4.3 C
Bologna
mercoledì, Gennaio 22, 2025
Home Blog Pagina 177

Letture istruttive

0

Cogliendo l’occasione di un ricovero ospedaliero di una settimana, mi sono dedicato alla rilettura di alcuni testi di alcuni anni fa, fra i quali almeno quattro o cinque di Federico Zeri, il grande storico ed esperto dell’arte. Altri erano relativi al mio corso universitario di oltre un ventennio fa e un paio di un matematico, Piergiorgio Odifreddi, che analizzano la nostra società italiana. In aggiunta mi sono documentato di alcune analisi della Ue in merito ad aspetti del nostro tempo in Europa. Partiamo da Federico Zeri e da un paio di sue analisi relative alla nostra Italia. Nel libro “Confesso che ho sbagliato-ricordi autobiografici” del 1995 alla pagina 145 leggiamo “La corruzione generale dei partiti politici italiani era un segreto di Pulcinella ma nessuno, fino all’intervento del potere giudiziario, aveva interesse a rovesciare il sistema: tutti vi trovavano il proprio tornaconto”. Ciò fa il paio con l’analisi di Piergiorgio Odifreddi che nel libro “La democrazia non esiste”, nel valutare la trasformazione del potere in Italia ha scritto del passaggio da Democrazia a Partitocrazia con tendenze alla Cleptocrazia. Bisogna qui ricordare il pensiero di Ugo La Malfa quando si decise di dar vita alle Regioni . L’acuto politico ipotizzò la creazione di nuovi centri di potere a similitudine di quelli peggiori presenti a Roma. Sembra non si sia sbagliato. Ritorniamo a Federico Zeri nel libro “Caro professore” del 1998 . Alle pagine 35-36 leggiamo “La cosa più bizzarra della situazione culturale italiana, in realtà, è l’incongruo dislivello tra la massa della gente che legge, che conosce la lingua, che viaggia e l’élite rappresentativa. Eppure, in rapporto a questo tipo di popolazione ci ritroviamo con un governo pieno di semi-analfabeti……La verità è che il livello culturale di un popolo non ha nulla a che vedere con quello dei governanti, così come lo spirito democratico di un popolo, spesso, non ha niente a che vedere con quello dei suoi dirigenti. Questi sono solo apparentemente eletti dal popolo, perché in una finta democrazia – come quella italiana – i giochi elettorali sono infiniti…..” . Ed infatti si è giunti ad approvare una legge elettorale INCOSTITUZIONALE per soddisfare gli appetiti partitici. Non tratto qui i giudizi sia di Zeri che di Odifreddi sulla italica burocrazia definita, in ambedue i casi, come una gigantesca palla al piede del Paese. Dove possiamo toccare con mano l’abissale distanza fra le esigenze di un popolo, quello italiano, e la gestione della cosa pubblica ? Semplicemente analizzando come vengono spese valanghe di milioni e miliardi del danaro dei contribuenti in opere “pubbliche” inutili, dannose per l’ambiente, inefficienti e costosissime. Una delle prassi più usuali è quella di fare detti lavori senza rendere noto alla popolazione studi fatti ad analizzare vantaggi, spese, ricadute sul territorio, soluzioni alternative ed altro. Detti studi, ben fattibili da dipartimenti universitari o centri di analisi di buon livello, non vengono quasi mai fatti. La frittata viene fatta e tocca al contribuente pagarne i costi e subirne i danni. A proposito del comparto Grandi opere, riporto qui quanto scritto da Piergiorgio Odifreddi nel suo libro “Dizionario della stupidità” a pagina 133 . “Grandi opere E’ un segreto di Pulcinella che le grandi opere esistano per elargire finanziamenti pubblici: in massima parte alle imprese private, tramite i lavori di costruzione delle opere stesse, e in minima parte (il famoso 10 %) ai funzionari pubblici, tramite le tangenti” . Se poi andiamo ad analizzare dove vengono effettuate tali Grandi opere, talvolta definite Opere Fondamentali, scopriamo che ben difficilmente sono finalizzate a beneficio della collettività, vedi sistemazione degli alvei fluviali con ricorrenti alluvioni, disastri miliardari e morti, ma spesso a impianti o lavori di scarsa o nulla validità sociale. Non è, poi, casuale che si proceda ad un sistematico smantellamento della Sanità pubblica e della Istruzione. Secondo quanto detto da Odifreddi, è più “redditizio” spender soldi in “Grandi opere” che riversare detti capitali a vantaggio della società. In taluni casi, spesso, purtroppo, si tende ad illudere, da parte del potere politico, talune comunità che tali Opere Fondamentali vengono fatte per il loro bene. Tutto, ovviamente, senza alcuno studio serio su ricadute, costi ed altro. E’ una delle applicazioni di quanto si può leggere nel libro “Psicologia delle folle” di G. Le Bon del 1895 . Libro che insegna anche come scaricare responsabilità e guai creati sulle spalle dei “Nemici”, ovvero figure inventate al fine di farla franca. Vedi gli ebrei per Hitler ed è noto che detta pubblicazione era sempre ben letta da Mussolini. Certo non è facile fare aprire gli occhi ad una comunità o persone illuse. Come scrisse Mark Twain :”E’ più facile imbrogliare delle persone che far loro capire di essere state imbrogliate”. Illudere è, spesso, sinonimo di imbrogliare. Oggi i nemici degli organizzatori degli appalti delle Grandi opere e degli illusi sono : Dipartimenti universitari, Centri di ricerca, ISTAT, Climatologi, Tecnici preparati ed alcuni altri, a scelta. Poche settimane fa è apparso uno studio della Ue in merito alle denunce per diffamazione. Sui 57 paesi della Ue, l’Italia con il 25,5 % delle denunce ha un, poco, invidiabile primato. Dal momento che la stragrande maggioranza di tali denunce viene fatta dal mondo politico senza alcuna reale ragione ma al solo fine dell’intimidazione, se ne evince, anche in questo caso, che la strada per essere l’Italia una Democrazia e non una Finta Democrazia come scrisse Federico Zeri, è ancora piuttosto lunga.

