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CNA: “Il Ponte da Vinci riaperto è ottima notizia Ma sul collegamento tra le Valli del Reno e del Setta non abbiamo più saputo nulla”

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Marco Gualandi

 

 “Certamente la riapertura del Ponte da Vinci rappresenta una ottima notizia per i cittadini e le imprese che ogni giorno devono andare dall’Appennino a Bologna e viceversa. Ma non risolve i problemi della mobilità che affliggono chi transita sulla Porrettana. Dopo il convegno Cna e gli appelli delle imprese e delle associazioni economiche al Governo e alla Regione, nulla è stato ancora deciso per quanto riguarda il collegamento tra la Valle del Reno e del Setta. Della famosa ‘bretella’ non ne sentiamo più parlare”.

È il commento di Marco Gualandi, Vicepresidente Cna Bologna e imprenditore dell’Appennino.

“Quando venne chiuso il Ponte da Vinci a Sasso Marconi, Cna chiese ripetutamente e con forza che i tempi dei lavori fossero rapidi – prosegue Marco Gualandi -. In una situazione di fragilità come quella dell’Appennino, la chiusura del ponte ha creato ulteriori problemi a quelli ordinari. Siamo quindi soddisfatti che sull’opera vi sia stata un’accelerazione e di questo ringraziamo Governo, istituzioni locali, Anas e tutti i lavoratori che sono intervenuti sull’opera”.

“Allo stesso tempo però – conclude Marco Gualandi – non dimentichiamo che qualche mese fa sia al convegno Cna che in molte altre uscite pubbliche erano state date rassicurazioni che il collegamento tra Reno e Setta sarebbe stato all’attenzione con un’alta probabilità di realizzazione. Associazioni e banche lo scorso luglio lanciarono un appello a Governo e Regione ‘affinché si proseguisse nella progettazione e realizzazione del collegamento fra le vallate del Reno e del Setta, che permettesse il superamento delle strozzature e dei disagi attuali, garantendo un veloce collegamento fra la infrastruttura della Autostrada A1 e l’Alta Valle del Reno’. Cna, dunque, rilancia con forza questa richiesta, sapendo che così facendo rappresenta la voce delle imprese dell’Appennino”.

La Crescenta dall’uva ottiene il riconoscimento De.Co. Bologna

 Con il sostegno dell’Amministrazione comunale di Vergato, che ha materialmente provveduto ad inoltrare la domanda per il 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐃𝐞.𝐂𝐨𝐁𝐨𝐥𝐨𝐠𝐧𝐚,

la Crescenta dall’uva (Càrsenta da l’ua), dolce natalizio tipico della tradizione vergatese la cui tutela e tradizione è affidata oggi alla Confraternita D’la Carsènt da l’Ua ma di cui ritroviamo cenni storici già nel 1644, è stata dichiarata eccellenza agroalimentare del territorio.

Una significativa investitura che può dare ulteriore slancio alla diffusione del prodotto, in particolar modo nelle imminenti festività natalizie.
Un ringraziamento speciale alla Confraternita d’la Carsènt da l’Ua che, con grande impegno e lodevole passione, sta dando futuro ad un’importante tradizione culinaria del nostro Comune.

“L’ottenimento del riconoscimento De.Co da parte della “crescenta dall’uva” di Vergato è un importante risultato di valorizzazione non solo del prodotto ma anche di tutta la tradizione culturale che è stata tramandata di generazione in generazione – spiega il Sindaco di Vergato Giuseppe Argentieri -. Una testimonianza di arte culinaria contadina basata su saperi trasmessi oralmente, saperi che vengono custoditi all’interno di questo ottimo prodotto che invito tutti a venire a scoprire e degustare nel nostro paese. Un prodotto di nicchia di altissima qualità che va a comporre quel paniere agroalimentare che solo il nostro Appennino è capace di proporre”.

Se tra gli ingredienti della Carsènt da l’Ua troviamo i più classici – farina, burro, zucchero vanigliato, zucchero, uova, lievito, sale, limone e, all’occorrenza, latte – compare nella ricetta anche l’elemento segreto che rende unico l’aroma del dolce natalizio vergatese. Si tratta del… ‘rusco’, ovvero di un miscuglio di spezie quali cannella, noce moscata e chiodi di garofano, frantumate dentro a un mortaio.

