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mercoledì, Gennaio 22, 2025
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BOLOGNA – 32enne violentata in zona universitaria: due 15enni fermati dai carabinieri

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I Carabinieri della Stazione Bologna hanno eseguito duplice fermo di polizia giudiziaria nei confronti due 15enni, entrambi di origine tunisina, celibi, incensurati, domiciliati presso una comunità per minori stranieri non accompagnati della città, accusati di violenza sessuale in concorso. L’episodio è avvenuto verso le ore 3:30 circa di giovedì 28 settembre u.s., quando una 32enne originaria del sud Italia, nubile, impiegata, incensurata, durante il tragitto per tornare a casa, all’altezza di via delle Belle Arti angolo via delle Moline, è stata avvicinata da due ragazzi molti giovani, a lei sconosciuti, di origine nord africane. Nella circostanza uno dei due l’ha spinta con violenza fino a farla cadere per terra mentre l’altro, complice del suo connazionale, una volta caduta, l’ha tenuta ferma per le mani. La 32enne, perso l’equilibrio, è caduta sulla siepe che delimita la zona antistante un ristorante della strada, esattamente dal lato interno, particolare che ha avvantaggiato gli aggressori nel loro intento, in quanto poco visibile ai passanti. Mentre il complice l’ha tenuta bloccata per le mani, l’altro minore le ha abbassato dapprima i leggings e poi gli slip. Nella circostanza l’aggressore l’ha palpeggiata ed ha provato ad avere un rapporto sessuale con la ragazza la quale ha cercato, come meglio ha potuto, di divincolarsi e di difendersi dai suoi aggressori, esclamando frasi del tipo “…no…smettila…no”. Proprio in quel momento è passata di lì una ragazza la quale ha immediatamente cercato di attirare l’attenzione delle altre persone e ha chiesto aiuto a voce alta, per poi avvicinarsi frettolosamente. I due minori, scoperti, hanno interrotto la violenza e allontanati. Mentre altri passanti si sono avvicinati e hanno aiutato la 32enne, in evidente stato confusionale e sotto shock a rivestirsi, uno dei due aggressori, precisamente quello cha ha tenuta ferma la ragazza per le mani, spalleggiando così il connazionale e assumendo nella circostanza il ruolo di “palo”, con molta tranquillità è ritornato nei pressi del ristorante, forse per rivedere la ragazza o per capire se qualcuno avesse chiamato le forze dell’ordine. Riconosciuto, è stato subito rincorso da alcuni presenti, uno dei quali, durante l’inseguimento, è riuscito a scattargli una fotografia con il proprio cellulare.

I carabinieri, raccolta la denuncia da parte della 32enne, nella tarda serata di giovedì 28 settembre u.s., la quale nel frattempo si è recata presso il pronto soccorso dell’ospedale Maggiore per le cure mediche del caso, hanno avviato immediatamente le indagini, le quali sono partite proprio da quella fotografia scattata al minorenne durante la sua “seconda” fuga.

Grazie ai sofisticati sistemi identificativi in dotazione all’Arma dei carabinieri, alle testimonianze raccolte dai passanti intervenuti a soccorso della ragazza e alle immagini di videosorveglianza comunale della zona che hanno ripreso in più occasioni i due ragazzi, i militari sono riusciti così a dare un nome, dapprima al minore raffigurato nel fotogramma e, subito dopo, all’altro, quello che materialmente ha provato ad avere un rapporto sessuale con la ragazza. Ad incastrare i due sono stati anche i particolari riportati sui loro capi di abbigliamento, ripresi dagli “occhi” delle telecamere di videosorveglianza, poi ritrovati e sequestrati nel corso della perquisizione avvenuta all’interno della camera da letto di una comunità per minori non accompagnati della città, risultata in uso ai due stranieri. Entrambi sono stati rintracciati e fermati presso una comunità per minori non accompagnati della città.

L’attività investigativa dei militari ha accertato che i due minorenni sono entrati irregolarmente sul Territorio Nazionale, sbarcando a Lampedusa e successivamente collocati presso l’Hotspot dell’isola, rispettivamente il 7 luglio e il 30 agosto u.s.. Uno dei due minori, precisamente quello sbarcato il 7 luglio (“il palo”) si era allontanato da una comunità per minori del palermitano, dove era stato poi collocato, senza farvi più ritorno.

