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L’amministrazione comunale casalecchiese, nella persona del sindaco Matteo Ruggeri, ha colto con favore le sollecitazioni consegnategli in questi giorni (tramite la predisposizione di un apposito documento), da parte del mondo sportivo e associazionistico locale in conseguenza dei fatti alluvionali del 19 ottobre, occasione in cui diverse strutture del territorio hanno registrato problematiche e danneggiamenti.
Il documento, espressione unanime del mondo associazionistico sportivo, ha lo scopo di stabilire un cammino congiunto con l’amministrazione comunale per la salvaguardia e la sicurezza di un mondo che vede la partecipazione di migliaia di cittadini nello svolgimento di attività sportive e ricreative, con innumerevoli benefici per la tenuta del tessuto sociale, non sottostimando mai che lo sport è anche e soprattutto luogo di aggregazione e incontro.
Il sindaco Matteo Ruggeri, nell’accogliere le preoccupazioni del mondo sportivo casalecchiese, ha ribadito il massimo impegno affinché la Cittadella dello Sport continui a essere un luogo strategico per le attività locali e che queste siano calibrate con maggiore attenzione tenendo conto delle sfide che il territorio ci pone oggigiorno.
Contemporaneamente vi è la consapevolezza che bisognerà mettere a terra numerosi interventi per aumentare il livello di sicurezza dell’area riguardante la Cittadella dello sport e che questi specifici interventi non possono aspettare quantità di tempo indefinite: è volontà precisa dell’amministrazione comunale cominciare un percorso con diversi interventi già nell’anno 2025, al fine di dare quante più garanzie possibili per lo svolgimento della prossima stagione sportiva.
Un percorso fattivo che andrà sviluppato in sinergia e a tutela delle numerosissime attività e associazioni locali che vedono nella Cittadella dello Sport un punto di riferimento da salvaguardare oltre che a garanzia della grandissima comunità, casalecchiese e non solo, che attorno ai luoghi dello sport investe il proprio tempo e contribuisce alla cucitura del tessuto sociale locale.
A Baricella dal primo gennaio 2025 la tassa sui rifiuti (TARI) sarà sostituita dalla Tariffa Corrispettiva Puntuale (TCP) grazie alla quale la bolletta terrà conto anche della quantità di rifiuto indifferenziato effettivamente conferito dagli utenti. L’obiettivo è di incentivare la raccolta differenziata: separando bene i rifiuti, infatti, resta poco da gettare nell’indifferenziato e questo permette una bolletta più leggera e il recupero di quantità sempre maggiori di organico, carta, plastica, vetro. Il passaggio alla TCP rientra nelle strategie individuate dal Piano regionale dei rifiuti per aumentare la raccolta differenziata.
Tutte le informazioni sulla TCP sono in arrivo nelle buchette degli utenti domestici e non domestici di Baricella. Sono inoltre in programma alcuni incontri pubblici organizzati sul territorio a partire dall’11 dicembre per illustrare la nuova tariffa.
Come funziona la Tariffa Corrispettiva Puntuale
La TCP sarà fatturata direttamente da Hera. Come per la TARI, l’importo è calcolato anche in base alla superficie dell’immobile e al numero degli occupanti (per le utenze domestiche) o alla categoria di attività svolta (per le utenze non domestiche). Alle quote relative alla superficie e al nucleo familiare o alla categoria di attività, si aggiunge in bolletta un’altra voce: la quota variabile di base (cioè la quantità prestabilita di indifferenziato conferibile ogni anno); solo se questa quantità verrà superata, ci sarà anche un’ulteriore quota (la quota variabile aggiuntiva). Dunque, se nell’arco dell’anno si effettua un numero di conferimenti di rifiuto indifferenziato superiore a quello prestabilito, questi saranno addebitati nella bolletta di conguaglio. Le tariffe applicate e il regolamento TCP saranno stabiliti dall’Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi idrici e Rifiuti (Atersir) entro il primo semestre 2025 e si potranno consultare nell’area “Assistenza” del sito del Gruppo Hera (www.gruppohera.it) selezionando il proprio Comune.