PARCHI EMILIA ORIENTALE: Le prossime iniziative

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Parco Villa Aria

 

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Lavoro in rete per un accesso al digitale equo

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Lunedì 11 dicembre  dalle ore 10:00 alle 13:00 presso la sede dell’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese, Via Berlinguer 301, Vergato (BO)

Buone pratiche per ridurre le diseguaglianze sociali realizzate attraverso la collaborazione in rete tra Lepida, Enti pubblici e ETS/OO SS. Nell’incontro verrà data voce ai soggetti del territorio che, intercettando i bisogni della cittadinanza, hanno dato vita ad esperienze di supporto sull’utilizzo del digitale volto alla riduzione del digital divide.

Per informazioni: coesionedigitale@lepida.it
L’iniziativa è rivolta a tutte e tutti e in particolare a Referenti politici/che e Istituzioni, Associazioni di volontariato, Organizzazioni sindacali e di categoria, Cittadinanza.
È richiesta l’iscrizione entro il 5/12/2023 ore 12.00 al seguente link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfbFFR72Uqmrzgc23QHCuhsO1SK41T6zO-_qaxBE4bC427Png/viewform

PROGRAMMA

SALUTO DELLE ISTITUZIONI

Barbara Santi – Regione Emilia-Romagna
Franco Cima – Città metropolitana di Bologna
Maurizio Fabbri – Unione Comuni Appennino Bolognese

LE AZIONI MESSE IN CAMPO PER CONTRASTARE IL DIGITAL DIVIDE E IL PROGETTO DIGI-INCLUSION (URBACT IV)

Caterina Lena e Sabrina Raspanti – Lepida

QUALI DISUGUAGLIANZE?

Antonella Lazzari – Auser Bologna

LE BUONE PRATICHE SUI TERRITORI

La collaborazione tra volontariato e l’Istituzione sanitaria

Cristina Bertusi – Auser Bologna – Gruppo San Giovanni in Persiceto

Cà solare e il sostegno agli immigrati

Vilmer Poletti – Auser Bologna – Gruppo q.re San Donato – San Vitale

L’esperienza di LIzzano: da sportello di supporto a spazio digitale aperto alla cittadinanza

Paolo Maini – Comune di Lizzano in Belvedere
Carla Cornia – Auser Bologna – Gruppo di Lizzano in Belvedere

Anziani Smart

Lauriana Sapienza – Comune di Castenaso Davide Diolaiti – SPI CGIL

Le scuole e le nuove giovani generazioni a fianco dei pensionati per parlare con la stessa lingua della tecnologia

Marco Gualandi – Cna Bologna e Cna Pensionati

CONCLUSIONI

Sara Accorsi – Città metropolitana di Bologna

Cambiamenti epocali

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Anni fa, parlo degli anni 60-70-80 del secolo scorso, era costume fra vari amici e amiche, andare il sabato sera in qualche pizzeria, ristorante o luogo di degustazione di crescentine, fuori Bologna. Si partiva a bordo di alcune auto in combriccole di 8-10 persone se non di più , per trascorrere la serata a Monghidoro, Monzuno ed altri luoghi dell’appennino o delle zone collinari del bolognese. Si ritornava a tarda ora dopo una serata di lazzi, frizzi e cibi . Oggi la cosa è quasi scomparsa. Come mai ? Non credo che la ragione principale sia la spesa del viaggio, credo molto più realistica un’altra ragione di base : la assoluta mancanza di parcheggi a Bologna . La nostra città ha il (poco) invidiabile primato italiano, diciamo europeo, della città messa peggio per i parcheggi. Che impatto può avere questa carenza peggiorata da amministrazione ad amministrazione ? Il fatto che togliere l’auto dal parcheggio, al ritorno necessita passare delle mezze ore a cercare un buco dove metterla. E’ vero che se si mette in qualche sito alla meno peggio si ha la garanzia di una contravvenzione o di una costosa asportazione con carro attrezzi. D’altronde le amministrazioni devono fare cassa, è cosa nota, ed i milioni spesi per il Civis e per il People Mover stanno lì a dimostrarlo. Personalmente non ho mai sentito che negli ultimi decenni qual si voglia amministrazione abbia posto fra i suoi obiettivi il porre mano non dico a risolvere questo problema, fonte di inquinamento e di stress per gli abitanti, ma neppure di metterlo allo studio. Così la città, un vero monumento medioevale e barocco, si presenta come un gigantesco parcheggio per strade e piazze perennemente occupate da auto cui non è stata studiata alcuna soluzione decorosa di parcheggio. La soluzione, a sentire gli esperti, consisterebbe nell’andare a Monzuno o a Monghidoro in bicicletta, eventualmente anche con il cattivo tempo. A mio avviso la scelta del mezzo di trasporto dovrebbe essere una scelta personale legata a diverse ragioni : età, orari, tipo di trasporto, numero delle persone ed altro e non un’imposizione mascherata da pseudoecologia che, in pratica, si rivela per quella che è , una imposizione liberticida ed antidemocratica. Mettere in atto una quantità di norme tesa ad impedire l’uso, non l’abuso, di determinati sistemi di trasporto e di movimentazione significa limitare la libertà e le capacità decisionali delle persone.