Il fermo è stato convalidato ed è stata disposta per entrambi la custodia presso un istituto penitenziario minorile.

foto d’archivio CC

BOLOGNA: Clochard violentata nella notte sotto i portici di via Amendola.

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I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato un 22enne marocchino, domiciliato a Granarolo Emilia (BO), per violenza sessuale. È successo nella notte del 1 ottobre 2023, sotto i portici di via Giovanni Amendola. Alle ore 02:30, i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna hanno ricevuto la telefonata di una clochard che chiedeva disperatamente aiuto perché uno tizio la stava molestando. Appresa la gravità della situazione, due pattuglie dei Carabinieri si sono dirette velocemente sul posto e, quando sono arrivate, hanno trovato un giovane sdraiato di fianco a una donna che la bloccava sul lastricato, tenendole le mani sul seno. Alla vista dei militari, la donna ha gridato: “Aiutatemi! Aiutatemi!”. Il soggetto si è alzato, fuggendo in direzione della Stazione Bologna Centrale. Un Carabiniere è rimasto accanto alla donna, clochard bolognese sulla cinquantina, che stava tremando impaurita, mentre l’altro militare ha rincorso il giovane, bloccandolo e identificandolo in un 22enne. La donna ha raccontato ai Carabinieri che il giovane, dopo essersi disteso accanto a lei, la svegliava e, facendole sentire di essere eccitato, gli ha urlato: “Ho voglia! Ho voglia!”. Di fronte al rifiuto il ragazzo ha insistito, offrendole 30 euro per convincerla a fare sesso e, quando si è reso conto di non essere ricambiato, ha iniziato a palpeggiarle il seno. Assistita dai sanitari del 118, la donna ha deciso di restare sulla strada che è la sua “vita”, rifiutando di andare al Pronto Soccorso. Il 22enne, richiedente protezione internazionale da maggio 2023, è stato dichiarato in arresto dai Carabinieri che hanno informato l’Autorità giudiziaria. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il giovane è stato tradotto in carcere. La tempestività dell’intervento dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna e della Centrale Operativa di Bologna ha interrotto una violenza sessuale che si stava consumando a cielo aperto, per le strade di Bologna.

 

foto d’archivio CC Bologna

CASALECCHIO DI RENO (BO)- Nuova Porrettana: prosegue il cantiere

Per proseguire con le fasi del cantiere che porterà alla realizzazione dello Stralcio Nord della Nuova Porrettana, a partire dal 4 ottobre 2023 e per circa un anno verrà chiuso totalmente il parcheggio di piazzale Levi-Montalcini, davanti alla Casa della Salute.

In contemporanea verrà aperto il nuovo parcheggio lato nord di Casa della Salute con accesso dalla strada laterale al Parco Rodari in prossimità della rotonda Biagi.

A regime, il nuovo parcheggio avrà complessivamente 70 posti auto compresi gli stalli sosta disabili. Verrà aperto in due fasi, nella prima fase, di apertura parziale, la sosta sarà gratuita, dopo l’apertura completa sarà a pagamento in analogia a quanto accadeva per il parcheggio di piazzale Levi-Montalcini.

mezzi di soccorso che devono accedere alla Casa della Salute potranno invece continuare ad entrare da via Marconi.

Consentito anche l’accesso pedonale da via Marconi.

In generale, la zona di via Marconi alta sarà oggetto di modifiche viabilistiche a causa delle attività di cantiere. Ci scusiamo per i disagi ma sono attività necessarie per il prosieguo delle lavorazioni nei tempi stabiliti.

Segnaliamo in particolare:

  • dal 10 ottobre circa, per un periodo di circa 15 giorni, via Martiri della Libertà sarà interessata da scavi Telecom e il traffico verrà deviato sulla preferenziale di via Marconi;
  • dalla fine di ottobre e fino ai primi giorni di novembre, per alcune lavorazioni Hera, via Toti diventerà a senso unico alternato.

