Ho avuto una recente esperienza con un supermercato e non posso che dare ragione al vostro collaboratore Ettore Scagliarini. Sono andato sul sito di una azienda della Grande Distribuzione per vedere quali fossero le modalità di acquisto. Per accedere avrei dovuto dare le mie credenziali, passi, la mia email, anche, e la password . Ha letto bene !? La password ! Ovvero per comperare qualcosa devo consegnare nelle mani di non so chi il libero accesso alla mia email con tutte le libertà che questo non so chi possa prendersi . Questa si chiama rispetto della privacy ? A questo punto perché non chiedermi il numero del mio conto corrente, dove tengo i soldi in casa e quant’altro. Non scendiamo a questi livelli ! Caro Supermarket, ti do la mia email, il numero della eventuale tessera di socio e morta lì . Con questi elementi, e sono già sufficienti, sai tutto di me : Nome, Cognome, indirizzo, numero telefonico, email e, se faccio acquisti da te, anche le mie preferenze alimentari, tempo libero e di lettura, forse anche il numero delle mia scarpe e la taglia dei miei indumenti . Conclusioni ? Acquisto dai bottegai in zona e fuori zona che con una sola telefonata mi portano a casa ciò di cui ho bisogno in pochissimo tempo e senza chiedermi password ed, eventualmente, il numero di conto corrente. Un solo commento : per farsi servire da voi è necessario avere l’anello al naso e la sveglia al collo ?
R.S. – Bologna