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S.BENEDETTO VAL DI SAMBRO (BO): Una piantagione di marijuna scoperta dai carabinieri nell’Appennino bolognese

I Carabinieri della Stazione di San Benedetto Val di Sambro hanno sequestrato 373 piante di marijuana durante la perlustrazione di un’area boschiva della zona accessibile a chiunque. La sostanza stupefacente è stata sequestrata dai Carabinieri che hanno informato la Procura della Repubblica di Bologna, in attesa di ulteriori sviluppi investigativi finalizzati all’identificazione dei responsabili della piantagione, verosimilmente destinata ad alimentare il traffico di droga bolognese.

Foto CC Stazione San Benedetto Val di Sambro (BO).

Le truffe in trasferta: presunto autore identificato dai carabinieri del Nucleo Operativo di Bologna

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Napoli-Bologna: I Carabinieri del Nucleo Operativo di Bologna hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere, richiesta dalla Procura della Repubblica di Bologna ed emessa dal Tribunale di Bologna, nei confronti di un 24enne napoletano, disoccupato, indagato per truffa. Il provvedimento cautelare nasce da un’informativa dei Carabinieri che hanno avviato le indagini sulla base dei fatti accaduti a maggio, quando due 76enni, residenti a Bologna, sono state truffate in circostanze diverse. La prima anziana riferiva ai Carabinieri di aver consegnato degli oggetti preziosi del valore di 30.000 euro a un corriere che si era presentato sotto casa, reclamando quella cifra, per consegnare un pacco speciale alla figlia che non era stata in grado di pagarlo. Anche l’altra donna, riferiva ai Carabinieri di aver consegnato 3.000 euro a un corriere che si era presentato sotto casa, con la pretesa di ricevere quella somma di denaro, per sanare una spesa postale fatta da un parente. In seguito, il truffatore era svanito nel nulla. I Carabinieri del Nucleo Operativo, sospettando di avere a che fare con un truffatore in trasferta, hanno passato al setaccio le vie di Bologna che il malvivente poteva aver percorso per raggiungere l’abitazione delle vittime. Un lavoro estenuante e certosino che ha richiesto alcuni mesi, ma alla fine è stato premiato dai riscontri investigativi ottenuti dai Carabinieri con la collaborazione dei tassisti bolognesi e di un’impresa ferroviaria privata che aveva registrato in un viaggiatore partito da Napoli e diretto a Bologna, lo stesso numero di telefono utilizzato dal truffatore per colpire le sue vittime. A quel punto, i Carabinieri sono riusciti a risalire all’identità del presunto autore dei fatti che utilizzava il treno e il taxi per andare a fare le truffe: un 24enne napoletano, gravato da precedenti penali e di polizia per truffe ai danni di persone anziane residenti in altre province d’Italia. Raggiunto dai Carabinieri presso la Casa circondariale – Giuseppe Salvia di Napoli Poggioreale, dove è detenuto per altra causa, il 24enne è stato sottoposto alla misura cautelare dell’Autorità giudiziaria bolognese.

 

foto d’archivio CC

Marzabotto a Kaufbeuren-Irsee per commemorare le vittime dello sterminio

Il Comitato Regionale per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto, la Sindaca del Comune di Marzabotto Valentina Cuppi, insieme ai ragazzi e agli educatori de La Vergata, sono tornati a Kaufbeuren-Irsee per le Commemorazioni nell’ex Ospedale Psichiatrico. In questa struttura furono uccise più di 2000 persone disabili, considerate una spesa inutile del servizio sanitario tedesco. Fu in questi luoghi che iniziò quello che poi sarebbe divenuto lo sterminio di massa dei cosiddetti “diversi”, non funzionali al progetto imperiale nazista. Il giorno della commemorazione delle vittime coincide con il compleanno del piccolo Ernst Lossa, ucciso a soli 14 anni nella clinica di Irsee con due iniezioni letali durante la seconda fase dell’eutanasia nazista, la cosiddetta eutanasia selvaggia. Quello di Kaufbeuren-Irsee è solo uno dei tanti casi che ci sono stati in Germania in epoca Nazista.

 

“È un rapporto di gemellaggio iniziato già diversi anni fa – spiega la sindaca di Marzabotto Valentina Cuppi – e quest’anno abbiamo portato con noi una delegazione de La Vergata, laboratorio frequentato da vari ragazzi provenienti da tutta l’Unione dei Comuni. La loro presenza è stata davvero significativa, in un luogo dove venivano eliminate le persone con disabilità o affette da disturbi psichici. Come Comune di Marzabotto eravamo già stati in visita con Le Gocce di Memoria del Laboratorio delle Meraviglie e le scuole di Marzabotto, nel 2015 e nel 2016”.

 

La Vergata è un piccolo laboratorio artigianale di legatoria dedicato alle persone con problematiche di disagio socio ambientale e disabilità. Insieme al Laboratorio delle Meraviglie della scuola media di Marzabotto creano le Gocce di Memoria per ricordare tutte le vittime della violenza e dell’odio. I libretti e i quaderni che rilegano – reperibili anche presso il centro interpretazione di Monte Sole dentro alla Casa della Cultura e della Memoria – recano sulla copertina una goccia.