Le modalità di raccolta dei rifiuti rimangono invariate. L’unico rifiuto sul quale viene calcolata la TCP è quello indifferenziato, che viene conteggiato considerando l’intero volume conferito al servizio. Per risparmiare, quindi, è meglio esporre il contenitore dell’indifferenziato solo quando è pieno.
I conferimenti annui prestabiliti previsti nella nuova bolletta
Ogni volta che si espone il bidoncino dell’indifferenziato, viene registrato un conferimento. Il numero dei conferimenti prestabiliti nella nuova bolletta, per le famiglie, dipende dal numero di componenti del nucleo. Nella bolletta la quantità di indifferenziato viene conteggiata utilizzando come riferimento il volume conferito espresso in litri. Il numero prestabilito di conferimenti cresce progressivamente all’aumentare del nucleo familiare, diviso in cinque fasce (da un solo componente fino a 5 componenti e oltre). Le tabelle per gli utenti domestici e per le imprese sono contenute nella lettera in arrivo nelle buchette di Baricella.
Per fare un esempio, per le famiglie a Baricella i conferimenti prestabiliti vanno da un minimo di 840 litri l’anno per i nuclei composti da una sola persona (che corrispondono a 28 conferimenti) a un massimo di 1.560 litri riservato alle famiglie composte da 5 persone in su (significa 52 conferimenti prestabiliti l’anno). Una famiglia composta da 4 persone avrà a disposizione 1.440 litri, pari a 48 conferimenti.
Per quanto riguarda le imprese, il numero di conferimenti prestabiliti annui è 24, uguale per tutte le dimensioni dei contenitori in dotazione (fino a 1.700 litri).
La bolletta arriverà da Hera. La prima bolletta relativa al periodo che inizia a gennaio 2025 arriverà durante l’estate 2025 e conterrà il numero dei conferimenti effettuati. Da giugno 2025 le informazioni sul numero dei conferimenti effettuati saranno disponibili anche sulla app MyHera. A regime, ogni utenza riceverà ogni anno tre bollette per il pagamento della tariffa TCP. La bolletta sostituirà il modello F24 della TARI.
Domande e risposte
Nella lettera in arrivo ai cittadini e alle imprese si trovano anche alcune domande frequenti con le relative risposte. Tra le richieste più sentite dai cittadini c’è quella relativa a chi deve conferire pannolini e pannoloni, che vanno nell’indifferenziato: per tutelare queste famiglie, a Baricella saranno conteggiati gratuitamente 8.760 litri in più all’anno per ogni persona del nucleo che utilizza questi prodotti.
In caso di bambini di età inferiore ai 36 mesi, l’agevolazione è riconosciuta in automatico. In tutti gli altri casi è necessario richiedere l’agevolazione al Servizio Clienti Hera a partire da giugno 2025. Per il primo anno di avvio della tariffa, eccezionalmente, l’agevolazione sarà applicata con la dovuta retroattività se la richiesta perverrà entro la fine del 2025.
Un’altra delle domande più frequenti riguarda le imprese e la detrazione dell’IVA. Una delle conseguenze positive del passaggio alla TCP riguarda proprio questo argomento: essendo la TCP il corrispettivo per un servizio ricevuto, e non più un tributo, il pagamento avverrà a fronte del ricevimento di una fattura e sarà possibile detrarre l’IVA del 10%.
Incontri pubblici per illustrare tutte le novità
Per diffondere nel modo più capillare possibile le informazioni sul passaggio alla TCP, il Comune promuove una serie di incontri pubblici, ecco dove e quando:
Bidoncini per accedere al servizio di raccolta
Hera ha già distribuito i bidoncini dell’indifferenziato per accedere al servizio di raccolta rifiuti. Chi non ha ancora ritirato questo strumento deve farlo al più presto per poter usufruire dei servizi ambientali per evitare l’applicazione di una penale nella bolletta della TCP. Ecco dove ritirare le dotazioni:
Contatti a disposizione per la TCP
Per informazioni sulla nuova tariffa TCP, Hera ha attivato il numero verde gratuito dedicato 800.862.328, disponibile dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18. È possibile anche scrivere una email all’indirizzo clienti.tcp@gruppohera.it.
