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venerdì, Gennaio 24, 2025
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BASKET A1 F – Virtus Segafredo Bologna: allenamento a porte aperte

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La stagione di Virtus Segafredo Bologna femminile sta per cominciare e le ragazze di coach Vincent si stanno preparando al primo trofeo stagionale in palio, la Supercoppa Italiana, che si terrà il 22/23 settembre a Pordenone.

L’allenamento di Zandalasini e compagne di giovedì 14 settembre sarà a porte aperte: tutti i tifosi bianconeri potranno accedere in Palestra Porelli dalle ore 16.00 per assistere alla prima parte di seduta della Segafredo.

 

Jacopo Cavalli

Uff. Stampa Virtus Pallacanestro

RIALE (BO): L’incontro dei sindaci

 

È ormai una tradizione, i Sindaci di Casalecchio e Zola Predosa si incontrano alla Sagra di Riale per parlare dei loro territori.

Intervistati dai cittadini, tramite mail e in diretta dal sempre bravo Gabriele Mignardi, Massimo Bosso Sindaco di Casalecchio di Reno, e Davide Dall’Omo Sindaco di Zola Predosa, venerdì 8 settembre hanno risposto alle domande dei cittadini e fornito qualche scoop, come li ha voluti chiamare il Sindaco di Zola Predosa, durante le incalzanti domande di Gabriele Mignardi.

Partiamo dall’immediato futuro, di cui tutti stanno parlando, le elezioni comunali del 2024.

Massimo Bosso è al secondo mandato, in teoria l’ultimo, in pratica è da vedere  perché visto la poca partecipazione popolare le regole potrebbero cambiare. E se cambiassero Bosso, sarebbe disponibile per un terzo mandato?

Tenta di evadere da questa domanda il buon Massimo, la voglia di tornare a girare in Bicicletta è tanta quindi ne farebbe anche a meno di un terzo mandato, ma la passione con cui nella sua vita ha fatto politica e i progetti messi in atto in questo decennio di amministrazione, non gli farebbero far fatica ad accettare un’altra candidatura. Non ci crede in questo cambio di programma, e forse non ci spera neanche, mancano 6 mesi alla fine del mandato e in questi mesi il suo lavoro è concentrato soprattutto nel dare continuità al loro svolto fino ad ora.

Completamente diverso il discorso per Davide Dall’Omo, più giovane del collega di Casalecchio e al primo mandato a Zola Predosa.

Davide Dall’Omo si rende disponibile per un nuovo mandato, e non nasconde che spera di vedersi appoggiato dal Pd Zolese ma non solo, sperando di raccogliere anche l’appoggio di Movimenti, Movimenti Civici e altri.

Parole testuali del Sindaco di Zola che fanno partire in anticipo le elezioni zolesi con non poche e difficili trattative che si pongono nello storico e difficile scenario Zolese.

 

 

Un tema molto sentito da entrambe le popolazioni dei due comuni è quello della raccolta differenziata.

Il fatto che Bologna abbia fatto un clamoroso dietrofront tornando ai cassonetti, dopo l’adesione alla raccolta porta a porta, apre speranze nei cittadini di tutto l’hinterland Bolognese di un possibile ritorno ai famigerati bidoni nei propri paesi.

Ed è lo stesso Bosso a mantenere alte le speranze ritenendo i Comuni danneggiati da questa modalità di raccolta differenziata, una raccolta che non è fatta secondo quanto stabilito dal contratto stipulato e facendo ventilate dal Sindaco di Casalecchio anche la possibilità di azioni legali nei confronti dell’azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti.

Davide Dall’Omo non smentisce Massimo Bosso, affermando  al contempo che per ora la raccolta porta a porta rimarrà, ma anticipando che saranno fatte isole ecologiche in ogni frazione Zolese per poter conferire i rifiuti anche nei giorni fuori raccolta del porta a porta.

Una doppia raccolta nel futuro quindi a Zola Predosa, un’idea che, per chi volesse andare a vedere, si potrebbe trovare in qualche programma elettorale non targato Partito Democratico delle elezioni comunali Zolesi del 2019.

Altra novità in arrivo a Zola Predosa saranno gli otto velo box che saranno installati nel territorio. Scatole vuote a cui a rotazione saranno installati autovelox che controlleranno la disciplina zolese nel mantenere i limiti di velocità.

