

 

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