BASKET EUROLEGA: Baskonia vs Virtus Segafredo: il prepartita di Coach Banchi e Achille Polonara

0

Baskonia Vitoria-Gasteiz vs Virtus Segafredo Bologna. Palla a due oggi, giovedì 14 dicembre, ore 20.30 Buesa Arena (Vitoria).

Diretta: Sky Sport, DAZN, Euroleague.TV e Radio Nettuno Bologna Uno.

Arbitri: OLEGS LATISEVS, UROS NIKOLIC, DENIS HADZIC.

Rientra tra i giocatori convocabili Alessandro Pajola. Non sarà della partita Jordan Mickey per una lesione muscolare al retto femorale sinistro patita durante la gara di Euroleague con Maccabi Tel Aviv. Il giocatore verrà rivalutato all’incirca tra 4 settimane.
Le dichiarazioni di Coach Banchi alla vigilia della trasferta di Vitoria: “Domani troveremo un avversario che sta vivendo un momento di forma straordinario, basti pensare che, dall’arrivo in panchina di Coach Ivanovic, sono riusciti a collezionare bene sette vittorie nelle ultime otto gare, proponendo un basket molto aggressivo e spettacolare, portato all’ennesima potenza nelle gare casalinghe dove le qualità balistiche dei loro esterni e l’atletismo dei loro lunghi trovano esaltazione. Pur nelle difficoltà legate alle assenze ci siamo preparati per riuscire a giocare una gara intelligente, sostenendo l’impatto che il Baskonia è in grado di sprigionare, grazie ad una difesa molto aggressiva ed un attacco spumeggiante frutto di un talento offensivo da top team”.
Il prepartita di Achille Polonara“Veniamo da una sconfitta in trasferta, il campo del Baskonia è un campo molto difficile, ma nonostante ciò vogliamo rifarci. Vincere fuori casa in Eurolega fa la differenza. Baskonia è in un ottimo momento, sarà una partita dura: si tratta di una squadra giovane e di talento, ben allenata.”
Paolo Di Domizio
Uff. Stampa Virtus pallacanestro

