Porta Saragozza
“Ho letto le dichiarazioni dell’Assessore Aitini in relazione alle sue domande sui muri imbrattati nel Q. Saragozza, il mio Quartiere a cui tengo molto. Faccio un’osservazione: una parte di quei 500.000 versati dal Comune vengono dalle tasche dei danneggiati e gli imbrattatori cosa ci hanno messo ? Se sono minorenni non sarebbe il caso di far pagare ai genitori le spese di rifacimento pari a 10 volte la superficie imbrattata ?”
A.G. – un vecchio saragozzano
La risposta dell’Assessore Alberto Aitini (nella foto):
“Trovo anche giusta questa osservazione. Ma nostro compito è trovare chi sporca i muri e denunciarlo, poi le misure da prendere sono di competenza del Magistrato”
“
Vorrei sapere quanti imbrattatori sono stati denunciati e quanti condannati. Se si vuole far smettere questo tipo di sport, basta dipingere ben bene alcuni edifici ove si sa che detti incivili impazzano, sistemare alcune videocamere nascoste con sistema di allarme a pattuglie nascoste nei pressi. Oggi questi sistemi informatici costano poco e sono affidabili. Bisogna poi vedere se a dette azioni corrisponde la dovuta sanzione o condanna. In Italia nei confronti degli incivili si è sempre di manica larga : sono ragazzate, hanno le turbative giovanili, sono vittime della società, c’è il rischio che vengano loro delle agitazioni metafisiche ecc ecc. Tanto per fare un confronto, se in Germania ti beccano a fare l’imbrattatore ti becchi, la prima volta, sei (6) mesi di lavori socialmente utili. In Italia ?