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CASTEL MAGGIORE: “Uno Bianca Reload” 

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Paolo Soglia, giornalista e documentarista di Bologna ha lavorato fin dai primi anni novanta sui delitti della banda di poliziotti che insanguinò Bologna e la Romagna dal 1987 al 1994: sette anni di terrore, 24 morti e oltre 100 feriti in 103 azioni criminali.
Ne ha tratto sei video-inchieste pubblicate su youtube sul canale “Countdown – Storie dal vivo” che hanno raccolto decine di migliaia di visualizzazioni raccontando fatti specifici, presentando materiali inediti,.
Successivamente ha realizzato questo spettacolo/inchiesta assieme a Donatella Allegro che ne ha curato l’adattamento drammaturgico, per dare alla vicenda una lettura più analogica e complessiva.
E’ uno spettacolo in tre atti: nel primo, “Il Peccato Originale”, ci si concentra sul depistaggio operato dal brigadiere dell’Arma Domenico Macauda in merito al duplice omicidio dei carabinieri Stasi ed Erriu a Castel Maggiore nell’aprile dell’88.
Si prosegue con “Armi, opere e omissioni”, analizzando tutti gli indizi e le soffiate che sin da quell’anno portavano dritti alla banda dei poliziotti killer e che vennero sistematicamente ignorate: le rivelazioni di un pregiudicato che portavano a Fabio Savi, le armi identificate per l’omicidio del Pilastro possedute dai fratelli Savi, gli identikit identici alla faccia di Roberto Savi che giravano in questura dove lui lavorava, la testimonianza del padrone dell’armeria Volturno, scenario di un duplice omicidio nel ‘91, che aveva identificato in quell’identikit una somiglianza con un poliziotto delle volanti, e tante altre circostanze anomale, il tutto corredato da documenti e interviste inedite, alcune realizzate all’epoca dei fatti.
Nell’ultimo atto, “Il giorno del giudizio”, si tirano le somme e ci si concentra anche sulla narrazione che è stata fatta della cattura di Fabio Savi e poi della banda da parte dei poliziotti riminesi Baglioni e Costanza nel ‘94, dimostrando come la versione fin qui esaltata da film e documentari sia stata romanzata, perché anche in quel caso le cose potrebbero non essere andate come è stato raccontato.
Mercoledì 11 ottobre 2023, ore 21.00
Teatro Biagi D’Antona, Via G. La Pira 54, Castel Maggiore
Intervengono in apertura:
Rosanna Zecchi, associazione dei familiari delle vittime
Belinda Gottardi, sindaca di Castel Maggiore
ingresso gratuito

Venerdì 13 ottobreGiornata dedicata alla memoria di tutte le vittime della Uno bianca, la Staffetta podistica e ciclistica per le vittime della Uno bianca, promossa dalla Polisportiva Progresso, partirà alle 8.00 da Castel Maggiore, dal cippo che ricorda i Carabinieri Umberto Erriu e Cataldo Stasi, per poi successivamente fare tappa ai diversi cippi nella provincia di Bologna che ricordano le altre vittime della Banda della Uno Bianca e arrivare in via Lenin a Bologna per la commemorazione ufficiale di tutte le vittime.

Oli e vini dell’Emilia-Romagna: sei appuntamenti a Monzuno

Giovedì 12 ottobre si svolgerà a Monzuno il primo di sei appuntamenti dedicati ai vini e agli oli dell’Emilia-Romagna organizzati da Antonietta Mazzeo, sommelier AIS, tecnico ed esperto degli oli d’oliva vergini ed extravergini. L’intento è quello di avvicinare il pubblico ai prodotti di qualità della nostra regione, imparando a conoscere i segreti dell’olio e il suo impiego in cucina, ma anche le caratteristiche dei nostri vini e i corretti abbinamenti. Al primo incontro-degustazione dedicato agli oli, seguiranno tre appuntamenti – sempre il giovedì – dove protagonista sarà il vino: il 19 ottobre i vini frizzanti, il 26 i bianchi, mentre il 9 novembre sarà la volta dei rossi. A questi primi incontri seguirà una visita guidata presso una cantina vinicola della provincia di Bologna (18 novembre) e infine, aspettando l’arrivo delle festività natalizie, ci si approccerà agli spumanti dell’Emilia-Romagna (30 novembre).