SASSO MARCONI (BO) – Ampliamento della Casa della Salute di Sasso Marconi: entro Natale l’apertura del cantiere

AProssimi al via i lavori di ampliamento della Casa della Salute di via Bertacchi: dopo la rimozione della tenda nel piazzale davanti alla struttura, nei prossimi giorni inizieranno le opere di cantierizzazione, propedeutiche all’avvio vero e proprio dei lavori.

L’intervento, progettato e realizzato da AUSL Bologna e finanziato con fondi PNRR per un valore complessivo di 250.000 Euro, prevede l’ampliamento della sala d’aspetto al piano terra, incorporando nella struttura il portico affacciato sul piazzale e realizzando un nuovo corpo di fabbrica. Verranno così ricavati altri posti a sedere e una nuova area reception, che garantiranno una migliore modalità di accesso, consentendo di riorganizzare gli spazi per l’accoglienza degli utenti in attesa di accedere al punto CUP e alla sala prelievi.

Già durante la pandemia si era evidenziata la necessità di disporre di spazi più funzionali alle necessità dei tanti cittadini che ogni giorno usufruiscono della Casa della Salute”, ha detto l’Assessore alla Sanità del Comune di Sasso Marconi, Luciano Russo. “Non possiamo quindi che accogliere con grande soddisfazione l’avvio di un intervento molto atteso, che conferma il ruolo della Casa della Salute come presidio sanitario fondamentale per la nostra comunità”.

VIABILITA’ – SP 37 Ganzole e SP 58 Pieve del Pino: divieto di transito per i mezzi pesanti fino al 15 marzo 2024



Con l’installazione dell’apposita segnaletica stradale di avviso, diventa pienamente efficace l’Ordinanza di Città metropolitana di Bologna che, nel periodo invernale, dispone il divieto di transito per i veicoli di massa superiore a 7,5 t. sulle Strade Provinciali 37 Ganzole (dal km. 3+480 al km. 9+480) e 58 Pieve del Pino dal km 1+480 al km 5+085.

Le SP Ganzole e Pieve del Pino sono arterie di primaria importanza per i collegamenti tra Sasso Marconi, Pianoro e Bologna. Entrambe presentano però un forte dislivello altimetrico che, in caso di neve e ghiaccio, rende difficoltoso il transito per i mezzi pesanti, rischiando di creare situazioni di pericolo e intralcio alla circolazione, aggravate dalle restrizioni di carreggiata ancora presenti in alcuni punti a seguito delle frane di maggio.

D’intesa con i Comuni di Pianoro e Sasso Marconi, Città metropolitana ha così adottato un’Ordinanza che punta a tutelare la sicurezza degli utenti della strada e a garantire la viabilità anche in presenza di condizioni meteorologiche avverse.

L’Ordinanza è in vigore fino al 15 marzo e può essere scaricata dal sito web di Città metropolitana al linkhttps://bit.ly/3Nn71cA

 
“Si tratta di un provvedimento che risponde alle richieste di sicurezza di tanti cittadini e dei pendolari che ogni giorno utilizzano queste strade per recarsi al lavoro”, dice il sindaco di Sasso Marconi Roberto Parmeggiani. “Un intervento importante e che accolgo con soddisfazione anche perché è il frutto della collaborazione tra diversi Enti”.

