Per chi transita per Via Nosadella quando piove e, anche, dopo qualche acquazzone, all’altezza del N°15 e per una cinquantina di metri troverà il portico trasformato nella succursale di Piazza S.Marco a Venezia quando vi è l’Acqua Alta. Lo spessore idrico può variare, a seconda delle precipitazioni e delle ondate d’acqua scaraventate dai veicoli in transito per la strada, dai cm 5 sino a cm 10 ed in taluni posti anche di più. Risultato? I pedoni, non muniti di apposita imbarcazione, sono obbligati a percorrere un tratto di Via Nosadella ove transitano veicoli. Il rischio di essere travolti o di creare incidenti è talmente evidente da non spendere una sola parola. Il guaio più grosso lo corrono le mamme con il passeggino o tutti coloro, nonni compresi, che devono sollevare di peso pargolo e mezzo di trasporto e depositarlo nella strada. Altra soluzione, tornare indietro e poi attraversare la strada all’incrocio con Via del Fossato o Via Barberia. La cosa equivale anche per chi ha problemi di mobilità, persone anziane e via discorrendo.
Dal momento che il pesante inconveniente continua da anni formulo una domanda :”Ma a chi tocca far sì che il portico sia transitabile anche quando piove e non trasformarsi nelle celebri Paludi Pontine ? Se ai proprietari degli stabili, dovrebbe essere l’Amministrazione Comunale imporre soluzioni adeguate, se alla medesima Amministrazione, agire in tempi rapidi.”
Le ondate di sudicia acqua che vengono regolarmente scaraventate sotto i portici di Via Nosadella, specialmente quello posto nel lato Ovest ad ogni transito di veicoli quando piove, ha una precisa origine : il dissesto e l’irregolarità del manto dell’asfalto tutto ondulato con avvallamenti e buche. Con la speranza che qualcuno si dia una mossa, quando piove, cari cittadini di Bologna, transitate a piedi in altre strade.
Ettore Scagliarini
P.S. Mi scuso della non buona qualità dell’immagine dovendomi proteggere dalle sparate d’acqua delle auto in transito