I Carabinieri della Stazione di Anzola Emilia hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, nei confronti di un marocchino sulla trentina, residente in Provincia di Bologna, indagato nell’ambito di un’indagine per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. La misura cautelare è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, a seguito della richiesta del Pubblico Ministero dalla Procura della Repubblica felsinea che ha coordinato le indagini dei Carabinieri. L’attività d’indagine è nata da un semplice controllo alla circolazione stradale, nel corso del quale il marocchino, titolare di un’impresa di edilizia senza dipendenti, era stato controllato alla guida di un autocarro che trasportava cinque immigrati, vestiti con indumenti da lavoro sporchi di materiale edile, riscontrati poi irregolari sul territorio italiano. Il presunto responsabile, ai Carabinieri che lo avevano fermato, ammetteva spontaneamente di aver assunto quegli operai in “nero” perché aveva difficoltà a trovare lavoratori da assumere con regolare contratto di lavoro. Sono così scattati gli approfondimenti investigativi, svolti dai Carabinieri della Stazione di Anzola Emilia anche con l’ausilio dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato Lavoro di Bologna. E’ stato possibile ricostruire il modus operandi del trentenne marocchino, che reclutava connazionali, per lo più irregolari sul territorio italiano, nei pressi di un bar di Crevalcore, facendoli lavorare alla giornata, all’incirca dalle 8 del mattino sino alle 18, per una paga di 50 euro al giorno. Quattro di queste vittime sono state identificate nel corso delle indagini, ed uno di queste, sentito dai Carabinieri, ha confermato la dinamica illecita ricostruita durante le indagini, con cui l’odierno arrestato sfruttava la manodopera degli immigrati. Pertanto, rintracciato dai Carabinieri, il presunto responsabile è stato arrestato e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Giudice.
Foto d’archivio CC.
Virtus Segafredo Bologna vs ALBA Berlin. Palla a due domani, mercoledì 04 dicembre, ore 20.45 Virtus Segafredo Arena (Bologna).
Diretta: Sky Sport, DAZN e Nettuno Bologna Uno.
Arbitri: TOMISLAV HORDOV, GYTIS VILIUS, AMIT BALAK.
La biglietteria di P.zza della Costituzione sarà aperta domani, mercoledì 04 dicembre, dalle ore 18.00.
Le dichiarazioni di Coach Banchi alla vigilia della sfida di EuroLueague: “L’Alba Berlino arriverà a Bologna forte del recupero di giocatori importanti come Thomas ed Hermannsson, oltre al recente ingaggio di Mc Cormack, che contribuiranno a rendere il loro basket collettivo ancora più efficace. Affronteremo questa sfida con umiltà e determinazione per riuscire a controllarne i ritmi e sfruttare al meglio l’opportunità di tornare a giocare alla Virtus Segafredo Arena, dove la nostra energia e la spinta emotiva dei nostri tifosi saranno decisivi.”
Il prepartita di Momo Diouf: “Contro l’Alba Berlino ci attende una gara tosta, nella nostra casa, la Virtus Segafredo Arena. Dovremo rimanere uniti e pareggiare la loro energia, abbiamo bisogno di conquistare questa vittoria per uscire da questo momento”.
Oltre il 60% delle autovetture circolanti nella città metropolitana di Bologna e nel suo capoluogo sono di classe Euro 5 o Euro 6, in entrambi i casi valori al di sopra della media nazionale pari a 52%. Le ibride ed elettriche confermano il trend crescente degli ultimi anni, registrando un +31% nella città metropolitana e un +27% nella sola città di Bologna; in entrambi i territori di riferimento meno della metà delle macchine va a benzina, mentre quelle a metano o Gpl sono quasi il doppio rispetto al dato nazionale. Le Due Torri sono al nono posto tra le 12 grandi città italiane per tasso di motorizzazione e al secondo posto nel confronto con le città metropolitane per le autovetture in classe Euro 5/6. Questa l’istantanea del parco auto cittadino e metropolitano scattata al 31 dicembre 2023 dagli uffici di statistica del Comune di Bologna e della Città metropolitana di Bologna.
