5.7 C
Bologna
giovedì, Gennaio 23, 2025
Home Blog Pagina 25

VERGATO (BO): Incontro sul tema:” Appennino un territorio fragile da conservare e valorizzare”

 

Domani sera (martedì 26 novembre 2024) è in programma a Vergato il secondo di tre incontri organizzati dai comitati soci di Emil Banca dedicati alla sostenibilità ambientale.
Si parlerà del nostro Appennino, territorio fragile da conservare e valorizzare.
TRANSIZIONE ECOLOGICA ED EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITA’ – L’IMPATTO DELLE NOSTRE SCELTE QUOTIDIANE
COMITATI SOCI MONZUNO, RIOVEGGIO, SASSO MARCONI-MARZABOTTO, VADO E VERGATO
CICLO DI INCONTRI CON LE COMUNITA’ LOCALI E I PROTAGONISTI DEL CAMBIAMENTO
VERGATO – SALA BIBLIOTECA martedì 26 novembre 2024 – ore 20,30
“APPENNINO, UN TERRITORIO FRAGILE DA CONSERVARE E VALORIZZARE”

Saluto del Sindaco di Vergato Giuseppe Argentieri e del Sindaco di Castel d’Aiano Rossella Chiari

Introduzione alla serata:
Valerio Bignami – Coordinatore del progetto
Paolo Mingarelli – Referente Comitato Soci di Vergato

Relatori:
KATIA LENZI responsabile urbanistica del Comune di Vergato
MASSIMO ROSSI responsabile Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Orientale
STEFANO POZZI assessore urbanistica di Vergato
LUCA VIGNOLI assessore all’urbanistica Comune di Marzabotto

Modera Martina Mari, giornalista

L’incontro pubblico è rivolto a tutta la popolazione, per i Soci Emilbanca sarà possibile l’iscrizione sull’APP x TE con successiva assegnazione punti per la presenza

Il prossimo incontro si svolgerà invece lunedì 2 dicembre nel TEATRO DI SASSO MARCONI. Il tema: “RISPARMIARE – RECUPERARE – RIUTILIZZARE”

VERGATO (BO): Commemorazione del carabiniere Gino Pani

Si è tenuta ieri mattina, sabato 23 novembre 2024, la cerimonia in onore del Carabiniere Gino Pani, scomparso il 1° febbraio 1944 nel campo di concentramento di Dortmund durante la Seconda Guerra Mondiale.
Un momento storico per il nostro Comune, organizzato dall’Associazione Nazionale Carabinieri in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri e con il patrocinio dell’Ente, che visto la partecipazione di numerose Forze dell’Ordine, Associazioni locali, Gruppi di Volontariato e tantissimi cittadini, il tutto accompagnato dalla Fanfara Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Firenze.
La giornata si è aperta con l’accoglienza delle autorità militari, civili e religiose, e della cittadinanza in Piazza della Pace a Vergato, accompagnati dalla Fanfara Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Firenze, seguita dall’arrivo della salma simbolica del Carabiniere Gino Pani presso la Chiesa “Sacro Cuore di Gesù” dove ha ricevuto la benedizione. Successivamente il feretro è stato portato in corteo in Piazza Capitani della Montagna, dove è stata scoperta una una targa dedicata a lui dedicata, seguita dai discorsi del Sindaco di Vergato Giuseppe Argentieri e di altre figure istituzionali. La cerimonia si è poi conclusa con l’intitolazione della nuova sede dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Vergato allo stesso Gino Pani, il tutto accompagnato musicalmente dalla Fanfara Scuola Marescialli e Brigadieri Carabinieri di Firenze.
Al termine del programma, le Forze dell’Ordine e tanti ospiti si sono poi recati presso la Sala Papa Giovanni XXIII, accolti dalla Proloco di Vergato che ha preparato loro il pranzo. Presenti anche i volontari dell’Associazione Storico Culturale Linea Gotica di Tolè e del Museo delle Storie dalla Linea Gotica di Castel d’Aiano che hanno esposto, mostrato e raccontato i propri cimeli inerenti alla Linea Gotica.
Bentornato Gino, Vergato non ti ha dimenticato.
Roberto Giusti

CICLOTURISMO: L’Everesting verso il Corno – 2

0

 