Parcheggi nelle vicinanze della Casa della Salute:

–       per chi accede a piedi da via Marconi:

parcheggio stazione Ronzani

parcheggio coperto di Galleria Ronzani (accesso da via Ragazzi della Chiusa)

parcheggio Coop

–       per chi accede lato rotonda Biagi:

nuovo parcheggio lato nord Casa della Salute

parcheggio di fronte a ufficio postale via Porrettana

Mostra d’arte

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Due giorni fa è stata inaugurata una mostra d’arte nella sala d’Ercole del Palazzo Comunale. Vi sono andato, conoscendo da molti anni un paio di artisti presenti. Così ho avuto modo, non solo di vedere le opere, ma di dialogare con persone esperte del ramo. Tra i molti presenti si notavano vari aspetti di bianco, sia nei capelli che nelle barbe. Tanti anche i giovani ! Come mai una così notevole presenza di persone con un po’ di anni ? La mia spiegazione è la seguente : dalla fine anni 50 sino ad oltre metà anni 70 a Bologna vi è stato un fiorire di artisti nei vari campi : arti figurative e musica specialmente. Mi ricordo che all’ultimo piano del palazzo Bentivoglio in Via Belle Arti erano ospitati un certo numero di pittori. Mi recavo spesso, visto che alcuni erano miei amici da anni, a vedere i loro lavori ed a dialogare con loro di argomenti artistici. In più, visto che facevo parte dall’età di 16-17 anni di un complessino jazz, non vi era quartiere, piazza o strada che non avesse la sua mini band .

 

Non era casuale la presenza di due jazz banda quali La Reno Jazz Band e la Reno Jazz Gang con solisti di valore. Personaggi come Gianno Morandi o Lucio Dalla non nascono per caso, necessitano di un terreno culturale atto a farli emergere. Anche Pupi Avati, regista cinematografico, aveva esordito come clarinettista jazz. La cultura richiama cultura. Nel nostro complessino si erano succediti nel ruolo di batterista alcuni giovani fra i quali Franco Lapolla che divenne responsabile del dipartimento di cinematografia all’Università di Bologna. Diciamo che la città era un vero crogiuolo d’arte. La presenza di un Festival del Jazz con presenza di grandi solisti e complessi statunitensi e nord europei  dimostrava, con la partecipazione di tanti spettatori, come fosse viva la cultura musicale in città. Chi ha vissuto tale ventennio non ha di certo dimenticato quale entusiasmo e quali spessore culturale vi fosse a Bologna. Oggi, mi sembra di assistere, e da tempo, ad una debacle artistico-culturale di cui non si vede la fine. Non si tratta di esaltare gli anni giovanili con sentimenti di rimpianto, si tratta di elementari dati di fatto : dove sentiamo suonare complessini musicali di varia tendenza ? Dove abbiamo un nutrito gruppo di artisti figurativi quale quello del palazzo Bentivoglio o che si riunivano a casa di Claudio Mariani (altro artista) in Via Santo Stefano ? Mi auguro di sbagliare, ma non vedo una partecipazione giovanile così determinata nell’ambito dell’arte come quella di tali anni.

Caccia, prima giornata senza incidenti: 225 controlli effettuati dalla Polizia locale della Città metropolitana

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La stagione venatoria sul territorio bolognese è stata inaugurata senza incidenti. Partita domenica 1° ottobre, dopo il posticipo rispetto alla precedente data del 17 settembre 2023, la prima giornata di caccia si è svolta regolarmente, con un basso numero di segnalazioni. Questo grazie alla presenza capillare delle pattuglie sul territorio, sia della Polizia locale della Città metropolitana, sia delle Guardie volontarie. Nella giornata di ieri erano infatti presenti 10 pattuglie della Polizia locale, per un totale di 22 agenti, coadiuvate da 14 pattuglie delle Guardie volontarie, per un totale di 28 unità.

A fronte di circa 450 cacciatori stimati sul territorio metropolitano sono stati effettuati 225 controlli. A questi sono seguiti nove verbali amministrativi, principalmente per il mancato rispetto delle distanze da immobili e strade, per cui è prevista una sanzione di 206 euro. La sicurezza infatti rimane l’obiettivo principale dei controlli svolti sull’attività venatoria, a garanzia dei cittadini e degli stessi cacciatori.

