Valentina Presti
Mentre percorro i corridoi illuminati, lo sguardo viene costantemente catturato e la mente stimolata dalle immagini che decorano le pareti e regalano succosi indizi verso un mondo che si estende oltre l’immaginazione e promette un’evoluzione continua e sorprendente.
“Tratti d’Anima” è il titolo della mostra antologica di Valentina Presti, artista monzunese, che ha già riscosso grande successo ed è ancora in esposizione allo spazio MUG di Bologna fino al prossimo 19 novembre.
Mai espressione fu meglio azzeccata, perché nei tratti dell’estrosa e dinamica pittrice sono presenti svariati percorsi d’anima; della stessa autrice, ma anche dei soggetti raffigurati, che rompono le barriere della bidimensionalità e irrompono negli occhi di chi osserva, anche senza essere un addetto ai lavori, ma un semplice appassionato delle arti figurative.
Sì, perché la caratteristica che salta subito all’occhio allo spettatore, oltre all’indubbia qualità del tratto (frutto di un’accurata ricerca e studi professionali), è qualcosa che possa avvicinare sia i gusti di chi l’arte l’ha semplicemente vissuta passivamente o di chi l’ha praticata e la pratica in settori diversi o nel medesimo, regalando quell’importante messaggio di unione e comunità.
Una visione aperta a tutti; una mostra che spazia tra realtà e immaginazione, in un vortice di colori accesi e soggetti vividi, nella quale l’identità dell’autrice è presente, ma dove anche l’ospite può immedesimarsi e affondare le proprie emozioni nel soggetto preferito, sia il velocissimo eroe dei videogames Sonic, che la perfezione di una statua del passato, raffigurata nella sua fierezza e sensualità o il ritratto di un attore famoso, che sorride con dolcezza a chi gli sta di fronte, affiancato da un personaggio scaturito dalle favole di Lewis Carroll.
Tratti decisi, ma anche dolci, atti a costruire un perfetto equilibrio, che non stanca e non annoia, facendo solamente rimpiangere che il giro attraverso la bellezza ed una freschezza intellettuale sia già terminato.
Resta però viva l’intenzione e la curiosità di conoscere meglio Valentina, in una chiacchierata d’obbligo:
Valentina, la prima domanda è ovviamente di rito e non può esimersi dal chiederti com’è nata la passione e l’interesse per il disegno, ma soprattutto per l’immagine.
Onestamente, credo che la passione per il disegno sia nata con me. Ho ricordi fin da piccolissima di me impegnata tra tutti i fogli e i colori. La passione per l’immagine nasce di conseguenza, come una ricerca smisurata di ciò che per me, è o non è possibile realizzare attraverso un foglio e una matita.
C’è mai stato un momento particolarmente frustrante, come artista? Ti sei mai sentita ferma, come se non evolvessi nel tuo percorso oppure come se addirittura volessi smettere?
È stato un momento durato ben 12 anni! Una lunga parentesi, nella quale ho abbandonato totalmente l’arte. Pensa che quando mi sono decisa a ricominciare ho dovuto rifornirmi di tutto il materiale necessario per poter ripartire. Effettivamente se ci penso, col senno di poi, avrei dovuto credere più in me stessa e non fermarmi. In ogni caso, come si dice, ogni cosa a suo tempo.
Il disegno non è la tua principale occupazione. Pensi che lo diventerà mai o, anche per colpa di questo paese insensibile all’unione che porta qualsiasi forma d’arte, non potrai vivere della tua espressione artistica?
Per quanto riguarda la questione del far diventare in futuro l’arte, la mia unica professione non mi pongo limiti e cerco di viverla alla giornata. Ovvio è che mi sto impegnando tanto e sto ricevendo grandi soddisfazioni: per il momento, tutto rimane sempre un grande sogno, ma chissà che magari un giorno il sogno non si avveri.
A quale pubblico pensi siano maggiormente rivolte le tue opere?
L’arte è di tutti e io non sono nessuno per giudicare cosa sia giusto o meno che rappresenti, so solo che mi sento più affine al realismo ed è il motivo per cui ho scelto questo stile.
Parlaci della tua esperienza con l’ospedale Sant’Orsola di Bologna, dove una tua opera ha riscosso il successo e tanti sorrisi da parte del pubblico più piccino…
Quel momento credo rimarrà impresso a vita nel mio cuore. A dicembre dello scorso anno realizzai quella che per me è un’opera insolita: la rappresentazione di alcuni classici Disney È stato un progetto molto impegnativa in termini di tempo e materiali usati. Finita quell’opera mi sono detta che non avrebbe avuto senso tenerla e ho pensato che fosse giusto donarla all’Ospedale Sant’Orsola , proprio in un reparto in cui potesse regalare anche un solo sorriso e a chi, se non ai bambini. Così grazie all’aiuto di una mia cara amica dottoressa ho potuto realizzare questo piccolo progetto e adesso si trova nel reparto di radiologia pediatrica.
Ho avuto molte soddisfazioni quest’anno, ma quel momento è stata pura felicità. Sapere che si trova nel posto giusto e che l’arte abbia davvero trovato il suo centro, in questa circostanza.
La tua opera nella mente mai realizzata, che vorresti concretizzare a tutti i costi?
A dire il vero ne ho tantissime in mente e mi auguro con tutto il cuore di poterne concretizzare qualcuna durante il prossimo anno. Insomma… ci sto lavorando.
Ma è innegabile che Valentina vada meglio conosciuta attraverso le sue opere ed un percorso artistico ancora molto promettente, in una visione del mondo e del quotidiano che coniuga pittura, scultura, teatro, danza e l’ironia di uno sguardo fresco ed eternamente giovane, come dimostra anche l’utilizzo di tecniche di disegno differenti, che però si sposano perfettamente e risultano quasi impossibili (per fortuna!) da collocare in una precisa linea temporale.
Il consiglio è certamente quello di visitare Tratti d’Anima con la giusta calma. L’ingresso al MUG è libero, con orari dalle 8.30 alle 20.30, dal lunedì al venerdì e forse, anche Valentina farà capolino dal mondo stesso che ha creato.
Potete anche seguire Valentina sul suo profilo Instagram : vally30_art