“In questi anni abbiamo assistito a una grande riscoperta della nostre eccellenze – spiega l’Assessore alla cultura di Monzuno Ermanno Pavesi -. A Monzuno hanno aperto tre caseifici, giovani agricoltori stanno impiantando nuove produzioni e questo, legato al turismo lento, può aiutare nella ripresa economica dell’Appennino e invogliare le persone ad aprire attività e stabilirsi in collina. Vogliamo, con l’aiuto di Antonietta Mazzeo, stimolare le persone a comprare degli alimenti che facciano bene alla salute perché la prima cosa da ricordare è che mangiando bene e facendo attività fisica si evitano tante malattie. Tutte e due le cose possono essere fatte a Monzuno. La nostra vuole essere un’introduzione ad argomenti che difficilmente vengono trattati nei nostri comuni”.

Gli incontri si svolgeranno presso la Sala Ivo Teglia a Monzuno 

 

Uff. Stampa Unione Comuni Appennino

S.LAZZARO DI S. BO) – Raduno di auto e moto elaborate: massimo controllo da parte dei carabinieri

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I Carabinieri della Compagnia di San Lazzaro di Savena, nel corso della tarda serata di ieri, venerdì 6 ottobre u.s., hanno effettuato un servizio coordinato di controllo del territorio a largo raggio e ad “alto impatto”, finalizzato al controllo della circolazione stradale. Nella circostanza, il controllo si è concentrato nell’area antistante il parcheggio del centro commerciale “Centronova” a Villanova di Castenaso, ove da tempo, ogni venerdì, si radunano decine di appassionati di personalizzazione e messa a punto di automobili e motociclette. Nella circostanza, sono stati impiegati, più di 15 carabinieri e 20 agenti della Polizia Municipale dei comuni limitrofi (Castenaso, San Lazzaro di Savena, Bologna e Castel San Pietro Terme).
Il controllo ha riguardato oltre duecento persone e più di cento veicoli (macchine e moto), quasi tutte con modifiche a carrozzeria e motore. Sono state elevate una quindicina di sanzioni al Codice della Strada: una per guida in stato di ebrezza e le altre, la maggior parte, per violazioni degli articoli relativi alle modifiche delle caratteristiche costruttive dei veicoli in circolazione

Foto CC Bologna.

BASKET – LBA: Banchi (Coach Virtus):”Varese ha carattere specifiche, controllare il ritmo sarà una delle chiavi della gara”

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Virtus Segafredo Bologna vs Openjobmetis Varese. Palla a due domani, domenica 08 ottobre, ore 19.00, Paladozza (Bologna).

Diretta: DAZN e Radio Nettuno Bologna Uno.

Arbitri: SAHIN T. – PERCIAVALLE A. – CATANI M.

Biglietti disponibili qui.

 

Alla vigilia della sfida con Varese ha parlato coach Luca Banchi“Ci siamo preparati ad affrontare un avversario che ha caratteristiche specifiche, diverse da quelle che siamo soliti vedere nel nostro campionato. Varese è una squadra costruita sulla creatività e versatilità dei suoi giocatori e sull’euforia della vittoria in volata contro Pistoia arriverà a Bologna con determinazione. Dovremo giocare una partita solida, contro avversari di talento che giocano ad altissimi ritmi. Controllare il ritmo e limitare le loro iniziative saranno chiavi determinanti della gara. Negli ultimi giorni abbiamo cercato di concentrarci sulla nostra continuità di rendimento nell’arco della partita, aspetto per cui abbiamo sofferto non solo nella partita con lo Zalgiris ma anche a Scafati. Per quanto sia legittimo, ad inizio stagione, avere questo tipo di discontinuità, abbiamo urgenza di lavorare su questo aspetto, soprattutto contro avversari come quelli di domani, capaci di segnare molto in qualsiasi momento della partita. Un rendimento consistente, per noi, è determinante anche per fare passi in avanti: siamo all’inizio ma abbiamo già evidenziato criticità che vogliamo minimizzare e risolvere. Varese ha costruito la squadra con la stessa visione dello scorso anno, hanno uno stile e un modo di lavorare preciso e hanno confermato un coach americano alla guida della squadra. Hanno giocatori che, per talento e caratteristiche, si faranno apprezzare durante la stagione. Anche nelle partite di Champions League hanno dimostrato potenzialità, in due gare che oltretutto hanno accelerato il livello di conoscenza del basket europeo soprattutto per alcuni giocatori che per la prima volta si sono affacciati al nostro basket o addirittura per la prima volta al basket europeo. Sarà una partita con urgenze specifiche che dovremo sapere risolvere.”