ALTO RENO TERME: “Mulini e castagne”

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Con l’arrivo dell’autunno, anche se ancora continua il tepore di belle giornate estive, in montagna si parla già di castagne con due giorni importanti ad essa dedicati. Infatti nel fine settimana scorso, con il patrocinio dell’Accademia Nazione dell’Agricoltura e la collaborazione del Comune di Alto Reno Terme, si è svolto un evento dedicato ai mulini ad acqua, al loro passato, alla situazione attuale e alla possibilità di un futuro sostenibile, potendo recuperare i mulini esistenti.

Un convegno dal titolo “Mulini e Castagne” presso il Teatro Testoni di Porretta di sabato 30 settembre, gremito di cittadini, dove Gabriele Setti, Presidente dell’Associazione A.I.A.M.S. (Associazione Italiana Amici Mulini Storici), ha aperto l’incontro facendo presente il lavoro dell’Associazione sul territorio non solo montano, ma anche in pianura, dove il mulino ha rappresentato la sopravvivenza e la vita quotidiana di intere generazioni. Dice che la tradizione è un fuoco che deve continuare a bruciare e il contributo di ognuno è alimentare questo fuoco e tramandarlo ai giovani”

Diversi sono stati gli interventi con l’inizio dei saluti del Sindaco di Alto Reno Terme, Giuseppe Nanni:

Da oltre mille anni, la castagna, è l’oro di questo territorio, anche se per decenni tanti castagneti erano stati abbandonanti, e dal 2000 in poi c’è stata una ripresa delle attività, tanto che Granaglione è stato pioniere di questa ripresa, dando l’impulso al territorio anche con la nascita della Birra Beltaine, fatta di castagne. A volte la castagna e tutta la sua lavorazione, è stata considerata una reminiscenza del passato, ma Granaglione con la presenza della sua forte biodiversità, nel 2022, ha avuto un riconoscimento importante da parte dell’Università dell’Agricoltura, classificando il Castagneto di Varano come un centro di ricerca con i “castagni parlanti”, che con l’applicazione delle nuove tecnologie sono un supporto rilevante per gli studi ambientalistici.

Così il riconoscimento della “Corona di Matilde” che individua determinati luoghi del territorio, dove sono presenti i castagneti matildici, riconoscendoli come paesaggi rurali storici a tutti gli effetti. Requisiti che oltre a dare pregio  al territorio, danno vita a un turismo sostenibile. I mulini ad acqua, tredici presenti nel territorio di Randaragna, alcuni in buono stato, hanno lavorato fino agli anni 60/70 la macinazione delle castagne. La cultura della castagna, che deve comprendere la raccolta, l’essiccazione, la macinatura, riscuote sempre più interesse, dimostrato anche dalla numerosa affluenza alle sagre della castagna. E riscuote interesse tra i giovani  che ancora oggi possono far diventare la lavorazione della castagna, motivo di produzione abbinando tradizione e innovazione tecnologica”

Anna Maria Guccini, Vice-Presidente dell’Associazione A.I.A.M.S.

“Non sono molte le invenzioni che raccontano la storia e il mulino è tra questi, si colloca sia in tempi di pace che di guerra, sia di fatica dell’uomo che degli animali, di benessere e di carestia. Il mulino, prima azionato dagli animali e dall’acqua per arrivare ai tempi moderni con l’energia elettrica. Nel 2° dopoguerra divenne un luogo con la presenza continua dell’uomo, un luogo di aggregazione sociale dove si condividevano storie, cammini con fantasie e speranze, per sè stessi e per i propri figli. E così per secoli, lungo i fossi e  i fiumi  dove esso era stato costruito dall’uomo, è testimone del sapere del macinare con la sua semplice, ma complessa macchina di elementi che la compongono nei movimenti e nell’equilibrio. Il mulino rappresenta l’evoluzione dell’uomo in modo indelebile per la sua sopravvivenza. Ma da anni si chiede un equilibrio normativo e legislativo delle istituzioni per far sì che torni la macinazione e che l’uomo non sia strozzato dagli aspetti fiscali, onerosi e burocratici rispetto al guadagno. Purtroppo nei beni architettonici veniva riconosciuta solo l’edificio, niente che riguardasse l’attività molitoria fino al 2005 quando una legge regionale riconosce l’essiccazione di mulini. Il mulino è la macchina più ecologica, autonoma e recuperativa come il castagneto di Matilde. Il mulino è una storia condivisa e un mulino che non macina è una storia raccontata a metà, perché è sé stesso che racconta la vita, con i rumori e gli odori che produce. Ed è necessaria una normativa, prima che sia troppo tardi”. 