Nella foto  l’incrocio tra la SP 37 Ganzole e via Ponte Albano

L’ultimo saluto a Loredano Comastri

0

Il feretro di Loredano sarà accompagno da tutti i ciclisti che vorranno partecipare al suo ultimo saluto.
Ritrovo ore 9.45 al cimitero di Zola Predosa.
I funerali di Loredano saranno domani Venerdì 15 Dicembre alle ore 11 presso l’abbazia di Zola Predosa.
La camera ardente sarà dalle 8:30 alle 9:30 presso l’ospedale Maggiore, mentre i ciclisti ci troveremo tra le 9:30 e le 9:45 al Cimitero di Zola Predosa dove aspetteremo l’arrivo del feretro per accompagnare Loredano al suo ultimo saluto attraversando Zola in Bicicletta fino alla Chiesa, l’ultima volta alla sua ruota.
W Loredano.
Le offerte che arriveranno al funerale andranno alla Fondazione Michele Scarponi.

Domenica 17 dicembre a Villa Smeraldi-Museo della Civiltà Contadina  “Open day del gusto – Sapori e atmosfere del Natale”

0

Nel suggestivo contesto di Villa Smeraldi, del suo parco storico e del Museo della Civiltà Contadina, domenica 17 dicembre dalle 10 alle 19 circa torna l’atteso Open Day del gusto “Sapori e atmosfere del Natale“: l’appuntamento dedicato ai prodotti del territorio, con uno sguardo sul mondo dell’artigianato. Il ricco programma sarà occasione di incontro tra la cultura, le tradizioni contadine, la gastronomia e i prodotti della terra.

Dalle 10 fino alle 19, la Villa e il Museo ospiteranno mostre, laboratori, degustazioni, corsi e visite guidate.
Per tutta la giornata il Museo sarà aperto gratuitamente e sarà presente un mercato contadino di produttori e artigiani del territorio, con degustazione e vendita all’interno della Villa e dei padiglioni del Museo. Per i più piccoli sarà aperto tutto il giorno l’Ufficio di Babbo Natale: i bambini potranno lasciare la letterina sulla sua scrivania o consegnargliela di persona nel pomeriggio, e, alle 14.30 si terrà il laboratorio conclusivo dello Spazio Cinni  “I biscotti di Natale”.  Sarà inoltre possibile visitare Ode alla cipolla” , mostra delle tavole originali di Felicita Sala, per l’albo di Alexandria Giardino edito da Rizzoli, per la rassegna Junior Poetry Festival. A cura della Libreria Lèggere Leggére.
Ci sarà poi una esposizione e realizzazione in diretta di presepi artistici, a cura di Daniele Calzolari e nel pomeriggio Zampogne Zampanò, con Marco Tadolini e Matteo Rimini: la musica tradizionale delle zampogne, dal folclore tradizionale alle classiche musiche natalizie, porterà l’atmosfera delle feste tra gli spazi del Museo e di Villa Smeraldi.
Da segnalare anche l’apertura straordinaria della biblioteca del Museo della Civiltà Contadina, in occasione dei suoi 20 anni, con esposizione di una selezione di volumi storici.

Tutte le iniziative salvo mercato contadino, ufficio di Babbo Natale, visita libera museo e mostre temporanee, necessitano di prenotazione obbligatoria via mail a segreteria.museo@cittametropolitana.bo.it o al numero (anche messaggio WhatsApp) 331 6779664

L’iniziativa si svolgerà anche in caso di maltempo all’interno degli spazi museali.

Una ricetta contro le alluvioni: i boschi montani sono capaci di contrastare frane ed inondazioni, ma versano in stato di abbandono. 

3

 

L’Accademia Nazionale di Agricoltura ed i Carabinieri Forestali lanciano l’allarme: in Italia sono 11 milioni gli ettari di superficie coperti da foreste, ma la gran parte di queste sono abbandonate. Incrementare la presenza di boschi ben conservati, capaci di funzionare alla stregua di vere e proprie “spugne naturali”, contribuirebbe a regolare il deflusso delle acque ed a ridurre l’erosione dei suoli. È tempo di pensare alla stesura di un testo unico nazionale sul dissesto idrogeologico, che sappia valorizzare ed incentivare la gestione del territorio montano anche come utile strumento per salvaguardare le zone vallive e di pianura.