Benessere dei dipendenti al primo posto nelle aziende: buoni pasto strumenti centrali per il welfare aziendale

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Un clima lavorativo sereno consente ai dipendenti di operare al meglio e di garantire una maggiore produttività all’azienda. Questo è uno dei motivi per i quali sempre più imprese e aziende stanno prestando grande attenzione al benessere dei dipendenti, dentro e fuori il posto di lavoro, fornendo loro i cosiddetti fringe benefit. Si tratta di servizi accessori e benefici che i collaboratori possono usare durante il tempo libero o per migliorare la loro vita lavorativa, perseguendo in entrambi i casi un maggiore benessere personale.

Tra i fringe benefit maggiormente apprezzati nell’ambito del welfare aziendale ci sono i buoni pasto, che le aziende possono erogare ai loro collaboratori, indipendentemente dal tipo di contratto e dal regime di lavoro. In pratica possono beneficiarne tutti i dipendenti: chi lavora part time o full time, oppure chi ha un contratto a tempo determinato o indeterminato.

Va sottolineato che, nonostante i tanti benefici apportati, i buoni pasto non sono obbligatori ma a discrezione dei datori di lavoro. In realtà ci sono delle eccezioni e le aziende sono tenute ad erogare questi benefit in due casi: quando è previsto nella contrattazione individuale o decentrata, oppure quando è incluso nel Contratto Collettivo Nazionale (CCNL) applicato. In ogni caso per saperne di più rimandiamo alla lettura dell’articolo di approfondimento che spiega quando spettano i buoni pasto.

Pur non essendo obbligatori, fatta eccezione per i casi appena indicati, sono sempre di più i datori che decidono di optare per questi fringe benefit. Perché? I motivi sono tanti. Bisogna considerare il fatto che in Italia c’è una forte tradizione gastronomica; quindi, per i dipendenti è importante consumare la pausa pranzo mangiando i loro cibi preferiti.

I dipendenti a stomaco pieno possono lavorare al meglio delle loro possibilità, aumentando di conseguenza la produttività aziendale. I buoni pasto, cartacei o digitali, sono caratterizzati inoltre da una notevole flessibilità. I collaboratori possono spenderli come vogliono, pranzando nei loro ristoranti preferiti e scegliendo i piatti maggiormente di loro gradimento.

In alternativa possono consumare i benefit diversamente, ordinando ad esempio cibo da asporto, opzione molto gettonata tra chi lavora in smart working o in modalità agile, o acquistando alimenti al supermercato e poter preparare un pranzo sano e genuino direttamente da casa.

I dipendenti non devono quindi mettere mano al portafoglio, cosa che fa aumentare significativamente il loro potere d’acquisto e anche la fedeltà verso l’azienda.

I benefici sono evidenti per le stesse aziende, per le ditte individuali e per i liberi professionisti, dal momento che i buoni pasto sono interamente deducibili e quindi non concorrono alla formazione del reddito del dipendente.

Come già anticipato l’erogazione di buoni pasto crea un clima positivo e stimolante, che aiuta i dipendenti a rendere al meglio e che riduce notevolmente problemi endemici come il turnover, l’assenteismo e la fuga di talenti.

POSTE ITALIANE: Da venerdì 1 dicembre saranno in pagamento le pensioni del mese comprensive di tredicesima

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Poste Italiane comunica che in tutti i 162 Uffici Postali della provincia di Bologna le pensioni del mese di dicembre, comprensive di tredicesima, saranno in pagamento a partire da venerdì 1.