 LE PRIME SALITE
Del gruppo che ci accompagna in partenza, solo io e Matteo conosciamo tutta la salita, nessun altro immagina la bellezza che si nasconde in ogni curva tra Farnè e La Cà, e quindi, anche la durezza nel riuscire a conquistare cotanta bellezza.
Felice immaginava i primi due chilometri più agevoli degli altri sei ma si è dovuto ricredere subito, appena partiti dal campo base, quando ha visto il tornantino di Ca’ Corrieri.
Stupende le case in sasso, meravigliose le maestose centenarie querce, ma quello strappo dovremo percorrerlo 19 volte. In salita e in discesa.
Le chiacchere fanno scorrere la prima ascesa velocemente. Non c’è molto traffico, in città il grigiore avvolge tutto, anche la voglia di uscire di casa. Noi pedaliamo nel variabile sole che ogni tanto le nuvole nascondono sotto il loro tetro abbraccio.
Quando appare un raggio di sole tutto prende una forma diversa, tutto si colora, il bosco gioca con i raggi che si insinuano divertiti tra le fronde degli alberi ormai spogli, raggiungendo angoli nascosti che durante l’anno non riescono a toccare.
È una magia che ci lascia a bocca aperta e che per un attimo non ci fa sentire la fatica, pedalare in questo ambiente è fantastico, nonostante gli sbalzi di temperatura, nonostante la paura che quelle nuvole adagiate, e in attesa sulle valli, arrivino a noi.
È freddo, ed è il primo freddo vero della stagione. Per chi non ama le basse temperature è uno sbalzo che fa male. D’altronde l’avevo detto, per salire sull’Everest è impensabile cercare il caldo.
Tra chi va e chi arriva, le prime salite nell’autunno ancora colorato di Farnè, a quello già spoglio di Madonna dell’Acero, passano con poca fatica. Mentre i ragazzi del Circuito e del Parco dei Ciliegi tornano verso la città, facendomi notare, anche se non ce ne era bisogno, quanto sia pazzo, termine gentile che sintetizza le varie opinioni, arriva Ale, amico di tanti giri, amico che sa cosa è la bicicletta e cosa vuol dire pedalare insieme, faticare insieme, soffrire insieme. Anche quando non si pedala insieme.
Quasi nello stesso momento, arriva anche Damiano, amico di social di tutti, ma che nessuno fino al primo metro pedalato conosce dal vivo. Bastano due pedalate per farlo diventare amico vero. È chiaro, lo si vede nel muoversi in bici, quanto sappia cosa vuol dire pedalare.
Siamo rimasti in 5, nel primo freddo dell’Appennino, dai castagni di Farnè e La Cà, ai faggi e abeti di Ca’ Berna, RioRì e Madonna dell’Acero. Verso una notte che non concederà sconti.
foto di Enrico Pasini