 Le recenti alluvioni, che hanno interessato il territorio dell’Emilia-Romagna e della Toscana, hanno richiamato l’attenzione su alcuni dei problemi più contingenti e gravi del nostro Paese: il dissesto idrogeologico e la mancanza di una adeguata pianificazione territoriale capace di far fronte ai distruttivi fenomeni alluvionali indotti dal cambiamento climatico antropogenico. L’Accademia Nazionale di Agricoltura ed il Comando Carabinieri Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari hanno fatto il punto della situazione a Bologna, presso la Sala dello Stabat Mater di Palazzo dell’Archiginnasio, riunendo i principali esperti italiani per la giornata su: “Risanamento e bonifica del territorio italiano nel centenario della Legge forestale Serpieri”.

I dati presentati durante il Convegno sono allarmanti e forniscono un quadro desolante della attuale situazione idrogeologica nazionale: ben 7.423 comuni italiani (93,9% del totale) sono a rischio per frane, alluvioni e/o erosione costiera. Complessivamente il 18,4% (55.609 km2) del territorio nazionale è classificato a pericolosità frane elevata, molto elevata e/o a pericolosità idraulica media. Sono 2 milioni gli abitanti a rischio frane (2,2%) e 7 milioni quelli a rischio alluvioni (11,5%). Ben l’83% delle frane europee si trovano in Italia (fonte ANBI-ISPRA). Una situazione grave ed in continua evoluzione che, secondo i relatori intervenuti alla giornata, deve necessariamente portare ad un deciso cambio di rotta nella pianificazione del territorio. Occorre abbandonare la logica dei cd. “interventi mirati” per potenziare, invece, in una visione d’insieme, le forme di pianificazione territoriale su larga scala. Si rende auspicabile puntare ad un nuovo grande quadro di interventi di sistemazione dei bacini montani che, ponendo al centro la gestione sostenibile dei boschi e delle foreste, possano garantire la stabilità dei versanti nella fascia collinare e montana e, al contempo, contenere il rischio idraulico in quella basale. I boschi e le foreste, infatti, si comportano alla stregua di vere e proprie “spugne naturali”, capaci di drenare il deflusso delle acque meteoriche e di ridurre notevolmente il fenomeno del ruscellamento verso valle (che è colpevole dell’aumento delle portate dei fiumi in pianura). Certo, la naturale funzione drenante di boschi e foreste montani non può essere considerata, da sola, la soluzione al problema del dissesto idrogeologico, ma rappresenta comunque un valido strumento di aiuto, che necessita di essere coadiuvato da una corretta sistemazione e cura del territorio. Il bosco, inoltre, è capace di ridurre anche l’erosione del terreno. In Europa il 95% dei terreni boschivi non è soggetto ad erosione a differenza, ad esempio, di quelli dedicati alla coltivazione, che risultano molto più difficili da gestire.

 In Italia la riforestazione ha visto un notevole incremento dal 1950 in poi: in circa 70 anni, siamo passati da 4 a 11 milioni di ettari coperti da boschi, che si estendono, soprattutto, nei territori montani e collinari, apportando un sensibile aumento della biodiversità. D’altra parte, nell’ultimo cinquantennio, si è registrato anche un progressivo e costante abbandono della montagna: i boschi non sono più stati curati con regolarità ed i versanti non sono più stati soggetti ad interventi di regimazione della rete scolante superficiale. In altre parole, è venuta a mancare la necessaria cura e gestione di vaste aree montane, che hanno perso la loro centralità nel quadro della pianificazione territoriale. In un simile contesto, gli eventi atmosferici degli ultimi anni “consigliano”, nuovamente, di portare la montagna al centro delle politiche ambientali e di gestione del territorio, anche per tutelare la sicurezza idraulica nelle zone vallive e di pianura.

Di seguito quanto emerso dai principali interventi che si sono succeduti nel corso della giornata.