Per una migliore fruizione del servizio, è consigliabile, per il ritiro delle pensioni in contanti, seguire la turnazione alfabetica suggerita nell’avviso specifico posto all’esterno di ciascun Ufficio Postale, come nell’esempio:

 

i cognomi

dalla A alla C venerdì 1° dicembre

dalla D alla K sabato (solo mattina) 2 dicembre

dalla L alla P lunedì 4 dicembre

dalla Q alla Z martedì 5 dicembre

 

Le pensioni di dicembre saranno disponibili a partire da venerdì 1, anche per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution che abbiano scelto l’accredito. I possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti o di Postepay Evolution, quindi, potranno prelevare in contanti dai 106 ATM Postamat della provincia, senza recarsi allo sportello. Inoltre, i possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti potranno usufruire gratuitamente di una polizza assicurativa che consente un risarcimento fino a € 700 all’anno sui furti di contante subiti nelle due ore successive al prelievo effettuato sia dagli sportelli postali sia dagli ATM Postamat.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.poste.it o contattare 06 45263322.

 

 

SASSO MARCONI: Celebrazioni marconiane, la principessa Elettra Marconi sarà nominata Presidente onoraria del Comitato locale Marconiano

Guglielmo Marconi
La principessa Elettra Marconi sarà nominata Presidente onoraria del Comitato locale organizzatore delle celebrazioni marconiane, istituito in vista dei 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi. L’invito è partito dal Comitato locale su Guglielmo Marconi, formato da Città metropolitana e Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Comune di Sasso Marconi, Fondazione Guglielmo Marconi e Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
La nuova Presidente, che ha accolto con entusiasmo la proposta, sarà coinvolta nel programma delle celebrazioni.
“Per il Comitato locale Marconiano è un grande onore e un valore aggiunto preziosissimo poter contare sull’esperienza e sulla visione lungimirante, così vicina a quella del padre, della principessa Elettra”, ha affermato Elena Di Gioia che coordina il Comitato locale Marconiano in qualità di delegata alla Cultura di Comune e Città metropolitana di Bologna. “Siamo convinti che i lavori di preparazione per le celebrazioni marconiane diverranno ancora più significativi e pieni di quel dinamismo e sguardo internazionale che la caratterizzano e che sono necessari affinché queste celebrazioni siano un momento non solo di ricordo del grande scienziato, inventore, Premio Nobel Guglielmo Marconi, ma anche un’occasione per valorizzare la creatività delle eccellenze artistiche del territorio e trasmettere, soprattutto alle nuove generazioni, un messaggio fondamentale racchiuso nella storia di Marconi, nel percorso che l’ha portato a essere uno degli inventori che più ha rivoluzionato lo sviluppo della comunicazione universale: andare oltre i confini di quanto finora conosciuto, esplorare e osare, con tenacia e impegno costanti. La storia di Marconi è anche un racconto straordinario di spirito di avventura, audacia, ingegno, competenza e impresa, a livello internazionale”, ha aggiunto Di Gioia.
Il programma delle celebrazioni marconiane, composto grazie al profondo impegno e al lavoro congiunto di tutti i soggetti che compongono il Comitato locale Marconiano – Città metropolitana e Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Comune di Sasso Marconi, Fondazione Guglielmo Marconi e Alma Mater Studiorum Università di Bologna, è in via di definizione anche in attesa della costituzione del Comitato Nazionale, ma vede già in questo 2023 l’affacciarsi di importanti iniziative, tra cui il podcast “La ragazza delle Onde” a cura di Radio Immaginaria, già fruibile dal 30 ottobre su RaiPlaySound e composto da 10 episodi, che escono a cadenza settimanale, in cui il ruolo di una ragazza che racconta il genio marconiano favorisce l’assottigliamento del divario di genere nella cultura scientifica.
La cerimonia e l’incontro tra la principessa Elettra Marconi e i rappresentanti del Comitato locale Marconiano è prevista a Bologna per la giornata del 18 dicembre con orario in via di definizione.

 

Valsamoggia: tutti gli eventi legati alla mostra archeologica “A lustro e decoro del paese”.

Con l’appuntamento di domenica 3 dicembre “Etruschi a Bazzano e Monteveglio: le necropoli di Fornace Minelli e di Monte Morello”, si apre il ciclo di approfondimenti sui materiali esposti all’interno della mostra “A lustro e decoro del paese” in corso a Valsamoggia e ospitata fino al 3 marzo 2024 nelle sale del Museo Civico Archeologico Arsenio Crespellani che si trova presso la Rocca dei Bentivoglio a Bazzano.