Libri falsi e copie

0

Proprio mentre sto rileggendo libri di Federico Zeri, per me il massimo storico dell’arte che abbiamo avuto, in cui si tratta, appunto, di falsi, ovvero di opere d’arte fatte per imbrogliare l’acquirente . In passato, parliamo prima del 1600, esisteva un florido mercato di COPIE spesso eseguite nella stessa bottega del pittore. Poniamo che un nobile commissionasse un dipinto ad un grande pittore da apporre nella propria cappella privata. Ovviamente se la richiesta fosse stata di un lavoro quasi totalmente eseguito dall’artista il costo sarebbe stato, poniamo, di 500 scudi. Un danaroso mercante, vista l’opera ne richiedeva una copia, ma, non potendo sborsare una simile cifra, si accontentava che solo i volti della Madonna e dei santi fossero eseguiti dal capo bottega, il resto dagli aiuti e con 250 scudi si portava a casa l’opera. Attenzione che gli aiuti non erano degli scalzacani, ma spesso degli specializzati, ognuno, chi a fare abiti, chi animali, chi vegetazione ecc . Succedeva che un negoziante, vista l’opera, ne chiedesse una copia, nella quale solo il volto della Madonna fosse eseguito dall’artista ed il resto dalla bottega. Con 100 scudi se la cavava. E così abbiamo ancora varie copie della medesima opera con lievi differenze, ma non abbiamo dei FALSI . Il falso nasce solo al fine di imbroglio economico e questo fine è legato specialmente al mondo del collezionismo e della borghesia che finalizza il valore di un’opera d’arte al suo, vero o presunto, valore economico. Quante volte abbiamo letto di un quadro battuto all’asta per decine di milioni ? Del valore artistico neppure una riga, quello che contano sono i soldi pagati. Nel leggere Federico Zeri, si impara che molte opere d’arte italiane sono finite all’estero grazie a vie ONOREVOLI, ovvero quando intere collezioni sono finite nel patrimonio dello Stato. A quel punto non è parso vero a gestori della cosa pubblica fare stilare espertise comprate che certificavano essere taluni lavori solo copie. Così si sono potute vendere all’estero, in superficie, le copie per incassare sotto banco la differenza fra copia e originale. La via maestra per vendere tranquillamente all’estero opere d’arte e reperti archeologici è quella ONOREVOLE, almeno così ne parla Federico Zeri, buttato fuori dalla TV come Enzo Biagi ed altri. Purtroppo fin quando si parla molto di Democrazia ma, in pratica, ci troviamo dinnanzi ad una Partitocrazia che, spesso, degenera in Cleptocrazia e in cui i cittadini non hanno i mezzi per bloccare questa degenerazione, il malcostume delinquenziale di depauperamento del nostro patrimonio storico, artistico ed archeologico sarà difficile da combattere.

S.LAZZARO DI S. (BO): Successo per il pranzo di comunità al Farneto.

0

Un pranzo per stare insieme e sentirsi sempre più comunità dopo i momenti difficili dell’alluvione. È stato un successo il pranzo a base di polenta organizzato dal Comune di San Lazzaro di Savena per ringraziare i cittadini, le associazioni, i dipendenti comunali, il mondo del volontariato e tutte quelle realtà del territorio che hanno dimostrato la loro solidarietà durante i giorni dell’emergenza legata gli eventi alluvionali dello scorso 19 ottobre. Tante sono state le persone che dopo le 12 di questa mattina hanno partecipato all’evento negli spazi adiacenti alla chiesa parrocchiale del Farneto con con l’obiettivo di ritrovarsi e consumare assieme un piatto di polenta al ragù che ha visto come scodellatori speciali la sindaca Marilena Pillati e gli assessori della giunta comunale.

 

“È stato davvero un bel modo di ritrovarsi e trascorrere del tempo insieme ai cittadini, ai volontari e a tutti quelli che ci hanno dato una mano nei giorni difficili dell’alluvione di ottobre – ha commentato la sindaca di San Lazzaro di Savena, Marilena Pillati – Un modo anche per sottolineare e ribadire che noi vogliamo essere e ci sentiamo una comunità unita non solo quando ci troviamo davanti a delle emergenze ma anche nella nostra quotidianità. Un grazie davvero a chi preso parte alla nostra iniziativa”.

 

Prima del pranzo di comunità al Farneto, nella Sala di Consiglio in piazza Bracci si è svolta

la cerimonia di consegna delle pergamene di ringraziamento ai rappresentanti di associazioni, realtà locali, gruppi di cittadini e i volontari che si sono impegnati durante i giorni dell’emergenza maltempo, mettendosi a disposizione dell’amministrazione comunale e dimostrando così un grande spirito civico e solidale.

 

Di seguito l’elenco delle realtà a cui la sindaca, a nome di tutta l’Amministrazione comunale, ha consegnato è una pergamena di ringraziamento: dipendenti Comune di San Lazzaro di Savena, Volontari Castel de’ Britti, Vivenda Spa Nord Est, Rengers Emilia Romagna ODV, Pubblica Assistenza di Ozzano e San Lazzaro, Pizzeria il Lazzarone, La Taverna del Farneto, Istituto Ramazzini-Cooperativa Sociale Onlus, Gruppo volontari “I Merenderi”, Corpo Provinciale Guardie Ecologiche Volontarie di Bologna ODV, Ente Parchi Emilia Orientale, Dalla Nonna Maria, Circolo Arci San Lazzaro, CAE S.p.A., Atmospherae catering Bologna – Fabrica 6 sensi, Associazione Bimbo Tu, Alma Sicurezza, A.I.S.A. sede regionale Emilia-Romagna ODV, Caritas Diocesana di Bologna, Caritas Ambrosiana, AGESCI Protezione Civile zona di Bologna, Brigate di Solidarietà Attiva.