 

Necessario un testo unico nazionale contro il dissesto idrogeologico

Prof. Giorgio Cantelli Forti

 

Prof. Giorgio Cantelli Forti , Presidente Accademia Nazionale di Agricoltura: “Propongo un testo unico contro gli effetti del cambiamento climatico e il dissesto idrogeologico, a tutela dell’ambiente e del territorio, in particolare la montagna, che sia al di sopra di tutto. Tutti gli interlocutori e gli addetti ai lavori devono sedersi intorno a un tavolo per contribuire ad avere una nuova riforma del territorio e dell’ambiente. Il dissesto idrogeologico è anche una conseguenza di comportamenti errati dell’uomo quindi ripristinare i luoghi è sicuramente importante, ma dobbiamo lavorare prima sulla prevenzione, accettandone anche i sacrifici. Nel prossimo futuro le emergenze mondiali saranno la siccità e la mancanza di suolo”.

 

Gen. Nazario Palmieri

 

“L’importanza dell’attività di prevenzione messa in campo dai Carabinieri Forestali”,  Generale di Divisione Nazario Palmieri, Comandante Carabinieri Tutela Forestale e Parchi: “La specialità Forestale dell’Arma dei Carabinieri concorre alla prevenzione del dissesto idrogeologico esercitando compiti d’istituto relativi alla polizia idraulica e forestale attraverso i controlli di polizia amministrativa e giudiziaria espletati quotidianamente dagli oltre 900 Nuclei Carabinieri Forestali dislocati su tutto il territorio nazionale. Campagne mirate annuali di controllo come le operazioni “Bosco Sicuro e Fiume sicuro” hanno lo scopo di vigilare sull’applicazione del vincolo idrogeologico, istituito dalla legge Serpieri, prevenire furti di inerti, escavazioni o rettifiche di alvei di torrenti e fiumi,  impedire disboscamenti o scorrette pratiche di utilizzazioni forestali affinché non venga alterato il regime idrogeologico dei versanti e il turbamento al buon regime delle acque, aggravato anche da fenomeni di abusivismo edilizio in aree golenali”.

 

“I numeri su frane e alluvioni in Emilia-Romagna”

Ing. Paolo Ferrecchi, Direttore Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente della Regione Emilia-Romagna: I dati riassuntivi sul rischio geologico regionale: oltre 80.000 frane recensite, circa 9.000 frane hanno almeno un edificio interessato, circa 7.000 fabbricati sono coinvolti in frane attive, ben 347 località sono classificate a rischio molto elevato e 122 sono gli abitati classificati da consolidare. Nel solo maggio 2023, durante l’alluvione, il numero totale di frane è stato di 65.020, dati allarmanti che fanno comprendere la necessita di tornare a ripensare il sistema di manutenzione della montagna”.

 

Italia prima in urbanizzazione e si spendono 3,7 miliardi per ripristinare i danni

Dott. Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI: “L’Italia è prima in Europa con il 7,13% di territorio urbanizzato, pari circa a 2 milioni di ettari. Il terreno costruito perde le sue capacità di drenare acqua, ma continuiamo a edificare 24 ettari al giorno per case, zone commerciali o industriali, strade senza una minima concezione territoriale. Si abbandonano così le aree interne e montane, lasciate senza imprese e servizi, che diventano fragili e portano a quel dissesto idrogeologico che tanto ci sta colpendo. Ricordiamo che degli 8,2 miliardi che l’UE stanzia annualmente per il dissesto idrogeologico, ben 3,7 vanno all’Italia, che li utilizza non per fare prevenzione ma solo per riparare i danni. Una visione miope che non capisce l’importanza della montagna, della collina e dell’innovazione necessaria in campo ambientale”.

Dott.ssa Irene Priolo

 

L’alluvione in E.R. diventi un caso di studio nazionale. Non esiste rischio zero.

