Palazzetto dello Sport di La Ca’
La Cà, 15 agosto 2022
Lettera aperta al Sindaco di Lizzano in Belvedere.
Esimio Sindaco Sergio Polmonari, mi presento: la mia famiglia è proprietaria da anni di una casa a La Cà e da almeno 25 anni la frequentiamo per mesi, sia in estate che in inverno.
Avrei da dirle duo o tre cosette…
Anche quest’anno, per il terzo anno (ma il primo fu colpa della pandemia, diamo a cesare quel che è di cesare), la cattedrale nel deserto denominata “Palazzetto de La Cà” è rimasta chiusa e inutilizzata. A La Cà non si è svolto nessun tipo di manifestazione o attività Culturale, Ricreativa, Sportiva. Escluso qualche sporadica iniziativa privata, organizzata da un esercizio commerciale.
Mi dicono per mancanza di permessi di agibilità. Una struttura di proprietà del Comune, e costruita poco più di dieci anni fa dal Comune stesso, senza permessi di agibilità? Mi verrebbe da ridere, ma forse è meglio piangere. O magari interessare la Corte dei Conti?
E che, dopo che sono stati fatti importanti lavori di adeguamento (non pagati dal Comune, ma dai residenti e frequentatori…) per assecondare le richieste di messa a norma formulate la scorsa stagione, pare esserne successivamente subentrate altre…
Quindi questa estate gli abitanti de La Cà si son dovuti dedicare esclusivamente a piacevoli passeggiate, noiosa televisione, buone letture, sane dormite, produzione di marmellate o ad altre piacevoli attività, che però la convivenza con figli e parenti o l’avanzare dell’età rendono complicate…
La via principale di La Ca’
Sicuramente non si sono potuti dedicare, e qui vengo alla seconda questione, a telefonare ad amici e parenti o, figuriamoci, a navigare per diletto o per lavoro su Internet.
Nel 2022 dobbiamo ancora essere isolati dal mondo perché nessuno, a cominciare dalla sua Amministrazione, Esimio Sig. Sindaco, si è adoperato “energicamente” con chi di dovere per rendere La Cà un posto civile.
Evidentemente non le è chiaro che oggi, nel 2022, avere un’adeguata rete telematica e di telefonia mobile è vitale, né più né meno che avere in casa l’acqua potabile o l’energia elettrica. E lei accetterebbe che a La Cà non ci fosse la corrente elettrica? O si incatenerebbe sotto gli uffici dei gestori privati del servizio per ottenerla?
E potrei continuare, esimio Sindaco Sergio Polmonari, ma mi fermo qui per non tediarla con cose che lei già conosce molto bene…
Ora mi viene da chiederle, esimio Sindaco Polmonari, quale sia la considerazione in cui, lei e la sua Giunta, tenete La Cà ed i suoi abitanti (residenti o frequentanti che siano)?
Ritiene, esimio Sindaco Polmonari, che La Cà sia e debba rimanere solo una ricca mucca da mungere, così come appare attualmente, a servizio del resto del Comune?
Ogni anno afferiscono nelle Casse del Comune di Lizzano in Belvedere, da IMU e TARI, centinaia di migliaia di Euro direttamente dalle tasche dei proprietari degli immobili de La Cà, al 99% “seconde case”.
Per non parlare del giro d’affari generato dai suoi frequentatori per le attività imprenditoriali di tutto il Comune di Lizzano.
Pensa che, ogni tanto, qualcosa di questi ingenti denari possa ritornare anche a noi, esimio Signor Sindaco? Pensa che, ogni tanto, qualcosa possa essere speso anche per “animare”, rendere più gradevole, o semplicemente rendere vivibile con gli standard del 2022, la villeggiatura delle centinaia di persone che per qualche mese sono suoi concittadini?
O pensa che si debbano solo “accontentare” di godere delle meraviglie che la natura, non il Comune, ha regalato a questi territori? Peraltro godimento ostacolato dall’enormi difficoltà burocratiche che la sua Amministrazione frappone alle iniziative private per valorizzarle (vedi Corno alle Scale)?
L’ingresso del Palazzetto dello Sport
Per anni il “Palazzetto” è stato il fulcro di attività pomeridiane o serali. Piacevoli o meno, ognuno può fare le proprie valutazioni personali, ma comunque animazione di una località di villeggiatura. Oggi tutto tace, tutto buio, un silenzio assordante…
Anni fa esistevano manifestazioni che animavano la Località e richiamavano persone e soldi. Il Comune le ha proibite…
Da anni si chiede, non dico un marciapiede, ma almeno un percorso pedonale protetto tra La Cà e Vidiciatico, ma un muro di gomma recepirebbe meglio…
Questa stagione estiva oramai è andata, vedremo la prossima…
Con profonda disistima.
Alessandro Coppini