EMIL BANCA: Pamela premia gli studenti migliori

0

C’era anche Pamela Noutcho Sawa, neo campionessa europea EBU dei pesi leggeri, ad accogliere, assieme al presidente Gian Luca Galletti e al direttore generale Matteo Passini, gli studenti soci o figli di soci Emil Banca che nel corso del 2024 si sono laureati o diplomati con il massimo dei voti. 
Con una piccola cerimonia, la Bcc ha premiato 77 ragazzi (28 diplomati e 49 laureati) provenienti da tutte le province in cui la Banca di Credito Cooperativo è presente (34 da Reggio, 26 da Bologna, 3 da Modena, 8 da Parma, 4 da Ferrara, 1 da Piacenza e 1 da Mantova).
A loro la Banca ha riconosciuto un premio di 500 euro per neodiplomati con almeno 100/100, e di 700 euro per neolaureati con almeno 110/110, investendo circa 50 mila euro sul futuro.
Pamela, la pugilessa bolognese, infermiera all’Ospedale Maggiore, che da un paio di anni è testimonial di Emil Banca, ha raccontato ai ragazzi di come è diventata italiana, del coraggio che serve a crescere in un Paese straniero, della gioia e della sicurezza che significa ottenere la cittadinanza e della costanza che serve per realizzare i propri sogni.
Nella foto al centro Gian Luca Galletti, presidente Emil Banca, e Matteo Passini, direttore generale Emil Banca

S.LAZZARO DI S. (BO): Violenza sulle donne, inaugurata una panchina rossa al Parco della Resistenza

0

Una panchina rossa per dire no alla violenza sulle donne: è quella che è stata inaugurata questa mattina all’interno del Parco della Resistenza a San Lazzaro di Savena grazie alla donazione dell’associazione Bimbo Tu al Comune. Lo spazio individuato per l’installazione è quello dell’area verde adiacente al chiosco e ai giochi per i bambini.

 

La panchina rossa, che ricorda il famoso divano a forma di bocca di Marylin Monroe di Studio 65, è opera del giovane designer bolognese Arturo Arcidiacono mentre la sua realizzazione è stata affidata al papà fabbro di una bimba che è stata ricoverata nel reparto di Neuropsichiatria all’Ospedale Sant’Orsola, dove operano i volontari di Bimbo Tu.

 

“Nonostante la presenza di questa panchina ci ricordi come, purtroppo, non siamo ancora riusciti a sradicare l’odioso fenomeno della violenza maschile contro le donne, siamo davvero molto felici di questa donazione e di poterla ospitare al Parco della Resistenza – ha spiegato Marilena Pillati, sindaca di San Lazzaro di Savena – Dietro questa panchina c’è tutto l’impegno della nostra comunità ed è un simbolo di come, anche i momenti di difficoltà, possono diventare delle occasioni straordinarie di rinascita”.

 

“Bimbo Tu ha voluto donare questo simbolo al Comune di San Lazzaro per sottolineare ancora una volta il nostro impegno contro la violenza sulle donne – ha aggiunto Cora Querzè, direttrice generale Associazione Bimbo Tu – Nei due anni precedenti abbiamo donato una panchina rossa anche ai principali ospedali bolognesi oltre a posizionarne una identica anche nel nostro polo di accoglienza e servizi solidali della sede di San Lazzaro”.

 

“I bambini di oggi saranno i papà e i mariti di domani – ha specificato Alessandro Arcidiacono, presidente dell’associazione Bimbo Tu – per questo crediamo fortemente che sia necessaria una forte azione di sensibilizzazione per far capire l’importanza e la centralità dell’educazione e del rispetto per le donne”.

 

Sulla panchina rossa è stata anche installata una targa con l’invito a chiamare il numero 1522 in caso di violenza o stalking, oltre che l’immagine del segnale che le vittime di violenza possono fare con la mano per chiedere aiuto.

S.LAZZARO DI S. (BO): Intitolata alla memoria dei caduti dei VVFF la rotonda di via Aldo Moro

0

È stata intitolata alla memoria dei caduti dei Vigili del Fuoco la rotonda di via Aldo Moro a San Lazzaro di Savena.