Esattamente come quelli messi in Valsamoggia praticamente sempre vuoti, i cui controlli non sono certo eccessivi.

 

 

Nel chiudere la serata dopo marciapiedi sporchi, altri rifatti, giardini non tenuti e campi da basket da riasfaltare, si è parlato del “trenino”, che non è altro che la linea Bologna-Vignola, linea storica del nostro territorio, riattivata da un decennio abbondante e che finalmente sembra trovare un costante utilizzo da parte dei comuni attraversati.

Un attraversamento che spezza a metà molti paesi e che da sempre è oggetto di aspre critiche da parte di cittadinanza e popolazione.

Per potenziare questa linea, che potrebbe realmente essere una delle soluzioni al traffico esagerato della zona, sembra si sia vicini alla realizzazione della doppia rotaia per diversi tratti da Bologna a Vignola.

Un investimento da parte di Tper di 50 milioni di Euro con particolare interessamento proprio per il territorio di Zola che è il punto più complicato da realizzare con il problema del Ponte sul Lavinio, un ponte ormai vecchio, molto a ridosso della vicina stazione e che crea un imbuto difficile da gestire.

Un intervento che sicuramente nella quotidianità attuale potrebbe essere fondamentale ma un intervento che ai più pone una domanda interessante e non guarda certo al futuro.

Infatti guardando un po’ la morfologia e il territorio che viene attraversato ci si chiede dove questo sdoppiamento di rotaia possa essere realizzabile. A forza di costruire gli spazi rimasti a disposizione  non sono tanti.

E quindi chi scrive si chiede, e non se lo chiede da poco e non se lo chiede solo chi scrive, se invece di spendere 50 milioni per un paio di punti di doppia rotaia, perché non cominciare a pensare ad una vera metropolitana sotterranea che attraversi i paesi da sotto e non li tagli a metà, realizzando al posto dell’attuale ferrovia, la Bologna-Vignola-Modena Ciclabile?

Sicuramente servirebbero molto più di 50 milioni, sicuramente ci vorrebbe del tempo, ma si risolverebbero quei problemi ormai secolari di tutti i centri abitati attraversati, portando il territorio ai livelli di tante realtà mondiali se non anche qualcosina di più.

Utopia?

Forse.

Lungimiranza?

Certamente!

 

GAGGIO MONTANO: Comur srl, 60 anni di storia guardando al futuro

 

Un passato di crescita continua, un presente solido e uno sguardo positivo verso il futuro. La Comur srl di Gaggio Montano ha festeggiato i suoi 60 anni di attività: azienda familiare saldamente legata al suo Appennino, cresciuta da piccola azienda artigiana a leader nazionale ed internazionale nella progettazione e costruzione di macchine utensili per ingranaggi cnc, producendo impianti all’avanguardia per tutti i settori legati alla trasmissione di potenza.

“La storia di Comur affonda le radici nella storica azienda porrettana Demm – ci spiega Michela Tonelli, socia proprietaria insieme al fratello Matteo -. Nostro nonno Enzo era impegnato di giorno come responsabile e di sera, a partire dal 1963, avviò una piccola attività di revisione di macchine per ingranaggi per conto della stessa Demm. L’azienda si chiamava Ri.Ma con sede a Silla. Dopo qualche anno, iniziò ad assumere ed entrò in azienda anche nostro padre Adolfo allora diciassettenne. A metà degli anni ’70 Adolfo fondò la Cmt (costruzioni meccaniche Tonelli) per arrivare poi al 1983 quando finalmente nacque la Comur srl che vide l’ingresso in società di nostra madre Rita Bernardoni. Continuando a crescere la Comur si è poi trasferita a Gaggio Montano dove ha costruito due stabilimenti in cui ha attualmente la sede e in cui sono occupati una trentina di dipendenti. Siamo ora, dunque, alla terza generazione ma manteniamo la continuità con i nostri genitori che ci supportano ancora in azienda”.

Passaggi generazionali, dunque, ben riusciti e non è sempre facile.

“Certo occorre grande pazienza e soprattutto fiducia – prosegue Michela Tonelli -. Il passaggio generazionale deve essere considerato un processo, non può accadere tutto in una notte purtroppo o con la firma di una consegna formale. Nel nostro caso un punto di forza è sicuramente la convivenza delle due generazioni in azienda, che hanno imparato a coesistere in modo vantaggioso facendo tesoro dell’esperienza storica per introdurre innovazione tale da rispondere alle nuove sfide del mercato. Dobbiamo sempre essere in grado di leggere la complessità del sistema e di essere reattivi ai cambiamenti”.