Giorgio Cantelli Forti, Presidente dell’Accademia Nazionale dell’Agricoltura

“Il recupero di tanti castagneti soprattutto in montagna, è tra i nostri principali obiettivi,come quello dei castagneti matildici,  sognato dal sindaco Nanni e realizzatosi nel 2003, con l’Associazione Castanicoltori di Granaglione, la riapertura del Caniccio e la produzione della birra di castagne. L’Accademia ha voluto rivalutare questo territorio, tanto che la biodiversità del Castagneto di Varano, con 14 varietà da frutto e 4 da legno conta undici ettari di castagneto, è rientrata nell’area paesaggistica della Corona di Matilde  come “Paesaggio Rurale di Interesse Storico” con D.M. n.328741 del 16/07/2021, anche se su 27 siti siamo arrivati al 27° posto. Ma ci siamo! E il nostro obiettivo futuro è che entri a far parte dell’Unesco per far sì che apporti benessere ambientale ed economico“. 

Domenico Medici – Associazione Castanicoltori Alta Valle del Reno – l’Albero del Pane

Interessante la performance di Domenico Medici, che sulla scia dell’antica tradizione di famiglia, ha riscoperto da un po’ di anni la lavorazione della castagna, creando un’associazione e una squadra di giovani dipendenti, che di recente hanno avuto degli importanti riconoscimenti per la qualità della farina dolce di castagne. Con una serie di slide ha illustrato questa antica tradizione che nei secoli non ha cambiato le fasi di lavorazione, che rimangono sempre le stesse: raccolta, essiccazione, macinazione, anche se la tecnologia moderna alleggerisce il lavoro dell’uomo, portando sempre in tavola prodotti antichi, ma sempre nuovi e genuini.

Prima della chiusura degli interventi per la pausa pranzo, Domenico Medici ha offerto, a tutti i presenti in sala, un assaggio di farina macinata di castagne dell’anno scorso, ancora con un buon odore e sapore.

Il Convegno dei due giorni “Mulini e Castagne” è proseguito domenica 1 ottobre al Castagneto Didattico-Sperimentale di Granaglione con una visita a un mulino del territorio.

 

foto di Pasqualina Tedesco

BASKET A1 F: Peters (Virtus Segafredo):”Un ottimo inizio di stagione”

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Al lavoro per l’inizio della regular season di Lega Basket Femminile e dopo la storica vittoria della Supercoppa, Haley Peters si è presentata alla Virtus: “Sono contenta di essere qui, di conoscere e giocare in una nuova lega. Credo che lo stile di gioco sia diverso, non ho aspettative particolari ma sono entusiasta di scoprire come andrà la stagione e di vedere se possiamo formare una squadra da scudetto. La settimana scorsa è stata emozionante, è stato bello esserne parte. Credo che specialmente per le ragazze che hanno giocato qui anche l’anno scorso sia stato qualcosa di fantastico, di cui essere molto fiere. È stato un ottimo inizio di stagione e sono stata contenta di farne parte.”

Sui suoi obiettivi per la stagione: “Il mio obiettivo è sempre quello di giocare il miglior basket che posso giocare, al livello più alto, di essere la migliore versione di me come giocatrice. Penso di portare alla squadra molta esperienza, sono una delle giocatrici più grandi. Spero di aiutare nella comunicazione e aiutare le più giovani, in generale fare ciò che serve per formare un ottimo team. Le ragazze sono fantastiche, sono tutte molto gentili e disponibili. Penso che il nostro gruppo possa fare qualcosa di speciale. Siamo tutte qui per lavorare duramente, aiutarci e fare parte di una buona squadra, è fantastico.”