La mostra – organizzata dalla Fondazione Rocca dei Bentivoglio, motore culturale del Comune di Valsamoggia –, espone tra l’altro i reperti rinvenuti dallo scavo di un importante villaggio dell’età del Bronzo, scoperto tra 2015 e 2018 in occasione del cantiere della Nuova Bazzanese e ha tre obiettivi: riscoprire la figura di Arsenio Crespellani come interprete della storia culturale, sociale e politica che nella seconda metà dell’Ottocento ha condotto alla nascita di un museo archeologico pubblico a Bazzano; valorizzare i materiali che sono conservati nei depositi con la precisa volontà di farli conoscere ad un pubblico ampiovalorizzare gli scavi più recenti e mostrare al pubblico contesti altamente significativi per la storia del nostro territorio.

Ed è precisamente con questa volontà che la mostra “A lustro e decoro del paese”, dedicata alla celebrazione del 150esimo anniversario dalla nascita della Società per scavi archeologici di Bazzano, si arricchisce, a partire dal 3 dicembre, di un ricco calendario di eventi, conferenze, laboratori e visite guidate, per scoprire insieme dettagli e curiosità.

Il ciclo di conferenze 

  • domenica 3 dicembre alle ore 17:30 – “Etruschi a Bazzano e Monteveglio: le necropoli di Fornace Minelli e di Monte Morello”  a cura di Gian Luca Pellacani del Museo Civico di Modena.

Durante la conferenza si ripercorreranno sia le vicende storiche che portarono i reperti dalla Valle del Samoggia al Museo di Modena sia il ruolo dei due contesti nell’ambito della storia del popolamento etrusco della valle padana. Se i corredi della necropoli a incinerazione di Fornace Minelli mettono in evidenza la presenza sul territorio bazzanese di famiglie emergenti e in stretta relazione con la città di Felsina (Bologna), in una fase iniziale (VIII secolo a.C.) del popolamento etrusco, Monte Morello testimonia la tendenza, a partire dal IV secolo a.C., a spostare gli insediamenti verso la più difendibile e strategica collina a seguito delle incursioni di popolazioni celtiche nel territorio padano.

  • domenica 14 gennaio ore 17:30  – “Presso la sinistra sponda del torrente Samoggia. Le prime scoperte della famiglia Crespellani a Bazzano”  a cura di Vittorio Cavani.
  • sabato 3 febbraio ore 17:30 – “La Rocca di Bazzano tra storia ed archeologia”  a cura di Mattia Francesco Antonio Cantatore.
  • sabato 24 febbraio ore 17:30 – “Con poco si vive con niente si muore – Vita e morte nella terramara di Pragatto”  a cura di Monica Miari e Vanessa Poli – Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara.

Numerose saranno poi le visite guidate gratuite alla Mostra a cura del curatore Matteo Tirtei: la prima del 2024 sarà il giorno della Befana, sabato 6 gennaioalle ore 16:30, poi di nuovo domenica 28 gennaio alle ore 11:00 e infine domenica 3 marzo, ultimo giorno di apertura della mostra, sempre alle 11:00.

Le visite sono gratuite, l’ingresso a pagamento ed è necessaria la prenotazione.

Non potevano mancare gli appuntamenti dedicati al pubblico dei più piccoli.

Si inizia con il laboratorio di mistery solving in costume “Che fine ha fatto il bronzetto?” di domenica 21 gennaio ore 16:30. I piccoli visitatori del museo dovranno trovare il reperto scomparso aiutati dagli indizi nascosti nella Rocca e affidati agli ottocenteschi personaggi che ne occuperanno le stanze.

Il 17 febbraio alle 16:30 l’appuntamento è invece con una visita guidata “in costume” a cura di Arsenio Crespellani “in persona”. Entrambe le attività, gratuite, sono consigliate per bambini dai 6 ai 12 anni con prenotazione obbligatoria (telefono: 051 836441 (tutti i giorni 10:00 – 13:00) / e-mail: prenotazioni@roccadeibentivoglio.it)

Chi invece volesse visitare la mostra troverà due macrosezioni: la sezione archivistica, con documenti significativi provenienti dall’Archivio Storico Comunale di Bazzano (ASCBa) che raccontano la vita intensa, breve e travagliata della Società per scavi archeologici. La sezione archeologica, che espone – grazie alla collaborazione della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara e del Museo Civico di Modena –, materiali rinvenuti nella necropoli di Fornace Minelli a Bazzano e nella necropoli di Monte Morello a Monteveglio oltre a reperti provenienti da nuovi scavi. In particolare, tra i nuovi contesti, spiccano – mai esposti fino ad ora – quelli rinvenuti durante lo scavo di un importante villaggio dell’età del Bronzo, scoperto tra 2015 e 2018, in occasione del cantiere per la “Nuova Bazzanese” (SP 569) oltre a una piccola ma importante vetrina con materiali medievali scoperti nel piazzale della Rocca tra 1950 e 1951.