 

I ragazzi de La Vergata hanno donato a Kaufbeuren-Irsee un grande quaderno per le firme cucito a mano, sulla cui copertina hanno disegnato la vecchia facciata dell’edificio. “Le pagine di questo quaderno sono la storia di chi l’ha cucito – hanno spiegato i ragazzi del laboratorio – saranno la storia di chi lo scriverà, per un ricordo indelebile del passato. Questo quaderno non è stato cucito per unire solo le pagine, ma unire tutte le vite perché tutte le vite sono degne di essere vissute!”.

 

BOLOGNA: Medico arrestato dai carabinieri nell’ambito di un’indagine per l’omicidio della suocera

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Nell’ambito delle indagini che l’08 aprile c.a. avevano condotto all’arresto, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale in carcere (nota in allegato), di un medico 64enne bolognese ritenuto responsabile dell’omicidio della moglie, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bologna hanno eseguito a carico dello stesso medico una nuova ordinanza applicativa di un’altra misura cautelare personale in carcere relativa alla morte della suocera, ritenuta anch’essa di natura omicidiaria. Il provvedimento cautelare, richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna che ha coordinato le indagini dei Carabinieri, è stato emesso il 30 ottobre scorso da parte del Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Bologna ed è stato notificato all’indagato nel carcere di Bologna. Le indagini coordinate dall’Autorità Giudiziaria felsinea hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza anche per il decesso dell’anziana donna, avvenuto nella notte tra l’8 ed il 9 ottobre 2021, tra cui la presenza nella salma delle medesime sostanze (una benzodiazepina e un anestetico ospedaliero) rinvenute in quella della figlia. Le indagini hanno altresì consentito di ricostruire i movimenti dell’indagato la notte dell’omicidio mediante l’analisi tecnica degli apparati tecnologici a lui in uso e di accertare la conoscenza da parte del medico dell’utilizzo della citata benzodiazepina.

 

foto d’archivio CC Bologna

IMOLA (BO): Per risolvere i rancori condominiali estrae la pistola e la mostra al vicino di casa che chiama i carabinieri

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I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Imola (BO) hanno denunciato un cinquantenne moldavo per minaccia aggravata. E’ successo alle ore 17:40 del 25 ottobre 2023, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Imola hanno ricevuto la telefonata di un cittadino che riferiva di essere stato minacciato con una pistola dal suo vicino di casa, residente al piano di sotto di un palazzo, durante una discussione scaturita da vecchi rancori condominiali, legati ai rumori troppo forti provenienti dal piano di sopra e nella circostanza, al trambusto di un trapano. Il malcapitato è stato invitato dall’operatore del 112 a chiudersi in casa per motivi di sicurezza, in attesa dei Carabinieri che sono arrivati subito dopo. Dopo aver raccolto la testimonianza della vittima, i Carabinieri si sono messi alla ricerca del presunto autore dei fatti e lo hanno individuato poco dopo nelle vicinanze, mentre si trovava alla guida di un furgone. Informato della situazione, il cinquantenne moldavo ha consegnato spontaneamente ai Carabinieri una pistola giocattolo di colore nero, priva del tappo rosso, ma identica a quelle vere in uso alle Forze di Polizia. La pistola giocattolo è stata sequestrata dai Carabinieri.

foto CC Imola

BOLOGNA: “…Mi sento un uccellino in gabbia…” 55enne vittima di stalking chiede aiuto ai carabinieri

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I Carabinieri della Stazione Bologna Indipendenza hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, nei confronti di un 51enne bolognese, operaio, indagato per atti persecutori. Il provvedimento, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica di Bologna, nasce dalla querela di una 55enne italiana che a ottobre si era rivolta ai Carabinieri di via Galliera per denunciare l’odierno indagato con cui aveva avuto una relazione sentimentale terminata a febbraio 2023. L’uomo incapace di accettare la fine del rapporto, aveva iniziato a tormentare la donna, prima inviandole numerosi messaggi ed e-mail, poi pedinandola al punto da costringerla a cambiare le abitudini di vita e a chiedere ai suoi amici di accompagnarla nel tragitto casa-lavoro per evitare di imbattersi da sola nell’indagato. Nonostante tutte le precauzioni, la sera del 6 ottobre 2023, la donna si è accorta che l’ex compagno si era appostato nelle vicinanze. Spaventata dall’uomo, la 55enne è salita di corsa per le scale, si è chiusa a chiave in casa e ha telefonato al 112. All’arrivo dei Carabinieri, il 51enne è stato trovato sul pianerottolo condominiale che aveva raggiunto inseguendo la donna, non riuscendo però a entrare in casa. Stremata dalla situazione, la 55enne si è sfogata con i Carabinieri dicendo: “…sono stanca di questa situazione, voglio essere libera come tutte le donne, mi sento un uccellino in gabbia…”. Anche il Giudice per le Indagini Preliminari ha riportato la citazione della donna nell’ordinanza applicativa di misure cautelari, spiegando lo stato di ansia e di paura generato nella persona offesa che, usando quelle parole: “…mi sento un uccellino in gabbia…” ha esplicitamente affermato di nutrire timore per la propria incolumità.