BOLOGNA: “Ma siete qui per me ?” Gravato da misura cautelare si avvicina ai carabinieri e viene arrestato

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I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato un 26enne italiano, residente a Bologna, per violazione dei provvedimenti del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. È successo alle ore 06:00 circa del 26 settembre 2023, durante un’attività di Polizia Giudiziaria che i Carabinieri stavano facendo in una via del Quartiere Borgo Panigale-Reno. Alla vista delle pattuglie ferme sulla strada, un pedone si è avvicinato e dopo aver richiamato l’attenzione del Carabiniere seduto a bordo del veicolo, si è avvicinato al finestrino dicendo: “Ma siete qui per me?”. La richiesta del cittadino ha insospettito il Carabiniere che trovandosi in zona per altri motivi, ha invitato il pedone a esibire un documento d’identità. È stato in quel momento che il Carabiniere ha scoperto che il cittadino, 26enne italiano, residente a Bologna, si era preoccupato perché credeva che i Carabinieri lo stessero cercando, ben consapevole di trovarsi in quel momento in violazione della misura cautelare, ricevuta qualche giorno prima, che gli impone di non avvicinarsi all’abitazione dell’ex fidanzata, residente nei paraggi. Nemmeno il tempo di rendersi conto della “gaffe” che i Carabinieri lo avevano già arrestato. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, successivamente il giovane bolognese è stato rimesso in libertà, in attesa dei provvedimenti che saranno adottati per la violazione commessa. I controlli del territorio espletati dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna negli ultimi giorni hanno portato all’identificazione di altre sei persone, tutte denunciate alla Procura della Repubblica di Bologna. In particolare, nei confronti di tre automobilisti, due marocchini e un italiano, sono scattate delle denunce per aver violato le normative in materia di circolazione stradale. I due marocchini, un 30enne, residente in Provincia di Firenze, si era messo al volante con una patente contraffatta, mentre un 29enne, residente in Provincia di Modena, guidava senza patente, perché non l’aveva conseguita. L’automobilista italiano, invece, 50enne, residente in Provincia di Bologna, è risultato positivo all’alcoltest. Gli altri soggetti deferiti all’Autorità giudiziaria sono due albanesi, un 25enne e un 24enne, senza fissa dimora, entrambi denunciati per ricettazione. Controllati in uno stabile in stato di abbandono in via del Sostegnazzo, detenevano due borse con del materiale proveniente da un furto su auto in sosta che era stato commesso qualche tempo fa in danno di un 26enne italiano, residente a Granarolo Emilia (BO). Il terzo soggetto denunciato è un 40enne albanese che non ha rispettato il foglio di via del Questore di Bologna, ricevuto a luglio 2023. Nei confronti del soggetto è scattata una denuncia per violazione della misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio.

 