Grazie a questi reperti si raggiunge, con questa mostra, un ulteriore obiettivo: quello della capacità di rappresentare compiutamente anche i territori di Monteveglio e Crespellano, oltre a quelli di Castello di Serravalle e di Bazzano già accolti all’interno del museo, ed offrire un’ampia panoramica degli scavi della zona di Valsamoggia.

La mostra in breve

“A LUSTRO E DECORO DEL PAESE” 

www.frb.valsamoggia.bo.it/musei/a-lustro-e-decoro-del-paese-150-anni-dalla-fondazione-della-societa-di-scavi-archeologici-in-bazzano

Quando:

Fino al 3 marzo 2024

Dove:

Museo Civico Archeologico Arsenio Crespellani

Rocca dei Bentivoglio | via Contessa Matilde, 10 – Valsamoggia, Loc. Bazzano (BO)

Orari:

– dal martedì al venerdì dalle 15-19.

– sabato, domenica e festivi 10-18.

aperture straordinarie dicembre:

– 23, 24, 26, 30 e 31 dicembre dalle 10 alle 18.

– 27, 28, e 29 dicembre apertura solo al mattino dalle 9 alle 13 (chiuso il pomeriggio).

Biglietti – comprensivi del noleggio audioguida e dell’accesso alla Rocca dei Bentivoglio:

– € 4,00 intero / € 3,00 ridotto: over 65

– € 2,00: per gruppi sopra le 15 persone e per possessori di YoungERcard

– € 1,00: per possessori di Card Cultura

– gratuito: minori di 14 anni, persone con disabilità

Catalogo Mostra

a cura Mattia Francesco Antonio Cantatore, Aurelia Casagrande, Vittorio Cavani, Monica Miari, Maria Speranza Minelli, Rita Nobili, Vanessa Poli e Matteo Tirtei (curatore delle collezioni archeologiche dei Musei di Valsamoggia).

Info:

https://www.frb.valsamoggia.bo.it/musei/

CREDIT FOTO: Luca Vanellii.

BASKET EUROLEGA – Virtus a Monaco: il prepartita di Coach Banchi e di Smith

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FC Bayern Munich vs Virtus Segafredo Bologna. Palla a due domani, giovedì 30 novembre, ore 20.30 Bmw Park (Munich).

Diretta: Sky Sport, DAZN, Euroleague.tv e Radio Nettuno Bologna Uno.

Arbitri: SRETEN RADOVIC, JAKUB ZAMOJSKI, SAULIUS RACYS.

Rientrano tra i giocatori convocabili Isaia Cordinier e Jordan Mickey.

Indisponibili: Achille Polonara.

 

Le dichiarazioni di Coach Banchi alla vigilia della trasferta di Monaco di Baviera“Il Bayern Monaco è certamente una squadra molto ambiziosa che in estate ha fatto profondi cambiamenti a cominciare dalla guida tecnica, ingaggiando un coach titolato come Pablo Laso, e giocatori di indubbio talento ed esperienza. L’asse play-pivot è costituito da giocatori del talento di Bolmaro, Francisco ed Ibaka, che gara dopo gara si sta rivelando essere un giocatore sempre più dominante, in una squadra che pare in crescita. Dovremo cercare di reggere l’urto della loro fisicità. Penso a quale impatto possano avere in avvicinamento a canestro e a rimbalzo, oltre che ad uno stile difensivo che ci obbligherà a giocare un basket corale, fatto di distribuzione di responsabilità e che ci permetta di centrare una vittoria in trasferta, preziosissima per il proseguo del nostro cammino.”

 

Le parole di Smith nel pregara“Affrontiamo il Bayern, squadra che conosco molto bene. Ho giocato contro di loro negli ultimi quattro anni e si sono sempre dimostrati una squadra tosta. Dovremo restare concentrati per 40 minuti perché non si arrenderanno mai e dobbiamo tenerli lontani dal canestro, perchè sono davvero una delle migliori squadre della competizione per quanto riguarda i rimbalzi offensivi e difensivi.”

Paolo Di Domizio

Uff. Stampa Virtus Pallacanestro

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