 

Jacopo Cavalli

Uff. Stampa Virtus Segafredo

BASKET A1 F – Accordo tra Comune e Virtus: la squadra femminile giocherà al PalaDozza con ingresso gratuito

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La Virtus femminile giocherà tutta la stagione (campionato ed Eurolega) al PalaDozza dove l’ingresso sarà gratuito per tutti gli spettatori e le spettatrici.

Accordo raggiunto tra Comune e Virtus con soddisfazione reciproca delle parti visto che da un lato il gestore del Palasport incasserà quanto previsto per le partite, dall’altro la Virtus spenderà meno.

Questo grazie a una formula che prevede un forfait fisso per ogni partita da parte della Virtus a cui si aggiunge però – questa la novità – una partnership tra Bologna Welcome e Virtus per la vendita degli spazi pubblicitari grazie alla quale si recupererà  il resto delle risorse.

 

Jacopo Cavalli

Uff. Stampa Virtus Pallacanestro

BOLOGNA – Furto all’Esselunga: tre ragazze arrestate dai carabinieri del Nucleo Radiomobile

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I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato tre ragazze straniere, senza fissa dimora, di nazionalità romena, per furto aggravato in concorso. È successo alle ore 12:30 del 5 ottobre 2023 quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna sono stati informati che al supermercato “Esselunga” di via Guelfa era stato commesso un furto. Giunti sul posto, i Carabinieri sono stati informati che le presunte autrici del reato erano state fermate dal personale addetto alla sicurezza che le aveva viste uscire dal locale senza pagare dei prodotti per la cura del corpo del valore complessivo di 5.000 euro circa, che avevano occultato nelle borse della spesa. La refurtiva è stata recuperata dai Carabinieri e restituita al legittimo proprietario, mentre nei confronti delle ragazze, una 18enne e due 21enni, già note alle forze di polizia, è scattato l’arresto. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, le tre ragazze sono state trattenute presso le camere di sicurezza delle caserme dell’Arma, in attesa del processo con giudizio per direttissima.

 

foto CC Bologna

Ecologia applicata

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Oggi, ore 12 e qualcosa, incrocio Via S. Isaia – Piazza Malpighi – Via Nosadella – Via Barberia . Si sente, e benissimo, la sirena di una ambulanza che sale lungo Piazza Malpighi, chi proviene da Via S. Isaia ha il semaforo rosso, dato il fatto che il passaggio pedonale tra Piazza Malpighi e Via S. Isaia dà il verde. Tutti fermi, anche i pedoni, l’ambulanza si sta avvicinando velocemente quando….quando uno scriteriato con il suo monopattino elettrico provenendo da Via S. Isaia passa con il rosso ed attraversa diagonalmente tutto l’incrocio indirizzandosi giù per Piazza Malpighi . Non credo che fra l’ambulanza ed il monopattino ci fossero più di 10-15 metri. Questo è uno degli esempi, gli altri sono i transiti di bici e monopattini sotto i portici, percorsi in senso vietato contromano e via delirando, compresa la mancanza di luci di notte. A cosa dobbiamo queste manifestazioni di pericolosa inciviltà? Al permessivismo istituzionale mascherato sotto il termine Ecologia . Costoro, ciclisti indisciplinati e utilizzatori di monopattini elettrici sono “Ecologici” e quindi è consentito loro tutto. Questo dimostra quale concetto si abbia del vivere civile in alto loco istituzionale. Cosa sarebbe successo nel caso di scontro fra ambulanza e monopattino ? Se l’ambulanza stava correndo per assistere un grave infortunato, questo poteva benissimo defungere “ecologicamente”. Ugualmente se a bordo vi fosse stata una persona bisognosa di ricovero immediato. E lo scriteriato ? Bé avrebbe avuto una lieve ramanzina unita al plauso di viaggiare in maniera “Ecologica”. Di persone investite “ecologicamente” ne incomincio a conoscere diverse, compreso il sottoscritto che, a seguito di una botta ricevuta sotto il portico di Via Nosadella a livello del n° 43, si è trovato a trascorrere 5 ore in sala operatoria e con perdita di una notevole percentuale di capacità motoria. Di certo queste istituzioni, così agendo, non avranno assolutamente il mio consenso.