 

“Si tratta di un riconoscimento che come Amministrazione comunale abbiamo fortemente voluto proprio per sottolineare, qualora ce ne fosse bisogno, il rapporto speciale che lega la nostra città ai Vigili del fuoco – ha detto la sindaca di San Lazzaro di Savena, Marilena Pillati, durante il suo intervento – Un rapporto davvero profondo che, se è possibile, è diventato ancora più importante dopo le ultime due emergenze legate all’alluvione che hanno colpito San Lazzaro. Due momenti durante i quali, quando la città ha avuto bisogno, i Vigili del fuoco non hanno mai fatto mancare il loro straordinario supporto, lavorando con grande professionalità per tutta la nostra comunità”.

 

Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, anche la presidente della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo, Enrico Di Stasi, delegato del sindaco della Città metropolitana di Bologna, il capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Carlo Dall’Oppio e il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Bologna Mauro Caciolai.

 

La targa commemorativa è stata posta al centro della rotatoria di via Aldo Moro, proprio di fronte al distaccamento provinciale dei Vigili del fuoco di San Lazzaro inaugurato nel febbraio del 2022. Completano l’allestimento dell’area verde della rotonda alcune sculture donate dall’azienda Fratelli Bettini, storica realtà del territorio specializzata nella lavorazione delle lamiere e della carpenteria leggera, che ritraggono i Vigili del fuoco intenti a spegnere delle fiamme. “Emblema del duro lavoro e dello spirito di sacrificio che i Vigili del fuoco hanno offerto e offriranno sempre al nostro territorio” ha concluso la sindaca Marilena Pillati.

Incidentalità, nei primi sei mesi del 2024 diminuiscono incidenti, feriti e morti sul territorio metropolitano