Città metropolitana di Bologna
Rispetto al complesso dell’area metropolitana, il parco veicolare è cresciuto nel 2023 dell’1,4% contro il 2,0% nazionale, grazie soprattutto alle 37.733 nuove immatricolazioni, in aumento rispetto al 2022, pur attestandosi al di sotto dei livelli pre-pandemici.
Il tasso di motorizzazione conta in media 62,63 autovetture ogni 100 abitante. Rispetto alla mappa dei Comuni, il comune che registra il valore più elevato è ancora una volta Camugnano, con 81,41 autovetture su 100 abitanti. Ma più in generale sono tutti i comuni della montagna a registrare i valori più alti. Tra i comuni della cintura, i più motorizzati – in termini di autovetture – sono Castenaso (76,09 auto su 100 abitanti) e Granarolo dell’Emilia (74,23).
Se guardiamo invece il valore dei motocicli la mappa si ribalta: San Lazzaro registra il valore più elevato: 17,03 motoveicoli su 100 abitanti (la media metropolitana è di 13,41) e sono in generale i comuni della cintura a registrare i valori più elevati, insieme al comune capoluogo (15,25).
Per quel che riguarda l’alimentazione, in termini percentuali, le auto a benzina sono un fenomeno presente soprattutto in montagna, nel capoluogo e nei comuni della cintura a sud del capoluogo. I comuni con i valori più alti sono Lizzano in Belvedere, Alto Reno Terme e Castiglione dei Pepoli, dove quasi 1 autovettura su 2 è alimentata a benzina. I comuni dove è più presente il metano sono nella pianura imolese, in particolare al primo posto si conferma Medicina con il 13,9% delle auto che vanno a metano: una percentuale quasi doppia rispetto alla media metropolitana (7,2%). L’alimentazione ibrida ed elettrica è un fenomeno legato al comune di Bologna e ai comuni della cintura. Granarolo è il comune più “green” con l’11,8% delle autovetture ibride o elettriche (la media metropolitana è dell’8,6%). Seguono San Lazzaro di Savena e Bologna, entrambi con l’11,4%, e Castenaso con il 10,7%.
In termini di classe Euro, il 62,8% delle autovetture circolanti nella città metropolitana sono Euro 5 o Euro 6. Il comune con le autovetture più recenti è Granarolo dell’Emilia con il 71,8% delle autovetture Euro 5 o Euro 6, seguito da Castenaso (69,4%). Anche Sala Bolognese, San Giorgio di Piano e Ozzano dell’Emilia raggiungono il 69,0%. Castel del Rio è invece il comune con il numero di autovetture di classe euro 5 o euro 6 inferiore, pari al 43,7%.
Tutti i dettagli nel report Il parco veicolare nella città metropolitana di Bologna – Anno 2023
Comune di Bologna
La composizione del parco auto bolognese è più moderna rispetto alla media nazionale: le autovetture circolanti in classe inferiore all’Euro 4 sono il 25,3% a livello nazionale, a Bologna sono solo il 15,8% del totale. La quota di Euro 4 è pari al 19,6% a Bologna, mentre è del 22% a livello nazionale. Infine a Bologna il 63,8% delle auto è Euro 5 o Euro 6, contro il 52% registrato in Italia.
Le ibride e le elettriche sfiorano la quota di 23.800 (nel 2022 erano 18.783, + 26,7%), pari all’11,4% del totale, contro il dato nazionale del 5,9%. Il 42,8% delle auto bolognesi è alimentato a benzina, in linea con il dato medio nazionale (43,3%). Significativamente superiore è invece la quota di auto a metano o Gpl, che a Bologna è pari al 17,1%, mentre a livello nazionale si ferma al 9,7%. Molto più bassa della media italiana è la presenza delle auto diesel, che a Bologna si assesta al 28,7%, contro il 41% del dato nazionale. Le ibride (quelle dotate di un motore termico più uno elettrico) e le elettriche a Bologna costituiscono l’11,4% del totale delle autovetture; la quota nazionale è invece pari al 5,9%.
Le Due Torri si distinguono poi per un tasso di motorizzazione molto basso, posizionandosi di fatto nella cerchia delle grandi città italiane con il rapporto tra numero di autovetture iscritte al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e abitanti tra i più bassi. Bologna si trova infatti al nono posto con 53,61 auto ogni 100 abitanti, preceduta in classifica solo da Milano (51,64), Genova (47,52) e Venezia (44,16).