foto d’archivio CC Bologna

30 kmh e dintorni

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30 Km/h e dintorni

Ovunque vi sono cartelli che tendono a dimostrare che la velocità di Km 30/h è molto più sicura, non si perde tempo ecc ecc . Spesso faccio il tragitto Via Nosadella – Poco dopo San Biagio di Casalecchio di Reno ed i tempi medi di percorrenza vanno dai 40 ai 50 minuti. Lascio a voi il calcolo della incredibile velocità, roba da Niki Lauda, considerando che, forse, la distanza è di circa 8 Km . Adesso stanno montando in ogni dove cartelli dei 30 Km/h. Deve essere l’attività più remunerativa degli ultimi 50 anni . Nel medesimo tragitto di cui sopra, sono presenti, penso, una ventina di apparati semaforici con funzionamento, penso, casual, oppure, spesso sincronizzati sul rosso. Dato il proliferare di tali cartelli, viene da pensare che verranno sistemati sia in tangenziale che in autostrada. La sicurezza prima di tutto ! Già la sicurezza ! Viene da ridere e piangere al medesimo tempo come quando si legge “La legge è uguale per tutti”. Anche il codice della strada dovrebbe essere uguale per tutti ? Per qualcuno è più uguale ( vedi Orwell) per altri è meno uguale o inesistente. Qual’è la categoria esentata dal rispettare detto Codice ? E’ evidente ! Sono i ciclisti ! Viaggiare contro mano, di notte senza luci, sotto i portici, attraversare con il rosso, fare esibizioni equilibristiche in mezzo ad un incrocio ed altro è loro consentito a 360 gradi. Se poi sbattono contro un’auto o un mezzo a motore saranno grane per questi ultimi. La cosa l’ha vista un docente universitario francese che, assieme ad una sua laureanda, ha avuto la disavventura di passeggiare in mia compagnia per le strade di Bologna. Il primo impatto negativo l’hanno avuto sotto i portici di Via Nosadella , numeri dispari, dove hanno rischiato di essere travolti da epigoni di Maspes in piena azione. All’incrocio con Via S.Isaia e Piazza Malpighi hanno potuto ammirare, estasiati, i vari attraversamenti contro mano con il rosso, gli attraversamenti in diagonale dell’incrocio medesimo provenienti contro mano da Via Nosadella ed altro. Tutto senza luci, era di sera. Tutto questo, ed altro, è indice di un profondo disinteresse istituzionale sia per le regole del vivere civile che per la tradizione culturale di Bologna. A proposito di quest’ultima ! E’ nota da secoli il senso di ospitalità petroniana. Mi rammento, fine anni 40 ed anni 50-60 del secolo scorso, come fossero ospiti, a pranzo o a cena, nella nostra abitazione di Via Nosadella, amici e parenti dei genitori, alcuni noti artisti e musicisti ed altri che, giunti spesso da fuori Bologna, venivano a trovarci e trascorrevano con noi alcune ore in piacevole CONVIVIO (latino) o SIMPOSIO (greco) . Mi ricordo di un incredibile disegnatore, Giorgio, che mi fece un taccuino pieno di scherzose parodie grafiche di me. L’ho ancora. Oggi è impensabile, per chi abiti in centro, che persone provenienti da fuori Bologna o da lontano, possano giungere in centro per trascorrere varie ore in un lieto CONVIVIO . Dove potrebbero parcheggiare l’auto ? Talvolta i servizi pubblici hanno orari incompatibili con la vita di persone che non siano dipendenti pubblici o che decidessero di stare in compagnia oltre le ore di “ufficio”. Mi ricordo che anni fa partecipavo ad un circolo artistico-culturale a Zola Predosa. L’orario dei mezzi pubblici era tale che dopo cena non ci si potesse muovere. E così utilizzavo un ciclomotore che allora avevo e, quando il tempo era inclemente, l’auto ma con l’incubo che al ritorno non sapessi dove parcheggiarla. Questo è uno dei primati di Bologna : LA CITTA’ MESSA PEGGIO PER I PARCHEGGI D’ITALIA. Il ché può significare la messa peggio d’Europa. Quello che (NON) meraviglia è che nei vari programmi elettorali, di pianificazione ecc ecc dei vari partiti NON compaia MAI un abbozzo di programma per mettere mano a questa vergogna. Cosa significhi questa “disattenzione” lo spiego in poche parole. Organizzato un CONVIVIO con vari ex colleghi di lavoro fra i quali persone di un certo livello sportivo e culturale, dissi “Ci troviamo tutti assieme, dopo pranzo proietterò alcune diapositive delle nostre avventure di anni fa e staremo, tranquillamente assieme “” No a Bologna NO, è impossibile giungere in centro e poi ritornare a casa, noi abitiamo in paesi della prov. di Modena” . Un attimo di pensamento e poi dissi “Ci troveremo a Pianaccio che alcuni di voi conoscono !”” Benissimo, tutti a Pianaccio, torneremo un po’ tardi a casa, ma ci torniamo senza patemi d’animo!”. E così detto convivio verrà fatto a Pianaccio (esaminare dove si trovi) . Idem per un ulteriore CONVIVIO tra speleologi provenienti NON dal centro di Bologna ma dalla provincia. Quindi una domenica a pranzo, proiezione di diapositive delle varie grotte esplorate, dialoghi, battute, racconti ed altro in allegra brigata, una frugale cena fra lazzi e frizzi e poi, gli ospiti potranno tornare a casa con la loro auto senza contravvenzioni, sequestri di veicoli ed altro. Questa convivialità faceva e dovrebbe far parte della cultura di Bologna, parlo di una cultura pluri secolare che si cerca di cancellare. Non ho accennato ai vari ospiti che per muoversi a Bologna, neppure ai francesi, avrebbero potuto usufruire del CIVIS e, se e quando funziona, del People Mover. Non so quanti milioni siano stati inchiavicati in tali opere, di certo con detti soldi si sarebbero potuto costruire un tot di parcheggi togliendo le auto da strade e piazze e rendendo più gradevole la nostra città e migliore la vita degli abitanti e degli eventuali ospiti. Ricordo qui che l’Articolo 81 della nostra Costituzione e nel comma quarto recita “Ogni legge che importi nuove e maggiore spese deve indicare i mezzi per farvi fronte” . La cosa sarebbe sensata se le nuove e maggiori spese fossero fatte a vantaggio della collettività. Ma quando le Grandi Opere esistono per elargire finanziamenti pubblici : in massima parte alle imprese private, tramite i lavori delle opere stesse, e in minima parte (il famoso 10%) ai funzionari pubblici tramite le tangenti ( Piergiorgio Odifreddi pag. 133 del Dizionario della Stupidità) , non solo i mezzi per fare fronte a tali lavori, spesso inutili o dannosi, vengono sottratti ad Istruzione, Sanità, Servizi Sociali, Infrastrutture di base, creando un disequilibrio sociale vergognoso, ma impedendo, in pratica, che i cittadini responsabili e competenti possano bloccare tale sperpero. Per fortuna, mica tutti hanno la possibilità di avere una casa, quella dei nonni, a Pianaccio, ove ospitare amici, fra i quali artisti e musicisti, ex colleghi di lavoro, compagni di esplorazioni in grotta e di avventure in montagna ed altro senza problemi di parcheggio e con il solo handicap di fare un po’ più di chilometri se si fossero diretti verso il centro di Bologna dove avrebbero fatto meno chilometri ma impiegato molto più tempo a muoversi. A proposito di muoversi, provate a fare in auto via D’Azeglio dall’incrocio con Via Castelfidardo verso la porta. Se scende un autobus mentre sale un furgone o un camion, potete mettere in conto che per percorrere poche centinaia di metri potreste impiegare anche un quarto d’ora. In compenso potrete ammirare le due file di auto parcheggiate ai due lati della strada che, di fatto, ne dimezzano la larghezza creando continui tappi. Non credo che si siano mai accorti di queste disfunzioni in alto loco istituzionale.