 

foto d’archivio CC

PARCHI EMILIA ORIENTALE. Le nuove iniziative

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BASKET EUROLEGA – Round 6: il prepartita di Coach Banchi e di Dunstone

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Virtus Segafredo Bologna vs Anadolu Efes Istanbul. Palla a due domani, venerdì 03 novembre, ore 20.30 Virtus Segafredo Arena (Bologna).

Diretta: Sky Sport, DAZN, Euroleague.tv e Radio Nettuno Bologna Uno.

Arbitri: MIGUEL ANGEL PEREZ, SAULIUS RACYS, DRAGAN POROBIC.

Indisponibile Achille Polonara.

Biglietti disponibili qui. La biglietteria di P.zza della Costituzione sarà aperta domani, venerdì 03 novembre, dalle ore 18.30. 

 

Le dichiarazioni di Coach Banchi alla vigilia della gara: “C’è grande attesa per questa gara, arriviamo sull’onda emotiva dei quattro successi consecutivi ma con la consapevolezza che avremo di fronte una delle serie candidate alle F4. L’Efes è una squadra che più di ogni altra negli ultimi cinque anni ha centrato successi, ha vinto due titoli. Nonostante il cambio di allenatore e qualche nuovo arrivo ha una struttura e un’identità di squadra che la renderà una delle protagoniste. Sarà una serata speciale, servirà una grande prestazione: torneremo finalmente alla Virtus Segafredo Arena e contiamo di farlo davanti ad una grande cornice di pubblico. Speriamo possa essere una partita entusiasmante e coinvolgente, tale da regalare un’altra gioia ai nostri tifosi e centrare un’impresa, perché tale sarebbe quando ti trovi ad affrontare squadre del talento e dell’esperienza dell’Efes.”

Le parole di Dunston nel pregara: “Giochiamo contro la mia vecchia squadra, l’Efes, una squadra con una grande storia e che di recente ha avuto molti successi, con molto talento, sarà difficile per loro venire qui. Saranno affamati, hanno perso l’ultima partita, quindi dobbiamo venire con molta energia, giocare insieme con una forte presenza difensiva. Dobbiamo giocare insieme, è anche la nostra prima partita nel nuovo palazzetto, quindi sarà fantastico avere tutti i tifosi qui a sostenerci, daremo il massimo.” 

 

Paolo Di Domizio

Uff. Stampa Virtus Pallacanestro

SANT’AGATA BOLOGNESE (BO) – I servizi di contrasto ai reati predatori dei carabinieri: tre ferraresi denunciati

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I Carabinieri della Sezione Radiomobile di San Giovanni in Persiceto (BO) hanno denunciato un automobilista e i due passeggeri che stava trasportando per ricettazione e possesso ingiustificato di armi od oggetti atti ad offendere, durante i servizi di controllo del territorio, finalizzati al contrasto dei reati predatori. È successo nella giornata del 29 ottobre 2023, quando i Carabinieri hanno identificato un 31enne ferrarese alla guida di una Ford C Max con due donne a bordo, anche loro ferraresi, una 29enne e una 23enne che stavano transitando in via Verona a Sant’Agata Bolognese. Le operazioni dei Carabinieri sono terminate col ritrovamento di una borsa da donna schermata, di quelle create per eludere i sistemi antitaccheggio dei supermercati e un ingente quantitativo di generi alimentari e prodotti per l’igiene della persona di provenienza sospetta. Il materiale è stato sequestrato dai Carabinieri, unitamente a un coltello a serramanico nascosto nel vano porta oggetti dello sportello lato guida.

 

foto d’archivio CC

MARMORTA(BO) – La vita appesa a un filo per due spiccioli: adolescente rapinato da coetaneo armato di coltello

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I Carabinieri della Stazione di Marmorta (BO) hanno denunciato un 13enne alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, per rapina aggravata. È successo alle ore 20:35 del 27 ottobre 2023, quando il padre di un 12enne è andato dai Carabinieri per denunciare una rapina a mano armata subita dal figlio nei pressi di un esercizio pubblico, mentre si trovava in compagnia dei suoi tre amici. In particolare, il padre del ragazzino riferiva che il figlio era stato avvicinato da un altro adolescente che gli aveva puntato un coltello sulla pancia, intimandogli di tirare fuori i soldi. Il 12enne, in preda al panico, gli ha consegnato il borsellino che conteneva pochi spiccioli e uno dei suoi amici è intervenuto coraggiosamente, offrendo al rapinatore altre monete, per tranquillizzarlo e fargli cessare l’azione delittuosa che è terminata con la fuga del ragazzo armato. Grazie alle testimonianze acquisite, i Carabinieri sono risaliti all’identità del presunto autore dei fatti: un 13enne che è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna.

 Foto CC Molinella.

 

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