Dott.ssa Irene Priolo, Vice Presidente Regione Emilia-Romagna: “Abbiamo assoluto bisogno di momenti di riflessione come quello di oggi. L’evento che abbiamo avuto in E.R. diventerà un caso di studio per ingegneri idraulici e geologi italiani. Avevamo già censito quasi 80.000 frane, prima dell’alluvione, sappiamo della fragilità del nostro territorio,  l’evento di maggio è uno spartiacque che consegnerà al sistema paese le chiavi di lettura del territorio nazionale. Non esiste il rischio zero e pensare il territorio in ottica di gestione del rischio residuo è il nuovo approccio.  Propongo di tenere aperta questa sessione e aggiornarci a inizio 2024 per analizzare il report, che la Commissione di evento consegnerà, per nuovi lavori da fare insieme con la struttura commissariale e l’Accademia con le sue conoscenze. E’ tempo di ripensare il territorio.”

 

Necessario potenziare i sistemi di Early Warning

Carlo Cacciamanni, Direttore Agenzia Italia Meteo: “Le condizioni di pericolosità date dal clima che sta cambiando impattano sul rischio dato dalla vulnerabilità dei terreni. Siamo in condizione di pericolo crescente e i rischi idrogeologico e alluvionale sono sempre più probabili. In Italia dal 1980 la temperatura è in continuo aumento e sono necessari interventi strutturali che possano mitigare il rischio di inondazione, ma anche non strutturali, come l’ottimizzazione dei sistemi di Early Warning per allontanare preventivamente e in anticipo le popolazioni, a fronte di fenomeni idrometeo intensi che possano colpirle. E’ necessario attuare, meglio di quanto si stia facendo oggi, piani di emergenza a livello territoriale, coinvolgendo i cittadini, affinché divengano parte attiva del sistema di protezione civile.”

 

 

 

BOLOGNA: La staffetta dei carabinieri Luca e Lucia aiuta una mamma a raggiungere l’ospedale per far nascere la piccola Sophie

0

I Carabinieri della Stazione Bologna Mazzini hanno aiutato una mamma a raggiungere l’ospedale e mettere al mondo la piccola Sophie. È successo alle ore 08:00 del 12 dicembre 2023, quando Luca e Lucia, due Carabinieri della Stazione Bologna Mazzini erano in servizio e stavano transitando nei pressi dell’uscita 5 della Tangenziale nord di Bologna. Improvvisamente, l’autoradio dei Carabinieri è stata affiancata da un uomo al volante che segnalava la necessità di raggiungere subito l’Ospedale Maggiore perché la compagna, seduta di fianco stava per partorire da un momento all’altro ed era preoccupato per l’intensità del traffico veicolare che non gli consentiva di proseguire la marcia. I Carabinieri hanno fatto da staffetta alla coppia che è riuscita a raggiugere celermente il nosocomio per mettere al mondo la piccola Sophie. Il padre della bimba ha ringraziato i due Carabinieri nel suo profilo Facebook con un post pubblico: “11/12/2023 – SOPHIE. Benvenuta al mondo amore di mamma, papà e del tuo fratellone! Avevi talmente tanta fretta di nascere che mamma e papà hanno dovuto chiedere soccorso a due angeli in divisa, incontrati per caso sul tragitto verso l’ospedale, che a sirene spiegate e in un battibaleno ti hanno accompagnata a veder la luce…”

Foto con i Carabinieri Luca e Lucia, i genitori, Giorgio e Dalila e la piccola Sophie.

IMOLA (BO) – Coppia tradita dal cloud: utilizzano tablet rubato e ci caricano foto di famiglia.