Siete sempre rimasti in Appennino. “Assolutamente, la nostra è un’azienda completamente radicata nel territorio e la volontà è quella di rimanerci e di continuare a contribuire alla sua prosperità. Gli stessi nostri dipendenti abitano in Appennino e siamo felici di aver, in molti casi, portato alla pensione le persone e di avere anche seconde generazioni di nostri dipendenti in azienda perché significa che il nostro impegno a mantenere un ambiente di lavoro attento al benessere di tutti porta i suoi frutti. L’Appennino bolognese e la Valle del Reno hanno un polo industriale molto ricco, molte aziende della zona sono leader nel proprio settore ed è grazie a grandi menti imprenditrici che hanno cavalcato l’onda del boom economico degli anni ’60. Inoltre, quassù siamo grandi lavoratori, il fatto che il territorio abbia le sue complicazioni (rete stradale, rete digitale ecc.) rappresenta uno stimolo a lottare di più”.

“Siamo molto legati al paese tant’è che sono state molte le associazioni, oltre ad amici e parenti, che ci hanno aiutato nella buona riuscita dell’evento celebrativo dell’azienda lo scorso sabato 9 settembre, in primis il Gruppo Alpini di Gaggio Montano, la Croce Rossa che ha prestato servizio, la proloco che ha prestato del materiale ed il corpo bandistico che ha ci ha omaggiato suonando in onore del fondatore Enzo che è stato membro e presidente della banda. E’ stata allestita anche una piccola mostra fotografica dei 60 anni dell’azienda”.

Saldamente in Appennino, con lo sguardo nel mondo. “Abbiamo lavorato per importanti aziende che avevano sedi all’estero e così anche noi ci siamo affacciati con successo sul mercato internazionale. Nel nostro settore siamo tra i pochissimi rimasti in Italia, i nostri competitor sono soprattutto grossi gruppi tedeschi ma, nonostante le differenti possibilità anche solo a livello di economie di scala rispetto a questi colossi, riusciamo ad essere tra i leader del settore”.

E adesso il futuro. “Abbiamo grandi progetti. Le nostre radici nel settore delle revisioni hanno un grande valore tecnico e hanno costituito le basi per il nostro percorso di innovazione che ha portato ad affermarci come produttori di macchine utensili – aggiunge Michela Tonelli -. A breve lanceremo una nuova linea di prodotto, dotato di una tecnologia estremamente innovativa, che presenteremo con un evento dedicato ai nostri clienti. I nostri clienti sono produttori di ingranaggi provenienti da tutti i settori per la trasmissione di potenza come automotive, macchinari agricoli, eolico, difesa, riduttori e motoriduttori, aeronautico, navale, ecc”.

“Il messaggio che abbiamo voluto lanciare con la nostra festa? – conclude Michela Tonelli -. Che nonostante le difficoltà, pensiamo solo al periodo del Covid, siamo rimasti saldi mantenendo uno sguardo ottimistico verso il futuro ed è per questo che abbiamo raggiunto traguardi importanti. La nostra etica è quella della condivisione e della restituzione al territorio perciò quale modo migliore di celebrare se non con una grande festa?

Inoltre, in questa occasione, abbiamo annunciato l’acquisto di un defibrillatore che posizioneremo all’esterno dell’azienda in modo che sia non solo una sicurezza in più per le persone che ci lavorano ma per tutta la comunità che potrà beneficiarne in caso di necessità perché, in linea con la nostra volontà di restituire valore alla comunità, questa volta abbiamo pensato di farlo mettendo a disposizione un punto salvavita in più.”

Alla festa dell’azienda, lo scorso sabato 9 settembre, sono intervenuti anche il Comune di Gaggio Montano col Sindaco Giuseppe Pucci che ha consegnato una targa riconoscimento; la Cna di Bologna presente col Presidente Cna Area Appennino Silvia Bernabei, il Vicepresidente Marco Gualandi e il Direttore Claudio Pazzaglia; i vigili del fuoco; un gruppo dipendenti ed ex dipendenti hanno consegnato una targa alla famiglia e una medaglia ad Adolfo.