SP 33, riaperta al transito dopo i lavori di sistemazione della parte franata

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Riaperta da questa mattina al transito la SP 33 “Casolana”, nel Comune imolese di Fontanelice, chiusa dopo l’alluvione del maggio scorso a causa di una frana che l’aveva pesantemente danneggiata.
Nella fase di emergenza, ovvero fino al 31 luglio 2023, come da indicazioni della Prefettura e a opera dei Vigili del Fuoco e di alcune ditte incaricate da Città metropolitana di Bologna, si è provveduto a sgomberare la strada dal fango e dai detriti. Il 7 agosto 2023, contemporaneamente al sopralluogo congiunto con ANAS sull’unico tratto rimasto interrotto della SP 33 (dal km 2 al km 4), si è valutata la necessità di intervenire per consentire la sopravvivenza ad attività e imprese agricole i cui mezzi pesanti possono percorrere solo la più ampia e meno ripida strada provinciale. Si è pertanto ipotizzato un intervento provvisorio del costo stimato in 100.000 euro (anticipati da Comune di Fontanelice e Città metropolitana di Bologna) per cui erano necessari un mese di lavori circa dal termine della progettazione (stimata in due settimane).
 
Nel mese di agosto, durante la fase di progettazione e in parallelo ai primi lavori preliminari di sgombero della strada franata e del terreno scivolato sul rio sottostante, si è dapprima ipotizzata la costruzione di un bypass all’esterno del movimento franoso principale che ha interessato la strada e i campi agricoli a monte della stessa, sfruttando un percorso agricolo più in basso, a fianco e a valle del rio. Questa operazione avrebbe consentito di evitare i complessi e costosi lavori di consolidamento del versante. Nei primi giorni di settembre, in un ultimo sopralluogo di tecnici, imprese e progettisti coinvolti, avendo più chiaro il quadro dei movimenti franosi grazie alla rimozione dei cumuli di terra e della porzione di bosco accumulati sulla strada dall’alluvione, preso atto inoltre dell’imminente arrivo delle risorse da parte del Commissario straordinario, condividendo la scelta con quegli stessi imprenditori agricoli che avrebbero dovuto sacrificare piccola parte dei loro terreni per consentire la messa in sicurezza del versante attraversato dalla strada, si è deciso di realizzare un intervento più ampio, più costoso, più lungo da realizzare, ma già parte dell’opera di ripristino definitivo. Si è dunque deciso di ricostruire la strada dov’era prima dell’alluvione, previo consolidamento dei terreni agricoli e boschivi a monte e a valle della strada tramite la regimazione delle acque superficiali e di falda, evitando peraltro di interessare, se non marginalmente, i terreni agricoli circostanti.
La realizzazione di drenaggi sui terreni del versante in movimento attraversato dalla strada, a monte e a valle della stessa, consente infatti, salvaguardando gran parte delle colture (giovani e distanziati alberi da frutto) di ridurre il livello della falda alla base dei dreni (oltre 2 metri di profondità) in modo da abbassarla al di sotto della coltre instabile del terreno, coltre che rimane così più asciutta e pertanto più stabile.
L’acqua raccolta dai dreni viene convogliata in un nuovo condotto sul lato di monte della strada, che a intervalli regolari permette l’attraversamento (sempre in nuove tubature interrate) della strada stessa, fino a condurre l’acqua in un rio demaniale, a valle della strada esistente, ma in parte sepolto e deviato dalla frana, e che verrà con questi lavori ripristinato in tutto il tratto interessato.
Al termine dei lavori di drenaggio e risagomatura del versante, la strada franata è stata ricostruita definitivamente nello stesso spazio in cui era prima.
“Siamo soddisfatti del lavoro svolto – commenta Marco Monesi, figura di supporto politico per il coordinamento degli interventi di ricostruzione post alluvione sul territorio- Si era ipotizzato un intervento provvisorio del costo stimato in 100 mila euro, ma grazie alla rivalutazione della situazione a inizio settembre, in condivisione con gli stessi imprenditori agricoli, abbiamo realizzato un intervento più ampio, certo più costoso (stimato a oggi  in circa 300 mila euro) e più lungo da realizzare, ma già parte dell’opera di ripristino definitivo”. Le risorse investite per questi lavori, che comprendono anche ulteriori prime azioni di minore impatto su altri punti di dissesto della SP 33, saranno infatti comprese, e non aggiunte, all’importo complessivo stimato dalla struttura commissariale pari a 2,1 milioni di euro per la ricostruzione dell’intera strada.
(mc)

