Vento e cassonetti

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Oggi, 10 Febbraio forte vento in Appennino Bolognese. Il risultato a Pianaccio, e non solo:  cassonetti rovesciati e distesi in varie direzioni con immondizie, anche pericolose, vetri ed altro, sparse in ogni dove.
I cassonetti riportano la sigla COSEA, oggi credo sia HERA la responsabile della gestione e relativa raccolta immondizie. Faccio subito il punto sui cassonetti siti a sinistra all’ingresso del paese di Pianaccio (Lizzano in Belvedere).
Un cassonetto, quello verde per la raccolta di vetri e lattine rovesciato e portato dal vento a cm 30 da un’auto parcheggiata, la mia. Vetri e lattine sparsi sotto le auto(vedi foto), con frammenti in grado di lacerare i pneumatici del disattento automobilista. Terza foto con il cassonetto giallo per la raccolta plastica a circa m 150 dall’originaria posizione.
Detto cassonetto, nel bel mezzo della strada, se fosse stato trascinato un altro 1/2 metro a sinistra avrebbe impedito la circolazione. Una persona anziana che si fosse trovata lì cosa avrebbe dovuto fare ? Smuovere il cassonetto che le proprie forze ?
Onde finirla una buona volta con questa situazione quando si alza il vento, non sarebbe il caso di ancorare i cassonetti al robusto muro sito sul retro dell’area di deposito dei cassonetti stessi ? E’ un poderoso muro in sasso con robusti tubi di acciaio a mo’ di parapetto. Detto muro ha circa 100 anni e non mostra segni di degrado. E’ così difficile, complicato e costoso fare questa opera di ancoraggio ? E’ vero che negli uffici Hera non soffia il vento dell’Appennino ( Km 238/h il più violento mai registrato in Italia), ma sarebbe opportuno dar credito a chi ci abita ed a chi vi dimostra, fotograficamente, i guai.
Attendo che si facciano i doverosi lavori in tempi brevi.
Ettore Scagliarini

 

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