Una nuova veste per una fibra antica, al Museo della Civiltà Contadina rinnovata la sezione dedicata alla canapa

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Villa Smeraldi

 

Verrà inaugurata sabato 16 settembre la sezione rinnovata dedicata alla canapa del Museo della Civiltà Contadina, che era stata realizzata nel 1973 attraverso un percorso partecipativo.
In occasione delle celebrazioni dei suoi 50 anni, l’Istituzione villa Smeraldi ha rinnovato la sezione al fine di rendere il patrimonio materiale e immateriale del Museo più fruibile.
Questo rinnovamento si pone come obiettivo l’adeguamento delle strutture museali alle mutate esigenze della comunità e dei visitatori preservando l’impostazione museologica delle origini.
La sezione verrà aggiornata e arricchita con contenuti multimediali provenienti dall’archivio del Museo e recentemente digitalizzati. Sarà inoltre presentata al pubblico la nuova esposizione tessile che valorizza beni provenienti dal deposito del Museo.
L’intervento, realizzato nell’ambito della Legge Regionale 18/2000 verrà presentato al pubblico con numerose attività.

Sabato 16 settembre
“Una nuova veste per una fibra antica”
Ore 15 Convegno
Alessandro Zatta, agronomo e Ricercatore presso CRPA Soc. Cons. p. A.,
Gianpietro Venturi, già Prof. ordinario di Agronomia presso l’ Università di Bologna, Accademico Emerito, Accademia Nazionale Agricoltura – Le sfide della canapa fra nuove opportunità e vecchi colli di bottiglia
Nicoletta Di Gaetano, progettista tessile – Canapa tessile, dalla tradizione all’innovazione
Olver Zaccanti, ANAB Architettura Naturale –  Usi della Canapa in Edilizia
Ore 16:30 Rievocazioni storiche
Ore 17:30 Inaugurazione della sezione
Intervengono
Elena Di Gioia, delegata alla Cultura Città Metropolitana e Comune di Bologna
Cristina Ambrosini, responsabile del Settore Patrimonio culturale Regione Emilia Romagna
Francesco Fabbri, presidente Associazione Gruppo della Stadura
Presentazione e visita alla sezione
Ore 18:30 aperitivo a tema

Domenica 17 settembre
Ore 15 “Andar per maceri” – Pedalata alla scoperta dei maceri del territorio a cura del gruppo giardini Oltre la Siepe – Associazione Artistigando e Osservatorio Locale del Paesaggio dell’Unione Reno Galliera
Ore 15.30 “Intrecci di canapa” Laboratorio per bambini dai 4 anni, a cura di Prospectiva scarl

Mostra fotografica tematica “Maceri ieri e oggi”, con foto di Denis Gavina, Valeria Marchesini e Antonio Pezzoli (archivio fotografico del Museo della Civiltà Contadina), in collaborazione con l’Osservatorio Locale del paesaggio dell’Unione Reno Galliera

L’iniziativa rientra in Bologna Estate 2023, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna Territorio Turistico Bologna – Modena.
Per partecipare è obbligatoria la prenotazione a segreteria.museo@cittametropolitana.bo.it

Per informazioni 
tel. 051.891050 o 331.6779664

POSTE ITALIANE: Al via i lavori del progetto “Polis” nell’ufficio postale di S.Pietro in Casale

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Poste Italiane comunica che l’ufficio postale di San Pietro in Casale, sito in via Matteotti 189, da martedì 12 settembre sarà interessato da interventi di ammodernamento per migliorare la qualità dei servizi e dell’accoglienza.

La sede è inserita nell’ambito del progetto “Polis – Casa dei Servizi Digitali”, approvato con il Dl 59/2021 e finanziato con 800 milioni di euro di fondi nell’ambito del Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNNR. Questo progetto di Poste Italiane ha l’obiettivo di promuovere la coesione economica, sociale e territoriale dando un nuovo volto ai 7.000 Uffici Postali dei piccoli centri, tra questi quello di San Pietro in Casale, per renderli più accoglienti e trasformarli in Sportello Unico digitale di prossimità per un semplice e veloce accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione.

“Siamo lieti che Poste Italiane abbia inserito l’ufficio di San Pietro in Casale all’interno del progetto Polis – dichiara Claudio Pezzoli, Sindaco di San Pietro in Casale – una possibilità di arricchimento e ammodernamento dei servizi che porterà un sicuro beneficio alla nostra comunità. Durante il mese di chiusura programmata, grazie alle soluzioni congiunte pensate per assicurare uno sportello a cui rivolgersi, invito la cittadinanza alla comprensione dell’intervento”.

