C’è una pausa nel maltempo tipico di questo periodo, ma non vanno “in pausa” le ansie e le giuste preoccupazioni dei residenti che hanno avuto problemi con le forti piogge della scorsa primavere e già qualche accenno a fine autunno.. In particolare coloro che abitano dove ci sono corsi d’acqua che si ingrossano improvvisamente e si riversano nelle case vicine scendendo lungo le strade o i piccoli ruscelli. Il nostro Appennino, purtroppo, ne ha non poche di queste situazioni ed è sempre più difficile ( e costoso) attuare i provvedimenti richiesti… suggeriti… sollecitati…promessi…ma non realizzati. I freni vengono dalla politica.. dalla POLITICA… dalla BUROCRAZIA.
E abbiamo, ahimè, risentito quel nostro lettore che a maggio ci aveva inviato una lettera con foto allegate con la cronaca di quanto era successo nella sua abitazione nei pressi di Borgo Capanne. Ora è di nuovo in allarme:
“Vorrei dare voce alla mia preoccupazione per la gestione di questa povera montagna affidata a svogliati e incompetenti”. Chiudevo così una mia riflessione in seguito alla pioggia caduta lo scorso 5 giugno ed ai conseguenti danni generati sul nostro territorio ed alla nostra abitazione colpita da un fiume di acqua proveniente da monte e l’ “esplosione” della fogna comunale a valle.
A distanza di 6 mesi la tratta fognaria danneggiata è stata ripristinata, altre pezze sono state messe sul territorio, sassi e macerie rimosse, ripristinato lo stato dei luoghi. Ma riguardo alla prevenzione cosa è stato fatto ? Per quanto posso verificare nel mio caso NULLA !
In un post relativo ai fatti del giungo scorso il nostro Sindaco scriveva:” Situazioni come questa, che tendono a ripetersi sempre più frequentemente, devono indurre la Politica a potenziare gli strumenti e le risorse per interventi di prevenzione e salvaguardia del territorio…non si possono lasciare i Comuni soli a gestire queste situazioni, salvo sistemare il tutto con qualche rimborso danni…molto meglio cercare di prevenire, per quanto possibile.”
La Politica però parte dai Comuni, i quali, in queste situazioni, devono essere i primi ad avanzare proposte di intervento e richieste di supporto economico e tecnico. Devono essere i portavoce delle esigenze della montagna verso chi certe realtà non può viverle da vicino. Conoscenze tecniche e del territorio valutazioni tempestive ed adeguate devono essere le linee guida per evitare che certe situazioni si possano ripetere o almeno mitigarne le conseguenze.
Ad oggi sto ancora provando a fare valere il diritto di messa in sicurezza della mia abitazione attraverso la corretta regimazione delle acque provenienti da monte. Ad oggi mi sto ancora imbattendo in quel muro di gomma fatto di rinvii, di promesse disattese, di mancate risposte, di cose dette a voce ma che quando si chiede di scriverle cambiano immediatamente di contenuto…
Ad oggi io e la mia famiglia siamo sempre più preoccupati ogni volta che piove. E la nostra preoccupazione è causata dalla solita gestione di questa povera montagna.
Fabio Salvi
Foto della situazione attuale inviateci dal Sig. Fabio Salvi –
sotto foto relative a quanto avvenne nello scorso mese di maggio
Vorrei fare un commento a quanto scritto dal sig. Fabio Salvi. Parto da una notizia di cronaca :”Completati i lavori di una nuova seggiovia al Passo della Croce Arcana. I lavori per un importo di 2 milioni sono stati portati a termine anche sotto le nevicate.” Sig. Salvi, facciamo una considerazione, attualmente l’Italia è nella morsa di una micidiale epidemia di Coronavirus con centinaia e centinaia di morti tutti i giorni, le case di ricovero per anziani si sono, spesso, trasformate in mortori, medici ed assistenti sanitari sono morti per inadeguatezza dei sistemi di protezione ed altro ancora. Ebbene ? Invece di migliorare le protezioni per gli operatori sanitari, le case di riposo e gli stessi ospedali e scuole, si investono 2 milioni in un’opera che si sarebbe potuta posticipare in momenti meno tragici. Qualcuno mi dirà :”Ma così una zona montana avrà maggior beneficio economico”. Benissimo ! Lo si vada a dire a quei medici ed operatori sanitari passati a miglior vita causa uno scadente sistema di protezione dal virus che si sarebbe potuto migliorare anche con quei 2 milioni ! Come vede sig. Salvi, dinnanzi al dio soldo non contano neppure i morti, si figuri se può interessare la sua casa allagata o una accurata opera di prevenzione idraulico-forestale. Si convinca sig. Salvi, i lavori pubblici in Italia si fanno non sotto la spinta di una necessità sociale ma quando qualcuno ne ha un interesse. Lei ha accennato alla Burocrazia, cos’è questa Burocrazia ? E’ uno dei bracci armati del POTERE, e chi ha questo POTERE ? I partiti che NON sono organi istituzionali ma associazioni fra privati, come la bocciofila post telegrafonici. Ma mentre la bocciofila opera per un passatempo innocuo, i partiti operano per fini meno innocui : stare al POTERE e agire ed operare per il proprio interesse, anche economico, spesso.
Sig. Scagliarini, concordo assolutamente con la sua riflessione. Vorrei pero’ capire perche’ verbalmente il Comune si e’ dimostrato propenso a soddisfare quella necessita’ sociale che lei menziona, tanto da parlare di un intervento di regimazione strutturato e risolutivo in attesa di finanziamento dalla Regione. Poi su richiesta di uno scritto nel merito, il tutto si e’ risolto con una semplicissima nota sulla pulizia di alcune cunette che hanno consentito il corretto deflusso delle ultime piogge senza nessun riferimento a quanto detto verbalmente. Non mi addentro nel discorso del POTERE, mi basta porre l’attenzione sulla SERIETA’….