Piano aria, fino al 30 aprile 2024 sono in vigore le misure antismog

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Immagine di Bologna
Da domenica 1° ottobre 2023 fino al 30 aprile 2024 sono in vigore le misure previste dal Piano Aria Integrato Regionale (PAIR) con l’obiettivo di ridurre le emissioni degli inquinanti più critici (pm10, biossido di azoto) che prevedono provvedimenti antismog, limiti alla circolazione, misure emergenziali, uso di biomasse per il riscaldamento domestico.

MISURE STRUTTURALI
I limiti alla circolazione si applicano dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30 in tutti i comuni di pianura della regione (pdf scaricabile).
Nei comuni PAIR (comuni con più di 30 mila abitanti, comuni dell’agglomerato urbano di Bologna e comuni volontari) le limitazioni si estendono anche alle domeniche ecologiche (4 al mese)

STOP QUINDI A
Veicoli diesel fino a euro 4 compreso
Veicoli benzina fino a euro 2 compreso
Veicoli metano-benzina e gpl-benzina fino a euro 1 compreso
Ciclomotori e motocicli fino a euro 1 compreso

Verifica i provvedimenti in vigore nelle Ordinanze del Comune Pair di interesse
Verifica i provvedimenti in vigore nelle Ordinanze del Comune di pianura di interesse

Per i cittadini dei comuni alluvionati – il cui territorio sia integralmente ricompreso nell’elenco dell’allegato 1 del decreto-legge n. 61 del 1° giugno 2023 (convertito nella legge 100 del 31 luglio 2023) – vengono invece sospese fino al 31 marzo 2024 le limitazioni alla circolazione dei diesel euro 4 (limitazioni strutturali) ed euro 5 (emergenziali). Lo prevede un emendamento, approvato all’unanimità, alla legge per l’utilizzo dei fondi raccolti dalla Regione per cittadini, imprese ed enti locali, approvata mercoledì scorso dall’Assemblea legislativa.

MISURE EMERGENZIALI
Scattano nel caso in cui si preveda il superamento dei limiti per il PM 10 il giorno di controllo (lunedì, mercoledì e venerdì) e nei 2 giorni successivi. Si applicano nei comuni della provincia nella quale si prevedono i superamenti. Le misure sono in vigore dal giorno seguente a quello di controllo fino al successivo giorno di controllo compreso.

In tutti i comuni di Pianura STOP A
Impianti a biomassa legnosa fino a 3 stelle comprese
Spandimenti di liquami con tecniche non ecosostenibili
Riduzione delle temperature 17° industrie e 19° abitazioni (+- 2 C)

Nei comuni Pair (più di 30 mila abitanti, agglomerato di Bologna e volontari) INOLTRE
Stop a veicoli diesel fino a euro 5 compreso
Stop a combustioni all’aperto sfalci, falò, barbecue, fuochi d’artificio
Divieto di sosta con motore acceso

Per sapere se e dove è in atto l’allerta smog vai al Bollettino Liberiamolaria (il Bollettino viene aggiornato ogni lunedì, mercoledì e venerdì dopo le ore 11).

Leggi i provvedimenti in vigore nel Comune di Bologna

MOVE-IN
Dal 1° gennaio 2023, nei comuni di pianura è attivo il servizio Move-In, un sistema di monitoraggio per ridurre l’impatto emissivo dei veicoli e promuovere stili di guida più sostenibili. Il servizio tramite installazioni di una black box, consente ai veicoli soggetti alle limitazioni di percorrere un numero di km annui fissato in base alla categoria e alla classe emissiva del veicolo (non durante le misure emergenziali e le domeniche ecologiche)
Scopri di più qui

ABBRUCIAMENTO RESIDUI VEGETALI
STOP
 ad abbruciamenti di residui vegetali nel periodo dal 1° ottobre al 30 aprile nei comuni di pianura
Per informazioni sulle deroghe al divieto di abbruciamento vai al link