BASKET – Banchi (Head Coach Virtus):”Iniziamo con entusiasmo e col desiderio di dare un’impronta vincente”

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Givova Scafati vs Virtus Segafredo Bologna. Palla a due domani, domenica 01 ottobre ore 19.30, Beta Ricambi Arena Palamangano, Scafati (SA).

Arbitri: Paternicò, Bongiorni, Patti.

Diretta: DAZN e Radio Nettuno Bologna Uno.

Indisponibile Dobric che sta recuperando dall’infortunio alla caviglia destra subito nel corso della Finale dei Mondiali il 10 settembre. 

 

Le dichiarazioni di Coach Banchi alla vigilia della prima di Campionato: “Archiviato con soddisfazione il weekend di Brescia culminato con la conquista della Supercoppa italiana ci tuffiamo nella gara d’esordio in campionato con entusiasmo ed un forte desiderio di dare immediatamente un’impronta vincente al nostro percorso. Siamo reduci da una settimana intensa di lavoro durante la quale abbiamo cercato di omogeneizzare la nostra condizione fisica e tecnica, approfondire la conoscenza reciproca e focalizzato la nostra attenzione su dettagli che potrebbero rivelarsi decisivi nell’affrontare una squadra agguerrita e talentuosa come Scafati. La guida esperta di coach Pino Sacripanti, le potenzialità dell’organico dove spiccano giocatori esperti come Logan, Robinson ed Alessandro Gentile, il desiderio soprattutto dei nuovi arrivati di ben figurare fin da subito difronte al proprio pubblico sempre numeroso e caloroso rappresentano fattori che ci obbligheranno ad approcciare la gara con la consapevolezza che nel nostro campionato dovremo proporci ogni sera con un basket combattivo, ben organizzato e consistente”.

 

Jacopo Cavalli

Uff. Stampa Virtus Pallacanestro

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