Viaggio avventuroso sulla Porrettana

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1988

 

Spett. Redazione, oggi me la son presa con calma . Volevo tornare a Pianaccio . Alle ore 9,43 ero a La Fontana, praticamente un Km dopo Sasso M. direzione Porretta T. Km 75 sulle tabelle chilometriche . Mi trovo in mezzo ad una incredibile fila di auto che procede alla velocità di km 20-25/h . Intanto dietro la fila si prolunga in maniera esponenziale . Alle ore 10,26 siamo a Vergato Km 56 delle tabelle chilometriche . Ergo Km 19 in 43 minuti . Lascio ai lettori calcolare la media . Cosa faceva andare così piano ? Un trattore ? Un carro tirato da buoi ? Un calesse con un cavallo zoppo ? Nulla di tutto questo, un automobilista che ad ogni curva si fermava poi ripartiva e nei, brevi tratti dritti, viaggiava a Km 30/h . Non sono riuscito ad inserire la quinta marcia, sempre terza e quarta . Lascio perdere inquinamento e consumo . Superarlo ? Facile a dirsi ! Prima di tutto l’intera SS 64 Porrettana è una riga continua da Pistoia a Bologna esclusi due pezzetti per un  totale di Km 0,5 . In molti tratti la riga è doppia . Quindi, per veicoli marcianti in senso contrario, curve, fondo dissestato, rischio del ritiro della patente per aver sorpassato dove vi è la riga continua, ovunque, alla folle velocità di Km 40/h, sono andato dietro al capofila sino a poco dopo La Carbona ove vi è un breve tratto in salita che consente il sorpasso . Ingrano la quarta ed alla incredibile velocità di Km 50/h supero l’auto-tappo . Perché ho raccontato la disavventura odierna, presa in ridere ? Se avessi dovuto viaggiare per lavoro ci sarebbe stato poco da ridere . Per mostrare all’inclito pubblico che il vero e fondamentale problema della Valle del Reno sono le INFRASTRUTTURE  . Il tratto Sasso M. – Vergato è una vergogna assoluta, anzi sino alla Carbona, con l’attraversamento del paese di Vergato, siamo nel profondo terzo mondo . Quando non c’è nessuno, o quasi, per la strada il tragitto Centro Bologna – Pianaccio ( Km 75 ) richiede ore 1,30 . Ma siccome non posso sempre mettermi in viaggio alle tre di notte, i tempi sono questi : Via Nosadella- Borgpnuovo ore 0,40, Borgonuovo-Sasso ore 0,10 ; Sasso M. – La Carbona ore 0,40 oppure ore 1,30 a seconda di chi tira la volata . La Carbona – Pianaccio ore 0,35-40 . Tirando le somme ci si può impiegare ore 2,05 oppure  quasi 3 ore . Se dovessi andare al Cavone dovrei aggiungere almeno ore 0,30-40 in più . Capito perché la gente di Bologna o dei dintorni nord del capoluogo preferiscono andare in Dolomiti ? Passare in auto dalle tre alle tre ore e mezza per fare circa Km 100 è poco gradevole . Vi può essere la neve che si vuole o le seggiovie quadriposto, ma muoversi con questi ritmi è roba da matti . E’ vessatorio anche per chi si deve muovere per lavoro, sia ben chiaro . Per 20 anni ho abitato a Castel Maggiore . Se non fosse stato per gli amici e parenti abitanti a Lizzano e dintorni e per un mio attaccamento sentimentale ai posti, avrei preferito recarmi quasi sempre in Dolomiti . Il tempo impiegato sarebbe stato anche inferiore, e sto parlando degli anni 70-80 del secolo scorso che, per varie ragioni, si riusciva a viaggiare un po’ speditamente, oggi arrivare nell’Alto Appennino Bolognese è letteralmente una assurdità . Penso che la vera e fondamentale battaglia degli amministratori della Valle del Reno sia quella di avere dei collegamenti stradali ed anche ferroviari da 3° millennio e non da medioevo . Non potere sorpassare un’auto guidata da un incapace per Km 23 è un’offesa alla ragione . Non attendo risposte da politici ed amministratori, sino ad oggi non ne ho sentite, perseveriamo “Diabolicus est ” .

Saluti dal Niki Lauda della Porrettana, Ettore Scagliarini

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Un commento

  1. Ettore sottoscrivo tutto quanto da lei detto riguardo la Porrettana che spesso sono obbligato a fare per motivi personali con l’auto e mi permetto di fare una proposta provocatoria, che poi forse tanto provocatoria non è, ma se tra Rioveggio e Vergato si facesse una strada un pò più diretta, magari anche un tunnel di 7/8Km (circa questa la distanza in linea d’aria tra i due paesi) in modo da tagliare fuori, con l’ausilio dell’autostrada, il tratto “brutto” della Porrettana, forse il turismo, le merci ecc… potrebbero raggiungere il nostro bell’Alto appennino Bolognese in maniera decente a favore di molti penso ? E magari appunto questi molti potrebbero rendere l’opera fattibile economicamente, una volta che gli opportuni studi certifichino che il volume di affari che porterebbe, basterebbe a giustificare la spesa come minimo ?
    Naturalmente parlo da inesperto del settore, quindi non so di quali costi parliamo, ma da amante delle nostre montagne, tengo a proporre qualcosa che le valorizzi in tutto il loro splendore.
    P.S.: A tutti quelli che forse mi criticheranno per la proposta di “forare” i nostri monti, tengo a dire che la gente va sulle Dolomiti perchè sono servite da opportune vie di comunicazione (…anche innumerevoli tunnel…)

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