Durante il periodo dei lavori, infatti, Poste Italiane garantirà ai cittadini di San Pietro in Casale la continuità di tutti i servizi attraverso uno sportello dedicato presso l’ufficio postale di Galliera, sito in piazza Della Repubblica 9/B, dal lunedì al venerdì dalle ore 08.20 alle 13.45 e il sabato dalle ore 08.20 alle 12.45, dotato di ATM Postamat, attivo sette giorni su sette e in funzione 24 ore su 24 per i prelievi di denaro contante e per tutte le operazioni consentite.

Presso l’ufficio postale di Galliera sarà quindi possibile ritirare pacchi e corrispondenza inesitata in giacenza ed effettuare operazioni non eseguibili in circolarità, ovvero vincolante all’ufficio postale di radicamento del rapporto (conto, libretto di risparmio).

Inoltre, ricordiamo che la gentile clientela potrà usufruire anche del vicino Ufficio Postale di San Giorgio in Piano, sito in via Matteotti 8, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 08.20 alle ore 13.35, e sabato dalle 08.20 alle 12.35.

Coppa Davis, sabato 16 settembre la Notte Verde del tennis illumina il centro di Casalecchio di Reno

È tutto pronto per la Coppa Davis, il prestigioso torneo internazionale di tennis, che torna all’Unipol Arena dal 12 al 17 settembre 2023.

Questo grande evento sportivo, che l’anno scorso ha portato sul nostro territorio oltre 30.000 persone, sarà anche protagonista della Notte Verde del Tennis, la festa di strada che animerà il centro di Casalecchio di Reno sabato 16 settembre, con attività sportive, musica, buon cibo e divertimento.

Grazie alla collaborazione tra la FITP, il Comune di Casalecchio di Reno, il Circolo Tennis Casalecchio, Casalecchio Insieme e We love Casalecchio, le piazze del Popolo e dei Caduti, via Marconi, via Carducci, via Pascoli nonché via XX Settembre si animeranno di sport, musica, proposte gastronomiche e commerciali dalle ore 17.00 alle 23.00 circa.

Nelle due piazze verranno allestiti 20 campi da tennis per chi vuole cimentarsi con gli oltre 30 maestri della Federazione e del Circolo Tennisdalle 17.00 alle 19.30, prove gratuite e accesso libero per bambini e adulti, accompagnate da stand, punti ristoro e intrattenimenti musicali, con tre concerti dal vivo in Piazza del Popolo e dei Caduti e in via PascoliDurante tutta la manifestazione le attività del centro rimarranno apertalla cittadinanza, con allestimenti e proposte gastronomiche a tema tennis.

Alle ore 20.00, sulle scalinate del Teatro “Laura Betti”, si terrà il saluto del sindaco Massimo Bosso, alla presenza dei campioni del tennis.

Le sorprese della Coppa Davis non sono finite: in occasione dello svolgimento delle finali del Gruppo A, grazie alla Federazione Italiana Tennis e Padel, gli under 18 che compileranno l’apposito form online potranno infatti assistere gratuitamente ad alcune partite assieme a un accompagnatore (un adulto per un numero massimo di 3 ragazzi/e).

Nelle stesse giornate delle partite, gli under 18 iscritti potranno inoltre partecipare a lezioni gratuite di tennis su campi allestiti all’esterno di Unipol Arena, dopo aver ritirato il biglietto per l’incontro del pomeriggio alla Biglietteria Scuole (ubicata presso il cancello di entrata).

CASTENASO (BO): 68a edizione della “Festa dell’Uva”

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Una grande occasione di scambio e incontro per la nostra comunità e per le migliaia di persone che puntualmente colorano le strade, le piazze e i parchi di Castenaso. In estrema sintesi questa è la ‘Grande Festa’, come titola il libro di Maurizia Martelli che ne celebra gli ormai 68 anni di storia. Dalla ‘Giornata dell’uva’ nel 1954, un appuntamento fisso della terza domenica settembrina, che cambia nel tempo pur restando inconfondibile.
Quali eventi e novità ci attendono dal 14 al 17 settembre alla Festa dell’Uva 2023, naturalmente firmata Pro Loco di Castenaso?
Più di un pensiero andrà alle persone che hanno subito l’alluvione dello scorso maggio: presso gli stand ci sarà un’ampolla per offerte libere, che convoglieranno nel conto ‘pro alluvionati’ istituito dal Comune di Castenaso.