0

Gli incidenti stradali registrati nei primi sei mesi del 2024 nell’area metropolitana bolognese sono meno di quelli dell’anno precedente e hanno coinvolto meno persone sia in termini di feriti sia di decessi. Diminuzione più rilevante nel capoluogo.
Questa la fotografia scattata dall’Ufficio di Statistica della Città metropolitana, analizzando i dati provvisori dell’incidentalità rilevata dalle Forze dell’Ordine intervenute nell’area metropolitana, nel periodo gennaio-giugno 2024.
Nel dettaglio, gli incidenti sono stati 1.815, -7,7% rispetto all’analogo periodo del 2023 quando erano stati 1.967. Questo ha comportato un’analoga diminuzione tra i feriti che, nei primi sei mesi del 2024, sono stati 2.353, -9,4% rispetto alle 2.597 persone ferite del 2023. Alla diminuzione dell’incidentalità ha corrisposto anche quella della mortalità, infatti i decessi nei primi sei mesi del 2024 sono stati 25, ben 11 in meno rispetto allo stesso periodo del 2023.
A livello nazionale, la stima del primo semestre del 2024 rispetto al 2023 rilasciata da ACI-ISTAT indica, al contrario, un aumento dell’incidentalità pari allo 0,9% di incidenti, dei feriti dello 0,5% e dei decessi del 4,0%, dato che sale al 7,9% per quanto riguarda le vittime sulle strade urbane.
Il comune capoluogo segue il medesimo andamento dell’area metropolitana, con diminuzioni ancor più sostanziali: nei primi 6 mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023 a Bologna si sono infatti registrati 949 incidenti (nel 2023 erano 1.055, -10%), 1.177 feriti (171 in meno, -12,7%) e 4 decessi (nel 2023 erano 8).
Le diminuzioni registrate nella città capoluogo sono ancora più marcate se si considera l’andamento dell’area metropolitana escluso il capoluogo stesso. Il resto dell’area metropolitana segna, infatti, un -5,0% di incidenti (da 912 nel 2023 a 866 nel 2024), un -5,8% di feriti (da 1.249 a 1.176) e una diminuzione del numero di morti (da 28 a 21).
In termini percentuali, il calo di incidenti, persone ferite e decedute a Bologna è dunque il doppio di quello medio che si registra nel resto del territorio metropolitano
Nei primi sei mesi dell’anno, maggio è quello con maggior incidentalità (351), gennaio con una numerosità più elevata nei decessi (7). Dal lunedì al venerdì, la numerosità degli incidenti è abbastanza omogenea, con diminuzione il sabato ed ancor di più la domenica. Nei fine settimana l’orario più critico è in tarda mattinata, mentre generalmente è l’intorno tra le ore 8 e le 9 ed inoltre tra le 17 e le 18.
Anche nel primo semestre del 2024, si conferma la maggior incidentalità in ambito urbano, quasi il 72% degli incidenti (1.299) e la tipologia “scontro”, sia frontale che laterale, raccoglie circa il 46% degli incidenti e ben 15 dei 25 decessi.
Nell’area metropolitana, i feriti a bordo di auto rappresentano poco meno del 50% dei feriti totali, mentre i decessi sono il 32%, stessa percentuale dei deceduti motociclisti (8 persone). I feriti con bici e monopattino, sono invece il 13,5% dei feriti complessivi (318 persone), seguiti dai pedoni (222), con percentuale di ferimento pari al 9,4%.
Rispetto alla distribuzione territoriale, il tasso di incidentalità (numero incidenti ogni 10.000 residenti) è rilevante nel territorio di Bentivoglio, Bologna, Sasso Marconi, Marzabotto, Imola, comuni nei quali si assiste in ogni caso quasi ovunque a una diminuzione del tasso rispetto al primo semestre del 2023.
Questo il commento della consigliera metropolitana Simona Larghetti: “I dati parziali del 2024 raccontano già qualcosa di significativo sull’andamento della città capoluogo in seguito al provvedimento di Bologna 30 che ha ridotto significativamente gli incidenti gravi e mortali nei suoi primi sei mesi, mentre il resto dei comuni della città metropolitana hanno un calo meno significativo che pure fa ben sperare sul fatto che stiamo mettendo sotto l’attenzione di tutte la necessità di una reazione anche culturale, oltre che amministrativa, sul problema della violenza stradale. Rispetto ai dati diffusi dal Comune di Bologna evidenziamo qualche differenza poiché c’è una “sfasatura” di 2 settimane nell’arco temporale considerato e i dati metropolitani considerano anche gli incidenti occorsi in autostrada e tangenziale (su cui intervengono prevalentemente altre forze dell’ordine), ed esclusi dal computo comunale. Complessivamente il report ci richiama nella necessità  di rafforzare l’azione amministrativa che intendiamo portare avanti finanziando progetti di moderazione del traffico e zone 30 nei centri abitati (dove avvengono la maggior parte degli incidenti complessivi) per le Unioni dei Comuni e con il lavoro sul PIMES – Piano Metropolitano della Sicurezza Stradale Integrata che prevede anche interventi diffusi sulla rete provinciale dove la mortalità è più alta. In questa direzione le Unioni dei Comuni sono state finanziate per 350.000 euro per fare progetti di sicurezza stradale che saranno attuati il prossimo anno con il fondo di perequazione”.

BENTIVOGLIO (BO): Eseguita dai carabinieri un’ordinanza applicativa della misura cautelare per maltrattamenti alla ex

0

 

I Carabinieri della Stazione di Bentivoglio hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, con l’applicazione del dispositivo elettronico di controllo a distanza, nei confronti di un italiano sulla trentina, indagato dalla Procura della Repubblica di Bologna per maltrattamenti nei confronti dell’ ex fidanzata. La misura cautelare è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, a seguito della richiesta del Pubblico Ministero che ha coordinato le indagini. Il presunto responsabile sarà chiamato a rispondere dei citati delitti per avere maltrattato la sua ex, una ragazza sulla ventina, attraverso minacce, insulti e aggressioni fisiche, per lo più a causa di una gelosia morbosa e spesso dettate anche, dall’abuso di sostanze alcoliche da parte dell’uomo. Tali atteggiamenti, da parte dell’ex fidanzato, hanno causato nella giovane, uno stato di ansia e preoccupazione per la propria incolumità, tanto da chiedere, in diverse circostanze, l’aiuto delle Forze dell’ordine. Rintracciato dai Carabinieri, l’uomo è stato sottoposto alla misura cautelare del Giudice.

Foto CC

Renonews Social

3,726FansLike
245FollowersSegui
WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com