Cresce il numero di motocicli circolanti in città: sono 59.338 nel 2023, 1,4% in più rispetto al dato registrato a fine 2022. Nel 2023 ogni 100 abitanti ci sono 15 motocicli, di cui il 60% sono in classe uguale o superiore a Euro 3.
I Carabinieri della Stazione di Bentivoglio hanno arrestato una 56enne straniera, nota alle Forze dell’ordine, per il reato di furto aggravato. È successo quando, l’addetto alla sicurezza di un’azienda sita all’interno dell’Interporto di Bologna, del Comune di Bentivoglio, ha notato che la 56enne in questione, in qualità di addetta alle spedizioni, con atteggiamenti sospetti, ha occultando della merce predisposta per la spedizione stessa. Alla fine del turno di lavoro la donna, nel momento in cui ha varcato i metal detector, per uscire dalla ditta, quest’ultimi hanno dato il segnale di allarme. A quel punto, il responsabile della sicurezza ha immediatamente fermato la dipendente ed ha contattato i Carabinieri. I militari, giunti dopo pochi istanti sul posto, dopo aver identificato la donna, hanno constatato che la stessa si era impossessata, di diversi capi di abbigliamento e oggettistica varia, per un valore di circa 5.000,00 euro, nascondendola in una borsa e all’interno del proprio cappotto. Appurato ciò, la 56enne è stata arrestata dai Carabinieri e su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, è stata sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari, mentre la refurtiva è stata sequestrata dai militari operanti.
Foto Stazione CC Bentivoglio
Sabato 23 novembre nella sala del Consiglio comunale di Castenaso si è svolta la cerimonia di consegna del ricavato della 13° festa dell’Umanità, la serata di beneficenza per le famiglie indigenti della città realizzata a Marano di Castenaso lo scorso 27 settembre. Hanno unito le forze per organizzare questa festa le Associazioni locali La Stalla, Airone, Ama, Avis, Amici di Fiesso, Pro Loco, Pubblica Assistenza, il Gruppo scout e il Comitato soci di Bcc Felsinea, da sempre il principale promotore e sostenitore di questo evento.
Una settantina di persone hanno partecipato alla cerimonia di consegna: promotori, volontari e sostenitori della festa, il sindaco Carlo Gubellini con la Giunta comunale al completo, esponenti del Consiglio comunale, i due parroci di Castenaso don Giancarlo e don Francesco e il presidente di Bcc Felsinea Andrea Rizzoli con alcuni consiglieri della banca.
Gli organizzatori della festa dell’Umanità 2024 hanno definito “straordinaria” questa 13°edizione, resa speciale dalla presenza del vescovo Matteo Zuppi – in quei giorni in visita pastorale a Castenaso – e dal consistente incremento degli iscritti alla cena di beneficenza, +50% rispetto all’anno scorso. 512 persone hanno partecipato alla serata di fine settembre, un banco di prova per l’organizzazione che si era già dotata di una struttura ricettiva più capiente e di un numero maggiore di volontari impegnati per la cucina, il servizio ai tavoli, il punto di accoglienza, la gestione della festa. L’aumento dei partecipanti e di conseguenza del ricavato era in effetti un obiettivo a cui lavoravano dal febbraio scorso, sul piano della riorganizzazione, della comunicazione dell’evento e dell’acquisizione di nuovi sponsor.
Il ricavato netto della festa dell’Umanità 2024, tolte le sole spese vive, ha superato del 63% il risultato dell’anno scorso ed è stato pari a 12.720 euro. Una somma che nel corso della cerimonia è stata consegnata in due quote uguali di 6.360 euro ciascuna al Sindaco di Castenaso, per essere impiegata per i Servizi sociali comunali e ai parroci di Castenaso, per sostenere l’attività della Caritas.
Il Comune e la Parrocchia come ogni anno trasmetteranno ai promotori della Festa il resoconto sull’impiego delle somme donate, finalizzate a sostenere le famiglie economicamente più fragili del territorio e i loro bambini. Si traducono in borse spesa alimentari e per la casa, bollette pagate, iscrizione alle attività sportive dei ragazzi. Un sostegno che dal 2011 a oggi, grazie alle feste dell’Umanità che si sono svolte ogni anno, ha superato la cifra di 100.000 euro, migliorando la vita di molte famiglie in difficoltà.