Ci sarà innanzi tutto spazio per il bere e mangiare di qualità. Il menu proposto dall’Istituto Alberghiero ‘Scappi’ che festeggia i trent’anni di attività, frequentato da tanti giovani del nostro territorio; ‘Dolce Uva’, un dolce dedicato alla festa proposto dal concittadino Maestro pasticciere Gino Fabbri.
Poi, finalmente è il caso di dire, uno spazio dedicato al vino, alle degustazioni: in collaborazione con una impresa locale, ‘Exquisito’ e l’associazione ‘Donne del Vino’.

C’è spazio anche per nuove collaborazioni, coi i ‘Beer Brothers on the road’ alla Bassa Benfenati, e un gradito ritorno: il Ristoro dei Galli Boi che riporta alla Festa l’antica tradizione della cottura della carne con lo ‘spricco’, attorno al fuoco.

Il Sindaco di Castenaso Carlo Gubellini è soddisfatto: «Il programma è ancora una volta una certezza: quattro giornate ricche di eventi da vivere con leggerezza, per godere insieme delle belle giornate che settembre ancora ci regala».


Il calendario degli eventi infatti è ricchissimo. Dalla biciclettata inclusiva, alla camminata lungo il fiume, fino alle mostre di artisti del territorio, la galleria fotografica di BCC Felsinea in sala consiliare, passando per la sfilata, la festa dello sport, la rievocazione storica.
Sempre con la partecipazione nell’organizzazione e realizzazione degli eventi dei commercianti locali, del Comitato Com Com e Ascom Confcommercio.
C’è anche un nuovo sito web: https://castenaso-welcome.it/, il perfetto punto di partenza per esplorare la Festa con tutte le informazioni alla mano, compresa la nuova guida sfogliabile.
«Per stare insieme…come un grappolo! Un grandissimo grazie ai volontari, alle Associazioni tutte, al Comune di Castenaso e tutti coloro che lavorano e collaborano con noi per la realizzazione di questo evento che rappresenta un bel momento di incontro dopo le vacanze estive», tiene a far sapere il Consiglio Direttivo di Pro loco Castenaso aps.

IMOLA (BO): Spacciatore già colpito da misura cautelare persiste e finisce in carcere

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I Carabinieri della Stazione di Imola hanno arrestato un 33enne albanese, disoccupato, domiciliato a Imola e con precedenti di polizia. E’ successo alle ore 18:00 del 7 settembre, quando i Carabinieri sono andati a casa del 34enne, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per reati in materia di sostanze stupefacenti, per notificargli un aggravamento di misura cautelare della Corte di Assise d’Appello di Bologna, su richiesta della Procura Generale della Repubblica di Bologna. Il nuovo provvedimento cautelare è stato necessario per fermare il 33enne, incapace di rispettare le regole, come accertato dai Carabinieri della Sezione Operativa di Imola che nel pomeriggio dell’8 agosto, lo avevano arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti, avendolo visto mentre cedeva, dalla finestra di casa, due dosi di cocaina a un ciclista che si era avvicinato all’abitazione ed era rimasto per strada ad attendere il prodotto dall’alto che afferrava al volo. Come riportato nell’ordinanza emessa dall’Autorità Giudiziaria “…ad oggi la custodia cautelare in carcere è l’unica misura congrua da irrogare in quanto gli arresti domiciliari con dispositivo elettronico di controllo a distanza non si sono rivelati idonei ad inibire la capacità di delinquere dell’imputato che, al contrario, ha continuato a commettere reati, dimostrando un totale disprezzo per le prescrizioni impostegli. Raggiunto a casa dai Carabinieri, il 33enne albanese è stato tradotto in carcere.

foto d’archivio CC Imola

Nuovi spazi esterni per la biblioteca di San Benedetto Val di Sambro

Interno della biblioteca

 

E’ stato inaugurato sabato 9 settembre il nuovo spazio esterno alla biblioteca Gastone Stefanini di San Benedetto Val di Sambro: panchine, tavoli, gazebo e fioriere sono pronti per accogliere i frequentatori della biblioteca per un’immersione nella lettura all’aria aperta.