0

I Carabinieri della Stazione di Imola hanno eseguito un decreto di perquisizione della Procura della Repubblica di Bologna nei confronti di una coppia di marocchini, lui 61enne, lei 53enne, sottoposti alle indagini per ricettazione in concorso. Le operazioni di ricerca eseguite dai Carabinieri a casa dei due soggetti, sono state autorizzate dall’Autorità giudiziaria per cercare un tablet marca Samsung di provenienza furtiva che era stato rubato da ignoti in una struttura educativa di Imola. Durante le indagini, i Carabinieri avevano scoperto che nel “Cloud computing” dell’amministrazione comunale di Imola, proprietaria del tablet rubato, erano comparse delle foto di un uomo e una donna che qualcuno aveva caricato sul dispositivo, ignorando che l’archiviazione dei file era collegata all’ente derubato. Analizzando le immagini fotografiche dei soggetti apparsi dal nulla nella “Nuvola informatica”, i Carabinieri sono risaliti all’identità dei due marocchini e durante la perquisizione domiciliare hanno trovato il tablet che stavano cercando. Il dispositivo è stato sequestrato dai Carabinieri per essere restituito al legittimo proprietario.

Foto CC Imola.

S.BENEDETTO VAL DI SAMBRO (BO): Quando anche lo sport diventa verde e sostenibile

 

Grazie ad un finanziamento ministeriale finalizzato alla riqualificazione energetica, il Comune di San Benedetto Val di Sambro ha recentemente concluso un altro importante intervento di adeguamento ed efficientamento energetico, consistente nella installazione di nuovi fari a led rispettivamente presso il campo sportivo di Montefredente e presso il parco dello sport del Capoluogo.

Un investimento complessivo pari ad € 50.000, per mezzo del quale è stato possibile eseguire questo intervento di sostituzione dei due vecchi impianti di illuminazione sostituiti con nuove lampade ecologiche a basso consumo.

Simone Querzola Consigliere Comunale con delega allo sport «Con questo ennesimo fondamentale intervento, che anticipa quello più grande e corposo destinato al campo Comunale, in cui è prevista la posa del manto sintetico, l’ Amministrazione Comunale ha voluto sottolineare l’assoluta importanza delle Associazioni Sportive che con il loro lavoro sviluppano sani modi di vivere, dinamismo e socialità.»

A Montefredente, questo intervento ha infatti consentito di ottenere l’omologazione CONI dell’impianto anche per le partite in notturna.

Nel parco dello sport Federico Taglioli del Capoluogo, inaugurato da poco più di un anno fa ed all’interno del quale è presente anche il campo di allenamento, questa ulteriore opera accresce ancora di più la qualità del complesso, con importanti e positive ricadute non solo sulle attività sportive, ma anche su quelle ludiche e perché no turistiche di più ampio raggio, a cui il Comune ha pensato quando ha creare questo nuovo modello di parco pubblico in grado di promuovere e coniugare attività sportiva, salute e soprattutto relazioni tra persone, paesaggio e architettura, reinterpretando il tessuto urbano preesistente e le diverse esigenze di giovani e famiglie.

Questi interventi consentiranno di tagliare i consumi energetici del 50% e di ridurne di conseguenza i costi in bolletta. Ma ciò significa anche ridurre di 4 tonnellate il consumo di CO2 che ogni anno sarebbe stato emesso in atmosfera.

Il sindaco Alessandro Santoni «Una illuminazione verde e sostenibile per dare una risposta importante per le due squadre del nostro Comune che militano entrambe nella prima categoria del campionato provinciale FIGC, e più in generale un ulteriore intervento che prosegue nell’importante solco che ha contraddistinto questi anni di amministrazione: quello della sostenibilità ambientale, della riduzione dei consumi e degli oneri manutentivi, nonché della messa a disposizione dei cittadini di spazi e servizi sempre più di qualità. Proseguono infatti gli interventi di efficientamento energetico di edifici impianti e strutture comunali, che dopo la viabilità comunale illuminata interamente a Led, alcune scuole ed il municipio, ora ha interessato i due impianti sportivi del Capoluogo e di Montefredente essere oggetto di interventi di riduzione del consumo energetico. Azioni queste sempre più necessarie sia per la tutela dell’ambiente, sia per la riduzione dei costi di esercizio, interventi che è stato possibile realizzare appunto grazie ad un contributo statale appositamente destinato, che ci ha consentito di non spendere risorse di bilancio.»

Renonews Social

3,726FansLike
245FollowersSegui
WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com