“Dall’impegno alla giustizia sociale, dalla solidarietà alla pace”, proseguono le iniziative di ricordo e riflessione in occasione del 34° anniversario della Strage del Salvemini (6 dicembre 1990 – 6 dicembre 2024) che termineranno il 14 dicembre, promosse dall’Amministrazione comunale di Casalecchio di Reno, con il contributo della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Città metropolitana di Bologna, Comuni di Bologna, Monte San Pietro, Sasso Marconi, Valsamoggia e Zola Predosa, l’associazione Vittime del Salvemini 6 dicembre 1990 e l’I.T.C.S. “Gaetano Salvemini”.
Dalla presentazione del libro di Filippo Venturi “Il delitto della finestrella” il prossimo 4 dicembre, che contiene un ricordo della strage, alla novità del podcast “Cherosene. Storia di un aereo contro una scuola” che Radio24 ha dedicato alla tragedia e che verrà presentato in anteprima giovedì 5 dicembre alla Casa della Solidarietà, fino alla commemorazione ufficiale del 6 dicembre, questo percorso di rafforzamento della memoria collettiva è importante perché, come sottolinea il sindaco di Casalecchio di Reno Matteo Ruggeri:
“Nella costruzione di una comunità non contano solo i momenti belli e felici: nella costruzione di una memoria collettiva contano anche i momenti dolorosi, i momenti tremendi. Questi momenti ci appartengono: a chi oggi come nel 1990 faceva già parte di questa comunità, a chi in questa comunità è arrivato e desidera conoscerne la storia. Per questo, come ogni anno e con tutte le amministrazioni coinvolte, partecipiamo attivamente alle iniziative di ricordo e riflessione sulla tragedia, nei luoghi in cui questa ebbe luogo e non solo. Insieme alle istituzioni sono certo avremo con noi anche tante cittadine e tanti cittadini, è il segnale che quella storia, quel peso, oggi come allora non è sorretto solo da chi ha perso una persona cara, un nipote, un amico, un figlio. Ma è sorretto da una comunità più larga e più forte di quanto non si creda. La nostra”.
Le iniziative dal 4 al 6 dicembre 2024:
Mercoledì 4 dicembre
Ore 17.30
Casalecchio di Reno – Casa della Solidarietà “A. Dubcek” (via del Fanciullo 6)
“Il delitto della finestrella”
Presentazione del libro di Filippo Venturi (Mondadori, 2024).
A cura dell’associazione Vittime del Salvemini 6 dicembre 1990.
Giovedì 5 dicembre
Ore 17.30
Casalecchio di Reno – Casa della Solidarietà “A. Dubcek” (via del Fanciullo 6)
Presentazione del podcast “Cherosene, Storia di un aereo contro una scuola”
realizzato da Radio 24, saranno presenti le autrici Anita Panizza ed Elisabetta Fusconi.
A cura dell’associazione dei familiari delle vittime del Salvemini 6 dicembre 1990, in collaborazione con il Comune di Casalecchio di Reno.
Venerdì 6 dicembre
Ore 8.00
Casalecchio di Reno – Istituto Salvemini (via Pertini 8)
• Conclusione del ciclo di testimonianze degli ex studenti sopravvissuti alla strage: gli ex studenti del Salvemini sopravvissuti alla strage incontrano tutti gli studenti delle classi prime per condividere la propria esperienza.
• Rassegna video: visione in classe di uno fra i video Al di là dei muri, Il Messaggio, Le cose che sei, I Ragazzi del Salvemini.
• Apprendimento di pratiche di primo soccorso che vede impegnate a turno tutte le class seconde nell’ambito del progetto “Mani che ridanno la vita”. In collaborazione con il 118, la Croce Rossa Italiana, IRC Italian Resuscitation Council e con il supporto degli Istruttori Volontari operanti su tutto il territorio della provincia di Bologna.