 

 

All’inaugurazione erano presenti il Sindaco di San Benedetto Alessandro Santoni Roberto Serra, consigliere comunale con delega alla cultura che, con la sua squadra, sta operando per rendere sempre più viva la biblioteca comunale. “E’ per noi motivo di grande soddisfazione riuscire a investire nella cultura alcuni dei contributi che l’amministrazione comunale riesce a ottenere – spiega Roberto Serra -. Per il futuro prevediamo di allestire uno spazio per bambini anche all’aria aperta, oltre al colorato angolo già presente all’interno. La biblioteca Gastone Stefanini è attiva nell’organizzazione di laboratori per bambini e letture interpretate durante tutto l’anno. C’è poi il programma di eventi: a fine settembre – inizio ottobre l’iniziativa per la rievocazione di letture, detti, canti popolari antichi del territorio e da novembre tornerà l’’Aperi-book’, rassegna di incontri con gli autori del territorio: una chiacchierata per dimostrare ancora una volta che la cultura non è un qualcosa di lontano da noi ma vive anche nei nostri territori”.

ZOLA CHIESA (BO): Inaugurazione del nuovo Nido

E’ stato inaugurato questa mattina con una partecipatissima cerimonia il nuovo nido d’infanzia “Zola Chiesa” in Via della Ciminiera n.20 a Zola Predosa (Bo). Tante le famiglie e i cittadini presenti, per un evento molto atteso e che è diventato una vera e propria festa di comunità.“Penso che questa inaugurazione sia un grande risultato non solo per la nostra Amministrazione, ma per tutta Zola Predosa -ha sottolineato nel suo intervento il Sindaco Davide Dall’Omo -. È stata una vera corsa contro il tempo, e non solo quello, ma oggi possiamo dire che ce l’abbiamo fatta, e questo nido è l’ennesima testimonianza dell’impegno del nostro Comune per i servizi educativi: per rimanere ai soli nidi, attualmente sono ben 185 i posti messi a disposizione delle famiglie del territorio, con una delle medie più alte d’Italia. Considerando che il 65% dei costi reali del servizio sono a carico del Comune (parliamo del 6% del nostro intero Bilancio), alla fine del 2023, con questa nuova struttura e i suoi 54 posti (26 in più rispetto al vecchio asilo Cellini) già saturati, il nostro sforzo economico salirà ancora, continuando a tendere, in prospettiva, a quell’obiettivo delle liste di attesa zero che ci siamo dati. Nel frattempo però il nuovo Nido Zola Chiesa è finalmente realtà, e il futuro della nostra comunità passa e passerà anche da qui”.

“I servizi all’infanzia sono spazi fondamentali per una comunità -gli ha fatto eco l’Assessora alla Scuola Giulia Degli Esposti –perché aumentano la qualità della vita delle famiglie e rendono il nostro territorio più attrattivo per i nuovi cittadini, mettendo al centro i bisogni dei bambini. A fronte di una richiesta sempre crescente di iscrizioni al nido, i Comuni non possono essere lasciati soli a garantire questo servizio, che al pari degli altri ordini scolastici dovrebbe essere garantito a tutti i bambini del nostro Paese”.

“Siamo sempre molto contenti quando apre un nuovo Servizio, ma in questo caso lo siamo forse un po’ di più perché si inaugura in un comune con cui collaboriamo da tanti anni e che si è sempre distinto per l’eccellenza nei servizi educativi- afferma Pietro Morotti, Vice Presidente CADIAI, la cooperativa sociale che gestisce il Nido Zola Chiesa -. Nel territorio del Distretto, infatti, siamo presenti in centri per gli anziani, servizi per minori, centri giovanili, progetti scolastici e altri servizi per l’infanzia: una collaborazione solida e virtuosa che con l’inaugurazione di questo nuovo Nido si arricchisce ulteriormente”.

“La Regione Emilia-Romagna contribuisce all’ampliamento dell’offerta educativa con uno stanziamento in favore dei Comuni di 5.300 euro per ogni singolo nuovo posto nido attivato, per un investimento complessivo di 18 milioni che nel solo 2022 ha reso possibile l’apertura di nuovi 1.550 posti in tutto il nostro territorio. Una scelta per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e un esempio di cosa si dovrebbe intendere quando si parla di politiche per la famiglia”, ha chiosato l’Assessore regionale al Welfare Igor Taruffi.

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