USO DI BIOMASSE LEGNOSE PER IL RISCALDAMENTO DOMESTICO
Impianti esistenti
Dal 1° ottobre 2023 al 30 aprile 2024 STOP all’utilizzo per il riscaldamento domestico di camini aperti, caminetti e stufe a legna o pellet di classe fino a 2 stelle comprese:
– negli immobili in cui è presente un sistema alternativo di riscaldamento domestico
– in tutto il territorio regionale sotto i 300 metri di altitudine (esclusi i comuni montani) e nei comuni oggetto di infrazione per la qualità dell’aria
– stop fino a 2 stelle


Nel caso di misure emergenziali per allerta smog nei comuni PAIR (comuni con più di 30mila abitanti e comuni dell’agglomerato urbano di Bologna) e nei comuni di pianura lo stop riguarda gli impianti fino a 3 stelle comprese
Elenco dei Comuni nei quali si applicano le regole relative all’utilizzo di legna e pellet ad uso domestico (pdf)
Per approfondimenti su regole per l’utilizzo degli impianti a biomassa clicca qui

EMIL BANCA : Il “contemporaneo” di Andrea Emiliani

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Il  contributo profuso da Andrea Emiliani nel corso della sua attività di Soprintendente è decisamente noto: ha permesso di definire un originale e operativo concetto di “bene culturale” ispirato al precetto di “conoscere per governare” che è stato alla base della nascita dell’Istituto dei Beni artistici, culturali e naturali sorto nella Regione Emilia-Romagna nel 1974; raffinato studioso del Cinquecento e Seicento bolognese e urbinate, ha realizzato esposizioni fondamentali per la comprensione della “scuola bolognese” e dei suoi rapporti con la cultura italiana ed europea; museologo prestigioso che ha dedicato pagine decisive sul ruolo “sociale” del museo, inteso come spazio dove conoscenza e coscienza civile si incontrano.

Interessi che non impediscono a Emiliani di volgere un’attenzione diffusa alle vicende dell’arte contemporanea, vedendolo interprete – insieme al “maestro” Francesco Arcangeli – della temperie creativa che a Bologna e in regione si è manifestata.

Basta osservare quella “auto-bibliografia” che, per quanto incompiuta, ha cercato di stilare nei suoi ultimi anni. A partire dal coinvolgimento, in qualità di commissario, assieme a Leone Pancaldi, alle edizioni del premio Morgan’s Paint, alla profonda analisi dell’opera di Vasco Bendini nel 1960, dalle presenze a varie edizioni del Premio Campigna di Santa Sofia, alla vicinanza mai dismessa sulla produzione plastica di Germano Sartelli e su quella grafica di Luciano De Vita.

Nella crisi ambigua dell’“ultimo naturalismo” arcangeliano emergono sottili tracciati che, attraverso le apparenze della figura e del paesaggio, dispiegano nuovi ordini possibili per l’arte visiva. Dai tentativi di generare nuove fusioni delle figure nello spazio di Pompilio Mandelli, all’indagine mai vittimistica delle relazioni tra decadimento, dissipazione e splendore che investono la decadenza del tempo, che viviamo di Mattia Moreni. Dalle stratificazioni e alle dissolvenze della forma che animano il “flusso di coscienza” di Sergio Romiti, ai palpiti della terra delle sfere e delle geometre modulate di Carlo Zauli, ai ritmi che, specie nella scultura, cerca di imporre alla materia Mario Nanni e ai tormenti della “forma del paesaggio” di Renato Bruscaglia, dove il “conoscibile naturalistico” si arricchisce di valori simbolici. Dall’indagine “geologica” sulla materialità della luce di Massimo Arrighi, all’immagine vissuta come metafora antropologica del conflitto tra individuo e mondo di Maurizio Bottarelli, alle tensioni visionarie, neobarocche, del “sentire” di Pietro Lenzini.

 

Andrea Emiliani, attraverso le nuove interrogazioni dell’arte contemporanea, il delinearsi di nuove procedure nella costruzione dell’immagine, la nascita di attitudini artistiche tra loro contrastanti, sembra riconoscere il carattere propositivo dei dubbi che affiorano negli sforzi di conferire alla bellezza un nuovo volto.

 

Bruno Bandini     Beatrice Buscaroli

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