Ore 9.00 Casalecchio di Reno – Istituto Salvemini (via Pertini 8)
Consegna al Sindaco di Casalecchio di Reno e ai rappresentanti dell’associazione Vittime del Salvemini del manifesto realizzato dall’artista Massimo Caccia con parole composte dalla classe 1T coordinata dalla prof.ssa Chiara Casoni.
A seguire
Corteo di studenti, familiari e autorità verso la Casa della Solidarietà
Ore 10.30
Casalecchio di Reno – Casa della Solidarietà “Alexander Dubcek” (via del Fanciullo 6)
Commemorazione ufficiale nell’Aula della Memoria
All’arpa Alex Mosconi
Previsto l’arrivo alla Casa della Solidarietà del trekking organizzato da Percorsi di Pace da tutti i comuni coinvolti.
Ore 11.30
Casalecchio di Reno – Parrocchia di San Giovanni Battista (via Marconi 39)
Santa Messa con letture e coro degli studenti dell’ITCS Salvemini
Proseguono inoltre nei comuni dell’Unione gli incontri e la proiezione nelle scuole del docufilm “Per sempre giovani” di Stefano Ferrari.
Il 6 dicembre 1990, un aereo militare in avaria abbandonato dal pilota precipitò sull’allora succursale dell’Istituto Tecnico Commerciale Gaetano Salvemini in via del Fanciullo 6 a Casalecchio di Reno (Bologna) provocando la morte di undici studentesse e uno studente della classe 2^A – Deborah Alutto, Laura Armaroli, Sara Baroncini, Laura Corazza, Tiziana De Leo, Antonella Ferrari, Alessandra Gennari, Dario Lucchini, Elisabetta Patrizi, Elena Righetti, Carmen Schirinzi, Alessandra Venturi – e oltre ottanta feriti.
Ulteriori approfondimenti: www.salvemini6dicembre1990.it
#Salvemini1990
La zona di Castello in occasione di condizioni meteo avverse, legate ad abbondanti precipitazioni, ciclicamente subisce danneggiamenti alle strutture pubbliche e private, con problematiche legate sia all’innalzamento del livello idrometrico del corso d’acqua che al corretto funzionamento del sistema di drenaggio.
Nel maggio scorso il Comune ha acquisito uno studio idraulico del sistema di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche a Castello, curato da un esperto del settore, l’ingegnere Carlo Baietti, che può rappresentare un punto fermo sulle misure da adottare per scongiurare le conseguenze di precipitazioni forti o estreme che periodicamente affliggono il borgo storico.
Lo studio è stato svolto con l’obiettivo di analizzarne lo stato di fatto e valutare la migliore risoluzione progettuale possibile. In particolare nell’area maggiormente soggetta ad allagamenti sono state rilevate problematiche idrauliche dovute sia ai livelli raggiunti dal Navile che determinano difficoltà di deflusso dagli scarichi presenti, sia all’insufficienza dei collettori idraulici presenti.
Oltre all’adozione di tubazioni con maggiore portata in via Albertina, Piazza Martiri della Libertà ed in parte in via Giacomo Matteotti, lo studio prospetta la creazione di un sistema fognario atto a permettere lo scarico di parte della portata nel Navile, anche in caso delle maggiori piene, attraverso un sistema di sollevamento, con una camera di volume utile pari a 220 mc, e 4 pompe – più una di riserva – azionate da inverter e funzionanti in funzione del livello nel Navile e quello in camera di carico.
Nella seduta del 27 novembre il Consiglio comunale ha dunque approvato la proposta della Giunta di stanziare, attraverso una variazione di bilancio, la somma necessaria agli interventi di riqualificazione della rete di raccolta delle acque reflue.
Il Sindaco Luca Vignoli, in Consiglio e nell’incontro con i residenti tenutosi il 23 novembre scorso, ha spiegato che “Il provvedimento porterà ai cantieri tra il 2025 e il 2026 e rappresenta sicuramente un contributo determinante alla sicurezza idraulica di Castello, in attesa di provvedimenti strutturali per il canale Navile che competono alla Regione, soggetto gestore del corso d’acqua”.
Nella foto, un momento dell’incontro tra la Giunta e i residenti tenutosi a Castello il 23 novembre.